☀ Autoabbrozanti ☀ Preparare la pelle // Applicazione e rimozione {PART 2}

Buongiorno girls 💗

Bentrovate nella seconda parte dell’articolo sugli autoabbronzanti, di cui vi ho ampliamente parlato la scorsa volta nell’articolo che trovate a questo link:

AUTOABBRONZANTI: COSA SONO, COME FUNZIONANO, PRECAUZIONI E VARIE FORMULAZIONI {PART 1}

Oggi completeremo il discorso incentrandoci sugli aspetti più rilevanti, nonchè quelli effettivamente pratici, relativi alla corretta applicazione di questo tipo di prodotto. Ma procediamo con ordine.

» PREPARAZIONE DELLA PELLE PER IL TRATTAMENTO

La preparazione della pelle è uno degli step più importanti per evitare macchie e imperfezioni che svelino il trucco di questa bella pelle abbronzata.

1 ☀ SCRUB

Uno o due giorni prima dell’applicazione dell’autoabbronzante, è consigliato effettuare uno scrub profondo su corpo e viso. È fondamentale perché in questo modo si eliminano le cellule morte e si diminuisce il rischio di macchie o di una stesura disomogenea del prodotto. Soffermatevi sulle ginocchia e sui gomiti che sono i punti dove si accumulano più cellule morte e sono anche le zone più difficili da gestire con l’autoabbronzante.

Il prodotto ha in media la durata di 7 giorni – qualcuno in più, qualcuno in meno – e dato che il ricambio cellulare avviene con la stessa frequenza, lo scrub o il gommage è un’operazione che potete effettuare settimanalmente, senza compromettere il colorito, per garantire un miglior assorbimento ed una maggiore durata.

Il migliore in assoluto è lo scrub casalingo a base di zucchero e miele 🙂

2 ☀ DEPILAZIONE

Potete depilarvi tranquillamente – anche per garantire una stesura migliore del prodotto – ma ricordate di evitare di farlo 24 ore prima o 24 ore dopo l’applicazione per prevenire eventuali reazioni allergiche.

3 ☀ IDRATAZIONE

Non è assolutamente da sottovalutare la fase dell’idratazione: se ciò non avviene, la crema autoabbronzante si depositerà sulle zone più secche (ad esempio su gambe e gomiti) provocando un effetto disomogeneo. Potete scegliere il prodotto che preferite – crema corpo, latte, olio, burro corpo – il risultato sarà ottimale comunque.

» APPLICAZIONE DELL’AUTOABBRONZANTE

Dopo essersi opportunamente dedicate alla cura della pelle, si può procedere con la stesura dell’autoabbronzante: le possibilità sono diverse a seconda della formula che si decide di utilizzare. Se la scelta ricade nei gel, oli o latte abbronzanti allora bisognerà stenderli con le mani.

Oppure, in alternativa esistono dei guanti in spugna sottile che rendono molto più facile l’applicazione, senza il rischio di sporcare mani e polsi; solitamente si trovano da Kiko, Sephora e in altre profumerie oppure vengono dati in dotazione con il prodotto.

Kiko-Solari-Estate2015-15

L’uso dei guanti è preferibile per proteggere i palmi delle mani, evitando di colorarli inutilmente, dato che per natura non si abbronzano mai. Se non disponete dei guantini appositi, potete utilizzare dei guanti di lattice o, se siete sprovviste anche di questi, subito dopo l’applicazione lavate accuratamente le mani con acqua e sapone (ogni 5 minuti circa).

Iniziate spalmando il prodotto sulle gambe, procedendo su braccia e busto. Ovviamente lavoratelo anche sulle caviglie, spostandovi verso l’alto per ottenere un risultato naturale e massaggiando con movimenti circolari ed ampi. Il consiglio è di applicare la crema su un lato del corpo per volta, per potervi concentrare su di esso senza dimenticare i piccoli punti.

PIEDI = limitatevi solo alla parte superiore tralasciando le zone della pianta, del tallone e del laterale del piede in quanto, per lo stesso discorso della mani, queste sono parti che non si abbronzano mai.

SCHIENA = purtroppo è una parte difficile se si applica il prodotto da soli. L’ideale sarebbe usare una fascia o una tracolla per una distribuzione uniforme. Sempre che non abbiate qualcuno disposto ad aiutarvi 🙂

ASCELLE = molti non si abbronzano sotto le ascelle ma ci sono coloro che, invece, ottengono un colorito leggero; in questo caso, è meglio spalmare uno strato sottile di prodotto e 5 minuti dopo passarci sopra con un panno umido, in modo da alleggerire il risultato finale.

Sfumate le “zone critiche” come quelle attorno ai polsi, alle caviglie ed alle articolazioni. In questo modo l’abbronzatura apparirà molto più naturale. Per fare questo, è necessario un batuffolo di cotone e un po’ della vostra usuale crema idratante.

Passate dunque al collo e al viso. Siate caute e parsimoniose perché queste sono zone che si scuriscono in fretta. Cominciate l’applicazione dai punti che si abbronzano naturalmente: fronte, zigomi, mento e base del naso. Procedete come se stesse stendendo il fondotinta: con movimenti circolari, sfumando verso l’esterno per ricoprire tutto il viso.

Non dimenticate la parte dietro le orecchie e la nuca! Potete sempre ricorrere al metodo della sfumatura col batuffolo per perfezionare il colore in prossimità dell’attaccatura dei capelli.

ASPETTATE…

Siate pazienti e consapevoli del fatto che se decidete di applicarvi un autoabbronzante ci sono delle tempistiche da rispettare: evitate di vestirvi per un minimo 15 minuti – l’ideale sarebbe attendere un’ora circa – e prediligete abiti molto ampi o che non vi interessa macchiare:

  • Non bagnatevi.
  • Non fate nulla che vi faccia sudare nelle 3 ore successive.
  • Aspettate almeno 8 ore prima di fare un’altra doccia o un bagno.
  • Non esfoliatevi e non usate spugne ruvide per diversi giorni.
  • Aspettate almeno 8 ore prima di mettere altro autoabbronzante.
  • Se vi sentite appiccicose, dopo almeno 30-60 minuti, potete cospargervi con un po’ di talco, ma senza strofinare troppo.

Potete riapplicare l’autoabbronzante ogni 2-3 giorni circa.

» COME RIMUOVERE L’AUTOABBRONZANTE

Se avete sbagliato la tonalità dell’autoabbronzante, se si sono formate delle antiestetiche macchie o per qualsiasi altro errore d’applicazione, ci sono delle piccole tips che possono eliminare più velocemente il prodotto dalla pelle:

1) LIMONE

Se il succo limone può eliminare le macchie permanenti della pelle, allora ci si può sbarazzare anche di quelle temporanee dovute all’autoabbronzante in due modi:

  • Mescolando un paio di cucchiai di succo di limone con del bicarbonato di sodio. Lasciatelo riposare per alcuni minuti sull’area e risciacquate strofinando delicatamente.
  • Tagliando il limone a metà e strofinarlo direttamente sull’area macchiata.

2) DENTIFRICIO SBIANCANTE

Si sostiene che gli agenti sbiancanti funzionino tanto sui denti quanto sulla pelle. Prelevatene una piccola quantità e strofinatelo sulla parte da rimuovere.

3) ACETONE/ALCOOL

Versatene un po’ su un dischetto o un batuffolo di cotone e strofinate delicatamente. Non ricorrete sempre e solo a questo metodo perchè potrebbe irritare la zona a lungo andare. Al termine, applicate una buona crema idratante.

4) SCRUB CON ZUCCHERO

Le particelle dello zucchero eliminano lo strato superiore dell’epidermide, rimuovendo la colorazione sbagliata. Potete usare anche un guanto esfoliante per velocizzare il processo e raddoppiare l’efficacia.

5) OLIO PER BAMBINI

Per ridurre una tonalità troppo scura. Spalmatelo su tutto il corpo e resistete per un arco di tempo compreso dai 10 ai 30 minuti.

6) TONICO “AGGRESSIVO” PER VISO, COLLO, MANI E PIEDI

Approfittatene prima di andare a letto. Sono preferibili tonici a base di alfaidrossiacidi (AHAs) o betaidrossiacidi (BHAs) in quanto sono particolarmente efficaci per diminuire le macchie della pelle.

7) PRODOTTI “RIMUOVI-AUTOABBRONZANTE”

Sono prodotti pratici ma non particolarmente convenienti in fatto di prezzo. Tenetevene uno per i casi d’emergenza se lo ritenete opportuno.

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Anche per oggi siamo giunte alla conclusione dell’articolo. Spero di non avervi annoiato e di avervi dato buoni consigli su un prodotto di cui si parla poco 🙂 come sempre, lasciate un commento per discuterne insieme.

Vi auguro un buon proseguimento di domenica… ciao girls! 💗

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» Rimedi naturali contro gambe e piedi gonfi

Buon lunedì dolcezze ❤

Prosegue Agosto, e con esso il caldo, e non è raro ritrovarsi con gambe e piedi gonfi. Se il tema vi interessa, non perdetevi quest’articolo 🙂

Per risolvere il problema, l’obiettivo è la purificazione della linfa ed io vi riporto alcune piante e rimedi naturali che ci aiuteranno a smaltire il materiale acquoso, lipidico e acidificato che ristagna negli spazi intercellulari (la circolazione).

Azione chiave lo svolge il sistema linfatico, che ha il compito di drenare le scorie: nei dotti linfatici, infatti, scorre la linfa che arriva in ogni distretto corporeo e ha la funzione di ripulire l’organismo raccogliendo liquidi dalla periferia del corpo per poi portarli agli organi di depurazione.

Per risolvere problemi di gonfiore, ritenzione idrica, migliorando il circolo venoso, è necessario detossinare il circolo linfatico.

Come fare? Ecco cosa potete assumere (ovviamente, per avere più sicurezza, confrontatevi col parere del vostro medico) per un ciclo di almeno 10 giorni:

Potassio: è un minerale contenuto nel corpo per il 95% nei liquidi intracellulari. Tra le sue funzioni vi è quella di facilitare l’eliminazione di sodio, primo responsabile della ritenzione idrica. Se vi può interessare, esistono delle apposite fiale da assumere come cura (sempre previo parere di un medico!).

Centella asiaticaper rendere più elastici i capillari: questa piantina migliora la circolazione linfatica e rinforza le pareti venose, evitandone lo sfiancamento dovuto al caldo. E’ un buon rimedio in presenza di ritenzione idrica o cellulite di consistenza acquosa. COME FARE: la mattina, prima della colazione, bevete 50 gocce di tintura madre con un grande bicchiere d’acqua minerale.

Ippocastanoalleggerisce piedi e polpacci: è un forte antinfiammatorio e aumenta la resistenza dei capillari, rendendo le gambe più toniche e leggere. COME FARE: prima di pranzo, bevete un bicchiere d’acqua con 50 gocce di tintura madre.

Picnogenolofluidifica e depura i liquidi interni: altro non è che un pino marittimo che cresce nel golfo di Biscaglia, con grandi effetti antiossidanti, antiaggreganti, previene i trombi e “sigilla” le pareti vascolari, riducendo la stasi di liquidi. COME FARE: prima di cena bevete un bicchiere d’acqua con una compressa di picnogenolo (sempre previo parere di un medico!)

Avena e Rosa canina: la rosa canina è una ricca fonte naturale di vitamina C che sostiene il tono venoso e libera il circolo dai radicali liberi. COME FARE: a metà mattina e a metà pomeriggio, bevete per tutta la settimana una tisana, facendo bollire per 10 minuti in una tazza d’acqua un pizzico di semi d’avena (energetica), un pizzico di rosa canina (protegge la circolazione e migliora il drenaggio) e un pizzico di semi di fieno greco (rassodanti). Dolcificatela con un cucchiaino di miele di erba medica (diuretica) e sorseggiatela tiepida.

Rimedi in più:

  • La mattina, associate bagni e docciature riattivanti: preferibilmente la mattina appena sveglie, iniziate a passarvi il getto del doccino su piedi e gambe, alterando acqua calda e fredda per almeno 5 minuti. Asciugate le gambe e massaggiatele dal basso verso l’alto con un velo di olio di jojoba (rassodante e nutriente). L’alternanza della temperatura dell’acqua favorisce il corretto scorrimento dei liquidi interni.
  • La sera, fate un pediluvio drenante: in una bacinella ponete una manciata di sassolini levigati, aggiungete una manciata di sale grosso, un cucchiaino di olio di jojoba, acqua tiepida e 5 gocce di olio essenziale di zenzero, che migliora il drenaggio e la circolazione periferica. Effettuatelo di circa 10 minuti, massaggiando la pianta dei piedi sui sassolini. Al termine, sentirete le gambe più sgonfie e leggere, tonificando l’attività renale e il circolo.

Anche la dieta, ovviamente, gioca un ruolo fondamentale con la scelta dei cibi giusti, che devono essere ricchi di fibre, sali e vitamine fluidificanti: infatti, è importante scegliere quelli le cui proprietà permettono un alleggerimento degli arti inferiori, regolazione della sudorazione e una maggiore fluidità del sangue.

Magnesio: durante i mesi caldo, e non solo, bere sempre e lontano dei pasti. E’ possibile assumere la dose giusta di magnesio bevendo l’acqua minerale al magnesio, che migliora la tenuta dei vasi capillari.

Infuso di vite rossa: un valido sostituto del vino e delle bibite industriali, quest’infuso, bevuto freddo o ghiacciato, contrasta la formazione di edemi e varici. Per prepararlo è necessario mettere in infusione 4 cucchiai di foglie in 1 litro d’acqua, facendo bollire per 10 minuti e successivamente filtrando il tutto.

Sostanzialmente, assumete frutti rossi, viola e blu (uva, ciliegie, frutti di bosco, fragole, anguria) ricchi di pigmenti amici delle gambe, e combinate i vegetali gialli e arancioni, che apportano vitamine utili per l’elasticità dei tessuti.


Vi riporto, inoltre, tre combinazioni sgonfia-gambe di succhi di frutta e verdura ricchi di antiossidanti specifici per aumentare l’elasticità dei vasi. E’ consigliato assumerli 2-3 volte al giorno, preferibilmente a digiuno.

  1. Per combattere la ritenzione idrica: frullare 2 fette di ananas fresco (compreso il torsolo duro), con 1 pompelmo e una mela verde bio (con buccia e semi);
  2. Per combattere i capillari evidenti e le vene ingrossate: preparare un succo con 1 limone intero (sbucciato), 3 gambi di sedano con le foglie, 1 piccola barbabietola e 2 carote;
  3. Per combattere le gambe con zone calde e arrossate: frullare 1 tazzina di mirtilli, 1 grappolo d’uva nera o rossa (gli acini coi semi) e una manciata di foglie di vite.

Non dimenticate l’acai, una bacca ricca di proprietà antiossidanti che tonificano l’attività circolatoria e proteggono i vasi dall’azione indurente dello stress ossidativo. Potete assumerla sotto forma di:

– Polvere liofilizzata, aggiungendola ai frutti secchi o bevendone il succo puro, reperibile in erboristeria e nei negozi di cibi naturali (1-2 bicchierini al giorno)

– Polpa, reperibile sotto forma di “panetti” surgelati, che può essere frullata con il succo di 1 limone e 2 cucchiai di yogurt naturale per ottenere una gustosa granita che rinfresca, idrata e riattiva il microcircolo.

Se volete, potete frullare la granita, ottenendo una consistenza più cremosa, per applicarla sulle gambe calde e appesantite al rientro di una giornata in spiaggia: attenua il bruciore, edemi e venuzze.


Ultimissimo consiglio, applicabile in quei casi in cui il gonfiore delle gambe sia dovuto ad un’origine ormonale, è quello di effettuare spugnature col bicarbonato: su un guanto umido di cotone o crine, versare 1 cucchiaio di bicarbonato e 4 gocce di olio di arancio amaro, massaggiandolo sulla pelle partendo dalle caviglie e risalendo verso l’inguine. Terminate con una doccia tiepida e applicate sulle gambe un cucchiaio d’olio di mandorle dolci con 2 gocce d’olio di sandalo nutriente.

Questo massaggio purifica e leviga l’epidermide, migliorandone l’ossigenazione. L’effetto “effervescente” del bicarbonato a contatto con l’acqua riattiva il microcircolo e fa riassorbire il gonfiore.

Spero che questo lungo articolo possa tornare utile a tutte ma specialmente a chi soffre di questi tipi di problemi 😀 fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate, se vi interessa qualche soluzione in particolare e come combattete voi il problema delle gambe gonfie.

Grazie dell’attenzione e vi mando un grosso bacio 💋

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