Review ☀ SOLARI 2016 ☀

Buon dì belle 💙

Ma quanto sono stata pessima quest’estate? Il mio mare di quest’anno si può sintetizzare in 5 giorni di vacanza + 1 domenica fuori porta. Stop.

Non è stata una bella estate per me – in realtà sono svariati mesi che mi porto avanti alcuni problemi che non sto qui a spifferarvi 😋 – e la voglia di andare a mare è qualcosa che non si è minimamente creata dentro di me e, se solo poteste chiederlo a tutte le persone che mi conoscono, affermerebbero che sarebbe più semplice un avvistamento UFO piuttosto che vedere Alessia che trascorre l’estate senza il sole e il mare. C’est la vie, mi consolo ripetendomi che arriveranno periodi – soprattutto estati – migliori.

Ok, dopo essermi persa nei meandri dei miei pensieri per un attimo, non arrivo comunque a mani vuote ed ho alcuni solari di cui parlarvi. Preciso che, come l’anno scorso, preferisco recensirveli a fine estate (dopo averli provati il più possibile) per orientarvi negli acquisti degli anni successivi.

Ve li avevo mostrati su Instagram: ecco i prodotti che ho acquistato quest’anno.

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SPRAY SOLARE SPF 20 ∼ LAVERA naturkosmetik

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Il brand tedesco eco-bio offre 6 prodotti della categoria “Protezione Solare“, di cui 3 effettivamente protettivi dai raggi UV, 2 prodotti autoabbronzanti e 1 lozione doposole.

Io ho acquistato lo Spray Solare con SPF 20, avendo il fattore di protezione adatto al mio incarnato, preferendolo alla Crema Solare con SPF 30. Che poi mi chiedo: perchè realizzare sostanzialmente lo stesso prodotto ma in due modalità differenti, ossia uno spray e uno crema? Bah, chissà.

Ad ogni modo, alla prima erogazione, il solare si presenta come una crema color carne leggera e profumatissima: una fragranza molto buona che sa di fiori e di natura, veramente piacevole.

Ma niente favolette perchè l’incubo inizia subito dopo:

1. Prima di tutto, la spruzzata non è per nulla omogenea quindi, nel lontano caso in cui vogliate applicare la crema in una parte limitata del corpo, ve la ritroverete anche dove non dovrebbe esserci. Il problema non si porrebbe se fosse facilmente spalmabile e assorbibile.

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2. L’emulsione passa subito da crema a pastone/cemento armato, sia come colore – spalmandolo diventa bianchiccio – ma soprattutto come consistenza. Dalle foto potete vedere come far schiattare d’invidia Casper, diventando l’albina della spiaggia (proprio io!).

3. E’ IMPOSSIBILE e ripeto impossibile spalmare l’emulsione. Dove la mettete, sta. Non verrà mai assorbita nè si scioglierà a contatto con l’acqua… Ci ho sperato ad ogni bagno. Una volta a casa badate a lavarvi accuratamente, con bagnoschiuma e spugna, per rimuovere totalmente il prodotto dalla pelle. Credo che ci sia della colla permanente nella formulazione, non c’è altra spiegazione.

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4. Vi protegge ma non vi fa minimamente abbronzare: con questo prodotto è verificato questo diffuso quanto errato “falso mito”.

Ora, io l’ho usato 1 volta sola e sono stra-pentita dell’acquisto. L’unico utilizzo che considero possibile è riciclarlo come cerone per i trucchi da teatro o cinematografici, dal momento che rende perfettamente bianchi e non si rimuove manco se piangi acido muriatico.

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Qui mi preparo per andare in scena ne “Il fantasma dell’opera” 👻

Inoltre trovo scomoda questa confezione spray perchè è facile che l’erogatore si otturi, rendendo impossibile prelevare il prodotto. Peccato perchè sono certificati Natrue e Vegan, la formulazione è ottima ed è pensata per proteggere la pelle sia dai raggi UVA che da quelli UVB:

Aqua, Helianthus Annuus Hybrid Oil*, Titanium Dioxide, Alcohol*, Butyrospermum Parkii Butter*, Helianthus Annuus Seed Oil, Lecithin, Glycerin, Stearic Acid, Alumina, Sodium Lactate, Calendula Officinalis Flower Extract*, Capsicum Annuum Fruit Extract, Beta-Carotene, Tocopherol, Tocopheryl Acetate, Caprylic/Capric Triglyceride, Hydrogenated Palm Glycerides, Xanthan Gum, Brassica Campestris Sterols, Ascorbyl Palmitate, Parfum**, Limonene**, Linalool**, Geraniol**, Citronellol**, Citral**, Coumarin**, Eugenol**, Benzyl Benzoate**, Benzyl Alcohol**.

* ingredients from certified organic agriculture
** natural essential oils

  • Olio di semi di girasole biologicoAumenta la capacità della pelle ad immagazzinare acqua e la rende più tonica.
  • Calendula bioPer un’azione calmante ed emolliente.

FORMATO 125 ml // PREZZO 13.40 € // REPERIBILE supermercati biologici tipo NaturaSì, Esselunga, e-shop bio.

SUN BALSAMO PER LE LABBRA SPF 10 ∼ LAVERA naturkosmetik

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Sapevo di trascorrere i miei pochi giorni di mare in una località in cui il sole è molto più forte del solito; questo lo sanno bene le mie labbra che si gonfiano tanto da fare invidia a Valeria Marini, per poi sgonfiarsi e fastidiosamente spaccarsi.

Dato che Lavera offre l’apposito balsamo labbra con tanto di SPF 10, ho incorporato anche lui nell’acquisto in modo da applicarlo non solo sulla bocca ma anche sulle macchie di vitiligine ai lati di essa.

Il prodotto presenta l’aspetto e il classico packaging in plastica dei burrocacao: anch’esso, come lo spray solare, ha una colorazione giallina, presenta una texture un po’ pastosa e poco fluida ma, al contrario del collega, ha una profumazione che ricorda quasi il pongo.

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Una volta applicato sulle labbra queste si colorano di bianco ma, devo dire, in maniera più lieve rispetto ad altri prodotti simili che ho utilizzato gli anni passati. E’ stratificabile quindi potete dosare bene la quantità da applicare.

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L’ho trovato molto valido perchè ha protetto egregiamente le labbra, il contorno labbra e le macchie dalla potenza dei raggi ultravioletti. E’ resistente all’acqua ma, per fortuna, si rimuove con più facilità.

E’ una buona protezione per le labbra e non escludo di continuare ad utilizzarla in città, portandola con me nella borsa.

Anche questo è certificato Natrue e Vegan ed è formulato con filtri solari 100% minerali:

Glycine Soja Oil*, Ricinus Communis Seed Oil, Olea Europaea Fruit Oil*, Silica, Copernicia Cerifera Cera*, Titanium Dioxide, Euphorbia Cerifera Cera, Simmondsia Chinensis Seed Oil*, Zinc Oxide, Butyrospermum Parkii Butter*, Prunus Amygdalus Dulcis Oil*, Hippophae Rhamnoides Fruit Extract*, Helianthus Annuus Seed Oil*, Stearic Acid, Tocopherol, Daucus Carota Sativa Root Extract*, Beta-Carotene, Ascorbyl Palmitate, Aloe Barbadensis Leaf Extract, Calendula Officinalis Flower Extract*, Aroma**, Limonene**.

* ingredients from certified organic agriculture

** natural essential oils

  • Jojoba biologicaRiequilibrante
  • Burro di Karitè biologicoRigenerante

FORMATO 4,5 g // PREZZO 5.35 € // REPERIBILE supermercati biologici tipo NaturaSì, Esselunga, e-shop bio.

DOPO SOLE – LATTE LENITIVO ECOBIOLOGICO A BASE DI ALOE VERA ∼ OMIA LABORATOIRES

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Di questo prodotto ho notato 2 versioni al supermercato: latte doposole e crema doposole. Non so se a cambiare sia solo la consistenza o qualcos’altro a livello di formulazione (vabbè ma tenerne solo uno no eh?).

Questo dopo sole Omia è descritto come un latte coadiuvante lenitivo a base di gel di Aloe Barbadensis Miller (da coltivazione biologica certificata), accompagnato da una miscela pregiata di fattori idratanti, naturali e biologici, tra i quali l’olio di Argan, l’olio di Macadamia e il burro di Karitè.

Il prodotto presenta una consistenza tendente al fluido – simile per l’appunto al latte – di colore bianco dalla texture leggera, confortevole e vellutata. La profumazione è fresca e leggera: sa indubbiamente di Eucalipto, una profumazione esotica e balsamica, accompagnata dalle note dell’olio di Argan.

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E’ un piacere spalmarlo sulla pelle, soprattutto arrossata, perchè si distribuisce con estrema facilità e con altrettanta velocità viene assorbito da essa, in seguito ad un accurato massaggio. Inizialmente la pelle risulta un po’ appiccicaticcia ma è una sensazione che svanisce col passar dei minuti (a meno che non continuiate a sudare), rimanendo, invece, piacevolmente profumata.

Non sono arrivata nemmeno a metà confezione nonostante mio fratello e il mio ragazzo facessero a gara per averlo spalmato anche loro (…uomini…); ovviamente non lo butterò ma continuerò ad utilizzarlo come una normalissima crema al termine della doccia.

Vi lascio qualche informazione circa la composizione ed il prodotto in generale:

  • Dermatologicamente testato su cute sensibile e testato al nichel, cobalto e cromo per valori < 0,00001%.
  • Non contiene ingredienti di derivazione animale, adatto ai vegetariani e ai vegani.
  • SPF (Sun Protection Factor) testato conformemente alla Raccomandazione Europea.
  • Non testato sugli animali. Sostiene la LAV Lega anti vivisezione, controllato da ICEA per LAV n° 040.
  • Certificato ICEA.

Aqua, Aloe Barbadensis Leaf Juice*, Glycerin**, Caprylic/Capric Triglyceride**, Cetyl Palmitate**, Potassium Cetyl Phosphate, Butyro- spermum Parkii Butter**, Propanediol**, Cetearyl Alcohol, Panthenol, Macadamia Ternifolia Seed Oil*, Argania Spinosa Kernel Oil*, Bisabolol**, Eucaliptus Globulus Leaf Oil**, Zea Mays (Corn) Starch*, Xanthan Gum**, Chondrus Crispus Powder**, Sodium Stearoyl Glutamate**, Calendula Officinalis Flower Extract*, Phenoxyethanol, Tocopherol, Sodium Benzoate, Citric Acid, Tetrasodium Glutamate Diacetate**, Parfum.

(*) Da Agricoltura Biologica (**) Origine Naturale.

PRIVO DI • Oli Minerali • Petrolati e paraffine • Siliconi • Parabeni • Glicole Propilenico • Etanolammine • PEG • SLES • Coloranti sintetici • Ftalati • Alcool etilico •

FORMATO 200 ML // PREZZO 6.90 € // REPERIBILE supermercati della grande e/o piccola distribuzione.

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Spero di non avervi annoiato troppo 😀

Tengo a precisare che di Omia Laboratoires, l’anno scorso, ho provato anche l’Olio Solare ecobiologico Abbronzante col quale mi sono trovata divinamente – il profumo è fantastico e permette di ottenere una bella abbronzatura dorata piuttosto duratura – e, per sopperire al l’incubo disastro dello spray solare di Lavera, sono ricorsa nuovamente alla Crema Fluida Solare di Bjobj che ha acquistato mia madre dietro mio consiglio. Se vi interessano le recensioni di entrambi i prodotti, vi lascio qui l’articolo dell’anno scorso 🙂

Lasciate pure un commento per farmi sapere cosa ne pensate e se conoscete qualcuno di questi prodotti. Un bacio e al prossimo articolo 💙

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Stay beautiful and love yourself

» Impieghi alternativi dei prodotti cosmetici inutilizzati o con brutto INCI 💡

💙

L’articolo di oggi sarà d’aiuto a tutte/i coloro che sono in procinto di passare all’utilizzo dei prodotti cosmetici con buon INCI o totalmente ecobio e, chissà, magari convincere un po’ di più anche quelli della serie nun me ne po’ fregar popo de meno di quello che acquisto.

Uno degli sbattimenti maggiori è ritrovarsi a dover buttare praticamente l’intero bagno, con la lacrimuccia che cola silenziosamente al pensiero dei soldini spesi. Ma il discorso non riguarda solo ed esclusivamente i prodotti con cattivo INCI, in quanto possiamo trovarci male anche con un cosmetico green e vorremo evitare di cestinarlo per il discorso di prima.

Infatti, don’t worry and continue to be happy perchè tutti (o quasi) i suddetti prodotti inutilizzati possono essere “riciclati” per usi alternativi: in questo modo potrete continuare ad utilizzarli e terminarli in maniera produttiva per quanto diversa dall’impiego originario.

Molti dei prodotti scartati possono avere una seconda vita sebbene sia meglio seguire sempre dei piccoli accorgimenti. Ricordate che, come ogni cosa, ogni prodotto può comportarsi diversamente sull’oggetto sul quale viene impiegato: effettuate un piccolo test su un pezzetto di esso in modo da scongiurare brutte sorprese che possano portarvi a pensare che forse sarebbe stato meglio cestinarlo per via diretta.

💙

🔵 BAGNOSCHIUMA E DETERGENTI MANI & VISO

Se ne interrompete l’utilizzo perchè si presentano troppo aggressivi potete riciclarli così:

  • Bagnoschiuma/sapone liquido più delicatopotrete addolcirli e provare a ri-utilizzarli allungandoli con dell’olio vegetale a vostra scelta, senza esagerare o, al contrario, non laveranno più. Alcuni esempi: olio di semi di lino, cocco, mais, jojoba, riso, argan, macadamia, semi di arachidi, soia, semi di canapa, germe di grano, semi di girasole, palma, semi di ricino, semi di sesamo, ecc. -.

Se non li usate più per altre motivazioni, invece, impiegateli come:

  • Detersivi per la casa o per superfici;
  • Pulizia degli oggetti in plastica e/o metallo;
  • Detergenti per bucato a mano – i detergenti cosmetici fanno molta schiuma e, se inseriti all’interno, potrebbero danneggiare la lavatrice -;
  • Schiuma depilatoria – per facilitare la depilazione ed evitare piccoli graffi -;
  • Detergenti per il lavaggio dei pennelli;
  • Detersivi per la pulizia dell’auto.

🔵 SHAMPOO

Più o meno si possono seguire le indicazioni riportate per i bagnoschiuma ed i detergenti mani e viso:
  • Shampoo più delicato – se il prodotto risulta aggressivo sulla cute, prima di impiegarlo in altro modo provate ad allungarlo con un po’ d’olio vegetale. Cercate di aggiungerne poco per volta, fino a trovare il giusto equilibrio -;
  • Bagnoschiuma – lo shampoo è pensato per la cute che è sicuramente più delicata del resto del corpo, quindi provate a riciclarlo come detergente per il corpo -;
  • Detergente per il lavaggio dei pennelli;
  • Detergente per gli accessori del bagno – ad esempio spazzole e pettini per i capelli -;
  • Detersivi per la pulizia dell’auto o della moto;
  • Schiuma depilatoria;
  • Pulizia dei contenitori di plastica;
  • Detersivi diluiti per il pavimento.

🔵 BALSAMO CAPELLI

  • Ammorbidente per il bucato in lavatrice – in caso di eccessiva densità diluitelo con un po’ d’acqua -;
  • Crema depilatoria;
  • Pulizia dei mobili – sciolto in acqua -;
  • Impacco pre-shampoo – aggiungendo dell’olio vegetale a piacere o del miele -.

🔵 CREME CORPO, VISO & MANI

  • Lucidare e “nutrire” oggetti in legno e pelle/simil pelle – quando contengono siliconi ma basse o nulle percentuali di oli -;
  • Lucidare borse, cinture, scarpe e pulire lampadari, plafoniere e simili;
  • Pulire le parti in plastica dell’auto o del motorino – ad esempio il cruscotto -;
  • Crema mani o piedi;
  • Crema depilatoria;
  • Crema antimacchia – durante la tinta ai capelli, disponendola lungo l’attaccatura o nelle zone che si vuol evitare di colorare -;
  • Scrub corpo/viso – aggiungendo del bicarbonato, del sale o dello zucchero (anche di canna) -.

🔵 OLI COSMETICI O ALIMENTARI RANCIDI

  • Rimozione della colla delle etichette dai contenitori di vetro.

🔵 OLI CORPO O VISO

Se non si utilizzano perchè contengono paraffina o siliconi, possono essere impiegati come prodotti a risciacquo:

  • Post ceretta – per eliminare i residui, meglio se su gambe e ascelle -;
  • Oli depilatori.

Per usi alternativi al corpo, invece:

  • Rimozione delle etichette dai contenitori di plastica;
  • Oli lubrificanti per attrezzi da giardinaggio/fai da te o per la serratura delle porte;
  • Oli emollienti per oggetti in pelle o in legno;
  • Per lucidare oggetti in metallo;
  • Scrub mani o piedi – aggiungendo le particelle esfolianti -.

🔵 LACCA SPRAY

  • Fissante per le sopracciglia – basta spruzzarne un po’ sul pettinino -.

🔵 GEL/CERA PER CAPELLI

  • Antimacchia nel caso di tinta ai capelli.

🔵 DEODORANTI O PROFUMI SPRAY

  • Deodoranti per vestiti o scarpe – sono efficaci se contengono alcool in formulazione -;
  • Deodoranti per ambienti;
  • Insetticida e repellente – se contiene Triclosan in formulazione (che non va spruzzato addosso nè tantomeno inalato) applicatelo lungo i bordi esterni delle finestre chiuse per tenere lontane formiche, vespe, zanzare, ragni, scarafaggi ecc.

🔵 DENTIFRICIO

  • Pulizia dell’argento per evitare l’ossidazione.

🔵 CRISTALLI LIQUIDI (SILICONI) PER CAPELLI

  • Lucidare oggetti di metallo e legno – badate che alcuni potrebbero lasciare un leggero alone sull’oggetto -.

🔵 TONICO VISO A BASE ALCOLICA

  • Solvente per la pulizia dei pennelli – se privi di siliconi -.

🔵 LATTE DETERGENTE

  • Detergente per le macchie di trucco, inchiostro, colori a cera, tracce di grasso sui tessuti, su pelle/similpelle e superfici varie;
  • Scrub corpo.

💙

Questo dovrebbe essere tutto ragazze 🙂 ricordate di fare sempre una piccola prova per ogni prodotto che intendete impiegare, in modo da valutare il risultato o, viceversa, decidere di buttarlo direttamente perchè non riuscite a trovare un impiego alternativo soddisfacente.

Se già lo fate: quali prodotti riciclate e come li impiegate? Avete proposte che non ho inserito nell’articolo? Lasciatele in un commento 😀

Un bacio e alla prossima 💙

***

🎉 VINCITRICE GIVEAWAY! 🎉

Bentornate carissime ♡

Articolo veloce per comunicarvi la vincitrice del 💐 Giveaway Primaverile 💐 che si è chiuso ieri (6 Giugno) a mezzanotte.

Ringrazio tutte le partecipanti ♡

L’estrazione è stata fatta con Random.org una sola volta. Il numero fortunato è stato il: 2

(E’ già la seconda volta che esce il numero 2.. Curioso!)

estrazione

Che corrisponde a 🌺🍀🌺 Caterina ∼ Katebeautycase 🌺🍀🌺

vincitrice

Complimentissimi Kate!! 👏👏 😀

Lasciami il tuo indirizzo email o contattami direttamente tu se preferisci 🙂 (hai tempo fino a domani).

Grazie di nuovo a tutte 💋 non preoccupatevi perchè non mancheranno altri giveaway. Al prossimo articolo!Firma14

☀ Estate: guida alla scelta dell’SPF e del fototipo di pelle ║ Consigli per l’esposizione al sole ☀

Buon dì girls 💙

L’ultima volta ci siamo lasciate con la Guida alla scelta dei filtri solari ma il discorso non è ancora completamente chiuso, anche perchè non vi ho lasciato i miei consigli per l’estate riguardanti una corretta e sicura esposizione al sole.

Ordunque: dopo avere constatato la “bontà” della protezione solare – con un notevole occhio di riguardo all’INCI e ai filtri solari in esso contenuti – è necessario scegliere l’SPF, ossia il fattore di protezione, adatto a noi. Per fare questo, sarà sufficiente conoscere il proprio fototipo di pelle.

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SPF: COS’E’?

L’SPF (Fattore di protezione Solare) indica la capacità di filtrare i raggi UV.

Il numero è calcolato con procedure diverse a seconda dei paesi, ma in ogni caso fa riferimento alla quantità di raggi UV che vengono bloccati e respinti e a quanto viene ritardato l’insorgere dell’eritema.

Semplificando, gli UV che raggiungono la pelle sono uguali a 1/SPF di quelli irraggiati:

  • SPF 50 significa che solo 1/50esimo degli UVB raggiunge la pelle (= 2%)
  • SPF 20 significa che solo 1/20esimo degli UVB raggiunge la pelle (= 5%)
  • Eccetera…

Oggi è richiesto che anche gli UVA vengano filtrati dal cosmetico solare per almeno un terzo della capacità filtrante degli UVB. Quindi, se un prodotto lascia arrivare alla pelle solo un 2% degli UVB, dovrebbe lasciar arrivare anche solo un 6% circa di UVA.

Il calcolo di quanti UVB vengono filtrati dal cosmetico si riconduce alla dose di ultravioletti che induce l’eritema sulla pelle. Questo è il parametro che viene considerato nei test. ATTENZIONE perchè non bisogna intendere « SPF = moltiplicatore del tempo che posso stare al sole prima che compaia l’eritema »… questo è un ERRORE, perchè bisogna considerare tutta una serie di aspetti che, per semplicità, qui tralasceremo.

Sono fondamentali i caratteri di stabilità e sostantività della protezione solare: se questa è poco stabile (il discorso dei filtri stabili e non stabili discussi nella guida precedente) e si rimuove facilmente un SPF 50+, questo potrebbe necessitare di una riapplicazione ogni 30 minuti.

Un solare che si applica male, che si rimuove facilmente e che possiede filtri non stabili, equivale a creare danni quasi nella stessa misura di un’esposizione al sole senza protezione, anche se in etichetta c’è scritto SPF 50+

Quindi, l’SPF non descrive la “sostantività” del prodotto, cioè la capacità di restare sulla pelle. Un solare SPF 50 che dopo 5 minuti di sudore va via, può proteggere la pelle molto meno di un solare con SPF molto più basso ma più resistente.

I solari devono essere applicati in giusta quantità e le applicazioni vanno ripetute nel tempo
. Se un prodotto SPF 30 ha una applicabilità o una tenuta superiore a quello a SPF 50, tra i due potrebbe essere preferibile utilizzare quello a SPF più basso, in quanto la scelta deve essere orientata dalla classe della protezione (bassa, media, alta, molto alta) e dalla resistenza. Il numeretto è relativo.

A proposito della classe, la Commissione Europea ha rilasciato, qualche anno fa, delle linee guida per l’etichettatura dei cosmetici solari, che sono le seguenti:

Quattro classi di protezione

Bassa

Media

Alta

Molto alta

e otto valori di SPF

6 – 10 = bassa

15 – 20 – 25 = media

30 – 50 = alta

50 + = molto alta

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COS’E’ IL FOTOTIPO DELLA PELLE?

Il fototipo di una persona è una classificazione utilizzata in dermatologia, determinata sulla qualità e sulla quantità di melanina presente in condizioni basali nella pelle. Esso indica le reazioni della pelle all’esposizione alla radiazione ultravioletta ed il tipo di abbronzatura che è possibile ottenere tramite essa.

Conoscere il proprio fototipo è fondamentale per preservare la salute della propria pelle e per sapere come comportarsi correttamente durante l’esposizione alla radiazione ultravioletta della luce solare. Inoltre, per completezza, sarebbe ideale conoscere, oltre al fototipo della pelle, l’indice UV dell’ora in cui ci si espone.

La dermatologia distingue sei tipi di fototipo, a seconda delle caratteristiche dell’individuo e della reazione all’esposizione ai raggi ultravioletti:

★ Fototipo I ∼ Soggetti con carnagione molto chiara ⇒ capelli di colore biondo o rosso, occhi chiari, con efelidi. Pelle molto sensibile che sviluppa un eritema evidente ad ogni esposizione al sole non protetta. La reazione ai raggi ultravioletti è elevatissima, con grave rischio di danni permanenti. L’abbronzatura resta molto lieve o del tutto inesistente.

Fototipo II ∼ Soggetti con carnagione chiara spesso con efelidi, capelli di colore biondo scuro o castano chiaro, occhi chiari o scuri. Questo tipo di pelle è delicato e tende a scottarsi facilmente soprattutto in seguito all’esposizione intensiva al sole. L’abbronzatura è leggera e conferisce alla carnagione un colorito dorato.

Fototipo III ∼ Soggetti con carnagione bruno-chiara capelli di colore castano, occhi chiari o scuri. Questo tipo di pelle può scottarsi in seguito all’esposizione intensiva al sole. L’abbronzatura risulta pronunciata ed omogenea.

Fototipo IV ∼ Soggetti con carnagione olivastra o scura ⇒ capelli di colore castano scuro o nero, occhi scuri. Questo tipo di pelle è poco sensibile e reagisce raramente all’esposizione intensiva al sole. L’abbronzatura risulta intensa.

Fototipo V ∼ Soggetti con carnagione bruno-olivastra capelli neri, occhi scuri. Questo tipo di pelle non reagisce mai all’esposizione al sole.

Fototipo VI ∼ Soggetti con carnagione nera ⇒ capelli neri, occhi scuri. Non vi è differenza di colorazione in base all’esposizione alla luce solare.

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Credit Image: KosDerma Italia

La protezione va scelta proprio in base al fototipo:

  • SPF 50+ protezione molto alta ⇒ Fototipo 1
  • SPF da 50 a 30 protezione alta ⇒ Fototipo 2, 3
  • SPF da 25 a 15 protezione media ⇒ Fototipo 3, 4, 5
  • SPF da 10 a 6 protezione bassa ⇒ Fototipo 5, 6

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BUONI CONSIGLI PER UNA SICURA ESPOSIZIONE AL SOLE

  1. L’esposizione al sole migliora il tono dell’umore, rafforza i meccanismi di difesa intrinseci dell’organismo ed attiva la vitamina D fondamentale per l’assorbimento e la fissazione del calcio nelle ossa. L’esposizione alla luce solare può aiutare a curare e risolvere alcune patologie, soprattutto a livello cutaneo, quali la psoriasi. Gli effetti da positivi possono tramutarsi in negativi se non ci si espone al sole con moderazione e cautela. Una scorretta esposizione oltre a favorire la comparsa di eritemi, provoca un invecchiamento precoce della cute e costituisce fattore di rischio per la comparsa di tumori della pelle.
  2. Rinnovare ogni tanto l’applicazione della crema solare, soprattutto dopo ogni bagno. L’applicazione della crema protettiva non deve però autorizzare esposizioni al sole eccessive e prolungate: è importante procedere con gradualità ed aumentare progressivamente la durata dell’esposizione.
  3. Evitare di esporsi nelle ore centrali della giornata, dalle ore 12 alle ore 16, in cui l’irraggiamento solare è al massimo dell’intensità.
  4. Proteggersi sia dalla luce indiretta, perché acqua e sabbia riflettono comunque i raggi del sole e sia dal cielo nuvoloso, perché le nuvole lasciano comunque passare buona parte dei raggi ultravioletti.
  5. I bambini (soprattutto i piccoli di età inferiore ai 3 anni) non devono essere esposti durante le ore di irraggiamento più intenso (portarli via dalla spiaggia prima delle 11 ed eventualmente riportarli dopo le 16), devono inoltre essere protetti con creme ad alto indice di protezione, con un cappellino (possibilmente con visiera) e, soprattutto se la pelle è molto chiara, con una maglietta.
  6. Proteggere la pelle anche quando si svolge una qualsiasi attività all’aria aperta.
  7. Attenzione agli occhi: è bene proteggerli dall’azione dei raggi ultravioletti indossando dei buoni occhiali da sole.
  8. Durante l’esposizione al sole bere molta acqua (non troppo fredda!) – perché tendiamo a disidratarci – ed evitare l’ingestione di bevande alcoliche.
  9. Tenere presente che alcuni farmaci (ad esempio contraccettivi orali, antimicrobici, antistaminici, antinfiammatori, antidepressivi ecc.) possono causare l’insorgenza di reazioni di fotosensibilizzazione con conseguente comparsa di macchie ed eruzioni cutanee.
  10. Evitare di fare il bagno se non si è in ottime condizioni psicofisiche.
  11. Privilegiare un’alimentazione leggera e digeribile evitando cibi grassi ed ipercalorici.
  12. Entrare in acqua gradualmente, avendo cura di bagnare prima la testa, quindi l’addome ed infine il petto.
  13. Evitare le assurde imprudenze: non allontanarsi eccessivamente dalla riva, coloro che non sanno nuotare devono rigorosamente bagnarsi in acque basse, non entrare in acqua quando è esposta la bandiera rossa e comunque quando il mare è molto mosso, se soffia un forte vento o se ci sono delle correnti ed infine evitare di tuffarsi dagli scogli.
  14. Non utilizzare solari scaduti (controllare sempre il PAO, di solito hanno durata 12 mesi) che si rivelerebbero inefficaci.

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Non mi resta che augurarvi una buona estate a tutte e a tutti! 💙

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Fonti:
www.angelini.it
www.nononsensecosmethic.org
https://it.wikipedia.org
http://scienzaesalute.blogosfere.it

☀ Consigli utili per l’estate: guida alla scelta dei filtri solari ☀

Buongiorno gioie 💚

Abbiamo appena dato il benvenuto al mese di Giugno e questo significa che ci stiamo preparando a salutare la primavera per accogliere l’estate 🌊☀ una stagione un pò “altalenante”: non per tutti significa vacanza – purtroppo gli impegni e i doveri non partono mai – e il caldo che arriverà porterà spossatezza e sudore continuo. Tuttavia, la bella stagione ha un qualcosa che rende tutto un po’ più leggero, solare e vivace che, per quanto mi riguarda, permette di sorvolare sugli aspetti meno piacevoli – così parla la meteoropatica che è in me -: sarà il sole, sarà il mare (per qualcuno la montagna o altri fantastici paesaggi), saranno i colori allegri e vivaci che mi fanno sentire bene.

In ogni caso, alla bellezza è giusto affiancare la sicurezza, soprattutto adesso che saremmo soggetti frequentemente ed anche involontariamente all’esposizione al sole: come ben saprete, percepiamo i raggi UVA e UVB non solo andando al mare o in alta montagna ma, più semplicemente, anche solo camminando in città quando ci rechiamo a lavoro. 

L’anno scorso, all’incirca di questi tempi, mi avvicinavo al mondo del buon INCI e – successivamente alla Guida all’INCI dei prodotti cosmetici – ho colto l’occasione per riportarvi anche una piccola guida sui filtri solari che vi ripropongo quest’anno: se ricoprono importanza gli ingredienti che fanno parte dei cosmetici che utilizziamo tutti i giorni, maggiore attenzione va posta agli stessi contenuti nelle protezioni solari, quei prodotti, dunque, incaricati di proteggere la nostra pelle dall’invecchiamento e dai danni provocati dai raggi ultravioletti, nonchè da eventuali irritazioni o arrossamenti.

So che i nomi sono astrusi e che vi sembrerà tutto difficilissimo, ma non gettate la spugna… Munitevi di eventuale foglietto e controllate meglio che potete il prodotto che vi interessa. L’anno scorso ho dato un’occhiata abbondante ai solari da supermercato e se avete domande su qualcuno di essi, scrivetemele in un commento e vedrò di potervi aiutare 😉

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Innanzitutto, il solare deve proteggerci sia dai raggi UVA, cioè quelli che creano l’invecchiamento e danni alle pelle, sia dai raggi UVB, cioè quelli che provocano arrossamenti e eritemi.

I solari possono esser costituiti da due tipologie di filtri: quelli fisici e quelli chimici.

Tra i filtri fisici si distinguono:

  • Il biossido di titanio (Titanium Dioxide) – protettore raggi UVB e UVA
*CHIARIMENTI SULLA SICUREZZA DEL BIOSSIDO DI TITANIO*
Quando utilizzato come filtro solare, il Biossido di Titanio ha lo svantaggio di lasciare un antiestetico strato bianco sulla pelle – il famoso “pastone” dei solari bio -.
La riduzione del diametro delle particelle di minerale fino alle dimensioni di nanoparticelle, elimina in parte questo problema, mentre vengono conservate le proprietà assorbenti e disperdenti della luce. Al diminuire delle dimensioni delle particelle aumenta la capacità riflettente nei confronti delle radiazioni UVB, mentre si riduce quella nei confronti degli UVA.
Al fine di evitare l’agglomerazione delle microparticelle per attrazione elettrostatica, il filtro viene rivestito (allumina, stearati, siliconi) e/o predisperso in un veicolo adatto. Il rivestimento è utile anche per ridurre l’attività fotocatalitica del titanio (ovvero l’innesco di reazioni chimiche che generano radicali liberi dannosi per la pelle) che ha luogo quando esposto alla luce solare. Anche l’uso di antiossidanti nelle formulazioni contenenti Titanium Dioxide aiuta a prevenire questa reazione.
In commercio è disponibile un biossido di titanio contenente piccole percentuali di ioni manganese – in questo caso è chiamato Optisol -, che presenta una maggiore efficacia UVA, una minore attività fotocatalitica e una colorazione beige con gradevole effetto uniformante nei confronti della cute.
Recentemente sono stati sollevati dubbi sulla sicurezza del Biossido di titanio in forma di nanoparticelle, soprattutto per il rischio che particelle così piccole di minerale possano penetrare attraverso la pelle provocando danni da accumulo nell’organismo: ad oggi, studi di approfondimento di questi aspetti sono in corso e in attesa di verifiche.
L’uso nei solari è consentito con un limite massimo di concentrazione pari al 25% ed è considerato un ingrediente sicuro, non irritante e più adatto alle pelli sensibili rispetto ai filtri chimici.
  • L’ossido di zinco (Zinc Oxide) – protettore raggi UVA ma ne esiste un tipo da nanotecnologia che funziona abbastanza bene anche per gli UVB.

Nell’INCI possono apparire con la seguente dicitura (anche in ordine sparso): Titanium Dioxide, Zinc Oxide e Trimethoxycaprylylsilane. I filtri fisici si trovano maggiormente nei solari bio ma vengono considerati meno protettivi dei filtri chimici: per esperienza personale, vi assicuro che svolgono egregiamente il proprio lavoro.

I filtri chimici invece sono:

  • Tinosorb
  • Ethylhexyl Methoxycinnamate
  • Ethylhexyloxyphenol methoxyphenyl triazine – questo ed il precedente sono segnati rossi sul Biodizionario ma sono considerati filtri stabili

Tutti e 3 sono ben tollerati anche dalle persone con pelle sensibile perché sono efficaci e stabili anche ad alte temperature e assicurano una protezione completa a UVA e UVB.

I filtri chimici si distinguono in filtri chimici fotostabili (ovvero quelli che riescono a proteggere la pelle dall’azione dei raggi solari per diverso tempo dopo l’applicazione della crema) che sono:

  • Octocrylene – filtro UVB
  • Mexoryl:

Terephthalylidene Dicamphor Sulfonic Ac = Mexoryl SX – filtro UVA

Drometrizole Trisiloxane = Mexoryl XL – filtro UVB

  • Tinosorb:

Bis-Ethylhexyloxyphenyl Triazine = Tinosorb S – filtro UVA e UVB

Methyilene Bis-Benzotriazolyl Tetramethylbuthylphenol = Tinosorb M – filtro UVA e UVB

  • Diethylhexyl Butamido Triazone – filtro UVA
  • Ethylhexyl Triazone – filtro UVB
  • Octyl methoxycinnamate = ethylhexyl methoxycinnamate – filtro UVB, messo da solo in formula regge in fotostabilità, ma se nell’INCI appre in co-presenza con l’avobenzone si destabilizza, ristabilizzandosi in presenza di octocrylene e/o Mexoryl e Tinosorb.

E filtri chimici non fotostabili:

  • Butyl Methoxydibenzoylmethane è l’avobenzone filtro UVA e parte UVB, è un filtro non fotostabile, è stabilizzato se in formula ci sono octocrylene e/o Mexoryl e Tinosorb
  • Ethylhexyl Salycilate (potreste ancora trovare da qualche parte octyl salicylate, vecchia denominazione, stessa sostanza): filtro UVB non fotostabile, si stabilizza in co-presenza con ethylhexyl triazone, tinosorb M o S, octocrylene, o mexoryl.

Infine, ecco i filtri cosiddetti “problematici“, possibilmente da evitare, cioè quelli che interagiscono con l’azione estrogena producendo radicali liberi:

  • 4-Methylbenzyliden Camphor (4-MBC) – Filtro UVB parziale UVA, risulta fotostabile ma è sotto osservazione dalla Commissione Scientifica Europea dei prodotti al consumo (SCCP) in quanto ci sono rischi di tossicità; con recente parere del 2008 SCCP valuta questo filtro solare sicuro quando introdotto per un massimo del 4% esclusivamente in prodotti da spalmare sulla pelle, mentre non può escludere rischi per la salute quando presente in prodotti spray, aerosol, o ingeribili tipo stick labbra, rossetti.
  • Octyldimethyl-PABA (OD-PABA)
  • Benzophenone-3 (Bp-3) e oxybenzone – generano radicali liberi, si accumulano per via sistemica e interferiscono con l’attività degli estrogeni.
  • Homosalate (HMS)
  • Octyl-Methoxycinnamate (OMC) – pare che da solo non regga tanto bene in fotostabilità quindi è meglio trovarlo in co-presenza di ethylhexyl triazone, tinosorb M o S, octocrylene, o mexoryl.

RIASSUMENDO

☀ Meglio comprare solari eco-bio con filtri fisici, se presente il titanium dioxide cercare i solari più ricchi in antiossidanti tipo vitamina C, gamma orizanolo, tea verde, estratto di carota, resveratrolo et similia che limitano eventuali danni

☀ Comprando solari con filtri chimici sceglierli solo tra quelli che comprendono nella formula Tinosorb S e M e Mexoryl XL e SX. Se cercate buone protezioni chimiche le migliori le trovate, incredibile ma vero, al supermercato, non in farmacia: i colossi della cosmetica della grande distribuzione fanno dei solari buoni e soprattutto sperimentati con test dermatologici su volontari.

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Ho già adocchiato i prodotti di quest’anno che intendo acquistare non appena avrò il tempo di mettere il naso fuori casa [se siete curiose di sapere quali ho utilizzato l’estate scorsa cliccate qui]: ve li mostrerò su Instagram e ve ne parlerò sul blog a fine stagione 🙂

Mi raccomando ragazze: proteggetevi sempre che col sole non si scherza. L’articolo di oggi termina qui e vi rimando al prossimo sempre a tema molto estivo 🙂 non perdetevelo!

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