» Olio essenziale di Chiodi di Garofano

Buongiorno belle 🌷

Aprile è quasi finito (mammacheansiaassassina) e ritorno per completare l’appuntamento mensile con le rubriche. Per ultima ma non per importanza, è il momento di quella sugli oli essenziali che vede come protagonista di questo mese i chiodi di garofano!

Olio essenziale di chiodi di garofano

Vi dirò: i miei li usano spesso in cucina e non mi fanno impazzire più di tanto; di certo non pensavo minimamente che esistesse il loro olio essenziale 😮

Se anche voi, come me, eravate ignare della sua esistenza fino ad oggi o in generale conoscete poco i chiodi di garofano (o non li conoscevate proprio), non potete perdervi l’articolo 🙂

∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞ B U O N A   L E T T U R A ∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞

Il chiodo di garofano è una spezia di provenienza asiatica diffusa in Occidente nel XVIII secolo. Nonostante il nome possa trarre in inganno, i chiodi di garofano sono chiamati così perchè hanno un’aspetto che ricorda il garofano ma in realtà sono i boccioli essiccati della Eugenia caryophyllata, un albero sempreverde che appartiene alla famiglia delle Myrtaceae.

LE PROPRIETA’ E GLI USI DEI CHIODI DI GAROFANO

E’ una spezia dalle molteplici proprietà benefiche che la rende utile per la cura della persona, della casa e del giardino. Occupano un posto di rilievo nella medicina naturale per le loro proprietà terapeutiche note fin dall’antichità:

  • Proprietà antisettiche e antispasmodiche ∼ Questa spezia può essere utile per la guarigione da infezioni o ustioni ed esercita un’azione di prevenzione sugli spasmi muscolari.
  • Proprietà antinfiammatorie ∼ Grazie all’abbondanza di flavonoidi in essi contenuti, l’aromaterapia li utilizza per rimediare a patologie come raffreddore, bronchite, asma, sinusite e reumatismi vari.
  • Proprietà digestive ∼ Riescono a migliorare la capacità del cibo di passare per l’intestino in modo da non determinare un accumulo di tossine dannose per l’organismo.
  • Proprietà anestetiche locali e analgesiche  Dovute essenzialmente ad un principio attivo, l’olio di eugenolo, venivano usati in passato come rimedio naturale contro il mal di denti e ancora oggi sono presenti nella composizione di molti disinfettanti orali: infatti, in caso di infiammazione della cavità orale e della trachea, può essere utile ricorrere a degli sciacqui o a dei gargarismi con una soluzione composta da acqua ed essenza di chiodi di garofano.
  • Rimedio contro le micosi ∼ Da utilizzare sottoforma di infuso: in particolare si usa per trattare le micosi della pelle e delle membrane mucose mentre per le micosi alle mani o ai piedi è utile unire ai chiodi di garofano un pò di timo, vaniglia, coriandolo e cumino.

  • Stimolano la circolazione sanguigna.

  • Proprietà toniche ∼ Combattono la spossatezza, il mal di testa e la perdita di memoria.
  • Recentemente, pare che i chiodi di garofano rientrino tra i cibi dalle proprietà afrodisiache.
  • Proprietà antiossidanti ∼ E dunque combattono l’azione dei radicali liberi mantenendo giovane l’organismo.
  • Sono in grado di ostacolare il processo di ossidazione dei lipidi, facendo in modo che i cibi possano conservare più a lungo il loro carattere di freschezza, mantenendo inalterato il loro valore nutrizionale.
  • Contro l’inappetenza ∼ In questo caso è consigliata la tintura di chiodi di garofano, aggiungendo un pò di zenzero e della scorza di cannella, assumendo 15-20 gocce più volte al giorno con acqua o tisana.

Inoltre, riporre in un sacchettino nell’armadio una manciata di chiodi di garofano aiuta a tenere lontane le tarme, abbinandoli a della cannella, noce moscata, fiori di lavanda o a del pepe nero in grani si ottengono dei gradevoli sacchetti profumati mentre riporli in una ciotolina nella dispensa terrà lontane le farfalline del cibo.

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SUGGERIMENTI PER LA PREPARAZIONE

» Infuso: utile in caso di nausea, indigestione e disturbi intestinali. La dose consigliata è quella di 1 o 2 chiodi ogni 15 ml di acqua calda.

In alternativa, si può preparare un infuso digestivo aggiungendo 1 arancia, 5 chiodi di garofano, 2 bacche di cardamomo, 1.5 litri di acqua naturale e 1 cucchiaino di miele.

» Tintura madre: versate 20 g di chiodi di garofano in 100 g d’alcool al 70% e lasciate riposare il composto per 10 giorni, dopodichè filtrate il tutto. Assumere 30 gocce in poca acqua 3 volte al giorno (salvo indicazioni diverse da parte del medico o dell’erborista).

Si può ricorrere alla tintura madre per effettuare sciacqui e gargarismi in bocca: basta versare alcune gocce della tintura in 1/2 bicchiere d’acqua.

QUALCHE PREPARAZIONE FAI DA TE

• Collutorio ai chiodi di garofano ⇒ Versare in un bicchiere mezzo cucchiaino di malva essiccata e tritata e tre chiodi di garofano. Riempire il bicchiere con dell’acqua bollente e lasciare riposare per 10 minuti. Filtrare e fare raffreddare.

Una volta freddo il collutorio è pronto per l’utilizzo. Queste dosi sono sufficienti per un’applicazione ma se riuscite a calcolare gli ingredienti potete aumentarli proporzionalmente per sfruttare il collutorio per più applicazioni. La malva svolge un’azione lenitiva e disinfiammante sulle gengive, mentre i chiodi di garofano hanno potere disinfettante.

• Deodorante fai da te ⇒  Versare in un piccolo contenitore con coperchio 2 cucchiai di bicarbonato di sodio e 4 chiodi di garofano. Mescolare il tutto, chiudere il contenitore e lasciare riposare per un giorno.

La polvere di bicarbonato si profumerà grazie all’unione coi chiodi di garofano e si otterrà un deodorante in polvere efficace, delicato e gradevole da utilizzare come se fosse semplice borotalco. Poco prima che termini, per rinnovarlo, basterà lasciare i chiodi di garofano sul fondo e aggiungere altro bicarbonato.

• Deodorante spray per ambienti ⇒ Ciò che occorre è: 1 tazza grande di acqua, 1 tazzina di aceto, 1 cucchiaio grande di estratto di vaniglia, 1 cucchiaino di chiodi di garofano e 1 bastoncino di vaniglia. Versare tutti gli ingredienti in un pentolino e scaldarli a fuoco basso per circa 5 minuti. Lasciate raffreddare il composto, filtratelo, versatelo in uno spruzzino e avete ottenuto un profumatissimo deodorante per ambienti.

• Insetticida spray all’aglio e chiodi di garofano ⇒ Essendo l’aglio un potente repellente naturale lo si può utilizzare coi chiodi di garofano per preparare un insetticida spray.

Frullare una testa d’aglio e qualche chiodo di garofano insieme a due tazze d’acqua. Lasciate riposare per un giorno circa e unite tutto a 3 litri d’acqua. La miscela così ottenuta è pronta per essere vaporizzata sulle piante preferibilmente alla sera o comunque lontano dalle ore di sole forte.

L’OLIO ESSENZIALE DI CHIODI DI GAROFANO

Tra le diverse modalità con le quali i chiodi di garofano sono utilizzabili, concentriamoci sul loro olio essenziale: circa l’80% di esso è costituito da un noto propenilfenolo, l’eugenolo, dalle proprietà antisettiche e anestetiche. E’ proprio questo componente a dare alla spezia i particolari aromi e fragranze.

Esso stimola l’appetito e ha un blando effetto digestivo. Svolge un’azione analgesica in caso di mal di denti, disinfetta la cavità orale ed è un ottimo rimedio per lenire le infiammazioni cutanee e per stimolare la circolazione sanguigna.

*CONTROINDICAZIONI*: E’ sconsigliato l’utilizzo nella fase finale della gravidanza, in caso di ulcera o di ipersensibilità verso uno o più componenti. Dosi elevate possono risultare tossiche per il fegato ed il sistema nervoso. Come tutti gli o.e. non va mai applicato puro perchè potrebbe rivelarsi irritante; và diluito sempre con un olio vegetale neutro (per esempio l’olio di mandorla).

Qualche esempio:

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Dhanvantari • 5 ml

6.40 € • http://www.naturabiobenessere.it

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Erboristeria Magentina • 10 ml

7.20 € • http://www.store-erboristeriaelisir.com

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Naissance • 30 ml

11.99 € – http://www.enaissance.it

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Siamo giunte alla fine dell’articolo ragazze. Spero che l’abbiate trovato utile e vi ringrazio per averlo letto. Lasciate liberamente un commento per farmi sapere se conoscete e come utilizzate questa spezia.

Un bacio e felice giornata 💋

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*Fonti dalle quali è stato tratto l’articolo*

www.tantasalute.it

www.greenme.it

www.cure-naturali.it

www.inerboristeria.it

www.viversano.net

• Top coat { Quick dry, Cracking, SatinMatt } & Trattamento unghie { Fast cuticle remover } ║ Essence review •

Buongiorno signore 💛

Ho notato che ci sono alcuni prodottini Essence che utilizzo ormai da diverso tempo di cui, però, non vi ho ancora parlato. Rimediamo!

Quest’oggi le parole chiave sono: mani, unghie, cura, nail art e smalto. Ho reso l’idea? 😏

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Questi i protagonisti di oggi:

  • Nail art “Cracking” top coat
  • Nail art “Satin Matt” top coat
  • Quick dry top coat
  • Studio nails ∼ Fast cuticle remover

Il brand tedesco offre un’ampia varietà di prodotti indirizzati alla cura e alla bellezza delle mani. Purtroppo non riesco nè ad avere nè a mantenere unghie e mani perfettamente curate, figuriamoci ad eseguire nail art impeccabili; ma adoro i top coat e non solo quelli classici trasparenti volti a migliorare l’aspetto e la tenuta dello smalto, ma specialmente quelli “particolari”, che riescono a modificare il risultato senza ricorrere a chissà quali strumenti o a quali tecniche.

Essence offre varie alternative in merito e, non avendo chissà quali pretese e trattandosi di prodotti low cost, penso che siano un buon compromesso tra la loro efficacia e i miei disperati tentativi nel cercare di stendere lo smalto nel modo più decente possibile.

Ecco più da vicino i prodotti di cui vi parlerò oggi:

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Fast cuticle remover ∼ Gel ammorbidente per cuticole { Essence }

Iniziamo parlando di questo gel ammorbidente per cuticole: molto spesso, prima della stesura dello smalto e dell’esecuzione di qualsiasi nail art, è abitudine ammorbidire cuticole ed eventuali pellicine per spingere verso l’alto le prime e rimuovere le seconde in modo da ottenere una superficie liscia e pulita dell’unghia per un migliore risultato finale.

Non essendo rimasta molto contenta della penna esfoliante per cuticole scrub&care di Kiko [recensione qui], mi sono voluta orientare su un prodotto che svolgesse la stessa funzione ma con una modalità d’utilizzo diversa. Mi sono buttata su questo.

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Il gel, trasparente e dalla consistenza tipica, è contenuto in questa boccetta di vetro da 8 ml ed emana una leggera profumazione che personalmente non mi dispiace.

Il modo d’uso è semplicissimo: si applica uno strato di gel in corrispondenza delle cuticole e si lascia agire per 15 secondi (io aumento anche a 30, il tempo di distribuirlo su tutte le dita). Al termine del conteggio, grazie all’apposito beccuccio dalla forma tipica dei bastoncini di legno, spingo delicatamente le cuticole all’indietro cercando di rimuovere anche le pellicine dalla superficie dell’unghia.

Non è male l’idea di dare all’applicatore la stessa forma dei bastoncini (solitamente utilizzati per effettuare quest’operazione) per sostituirne appunto l’utilizzo ed eseguire i medesimi compiti. Peccato che ne abbia potuto usufruire solo la prima volta in quanto, spingendo le cuticole, la spugnetta che ricopre il beccuccio si è gradualmente rimossa lasciando la punta di plastica scoperta (si vede leggermente in foto). Dunque, dato che questa è abbastanza fastidiosa da utilizzare, ho dovuto ugualmente ricorrere ai clastici bastoncini in legno.

Il prodotto è gelatinoso e leggermente viscoso e riesce ad ammorbidire sufficientemente le cuticole (non tanto le pellicine purtroppo) per poterle spingerle via. Una volta terminata l’operazione, il gel va rimosso con dell’acqua e si può anche procedere alla stesura dello smalto. Attenzione ad eventuali ferite lungo i contorni dell’unghia perchè il gel bruciacchierà un pò.

CONSIGLIATO: SI          PREZZO: 2.30 €

Top coat “Quick Dry” { Essence }

Nel tag sui Flop beauty 2015 e in occasione di un’apposita recensione [qui], ho platealmente manifestato il mio quasi-odio verso i top coat Essence, sperando di essere stata semplicemente sfortunata con la prima esperienza (riguardava lo Studio nails “ultra gloss nail shine” top coat). Il top coat Quick Dry mi ha fatto leggermente ricredere.

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Contenuto in una boccetta tondeggiante sempre da 8 ml, presenta il tappo dell’applicatore sufficientemente largo per garantirne una buona presa durante la stesura. Contrariamente al pennellino che non è molto ampio, anzi lo trovo piccolo per abbracciare in maniera soddisfacente tutta l’unghia e per questo sono necessarie diverse passate.

Vi mostro visivamente il risultato nelle foto sottostanti:

La cavia è un classico smalto rosso che ho steso con 2 passate sul pollice (foto a sinistra) per mostrarvi come si presenta “al naturale” e con 1 passata sull’anulare (foto a destra). Lo smalto è abbastanza lucido già di suo e l’applicazione del top coat non altera assolutamente il risultato.

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L’ultima volta mi lamentavo del fatto che l’ultra gloss nail shine si mangiasse tutto il colore sottostante rovinando l’intero risultato; il quick dry si comporta meglio sotto questo aspetto, nel senso che si tira leggermente lo strato di colore ma non lascia anti-estetiche striature o spazi vuoti sull’unghia (se ridate un’occhiata alla foto di prima, ponendo attenzione sulla punta del pennellino, si nota il rosso dello smalto).

Questo non è comunque buono perchè il top coat non dovrebbe completamente alterare lo smalto steso, però è in grado di mantenerlo intatto evitando le sbeccature sulle punte delle unghia per 7-9 giorni circa, asciugandosi piuttosto rapidamente ed evidenziando la brillantezza del colore. Mi reputo soddisfatta.

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CONSIGLIATO: DIREI DI SI, SE NON SI PRETENDE LA PERFEZIONE          PREZZO: 2.20 €

Nail art “Cracking” top coat { Essence }

Nemmeno questo top coat rientrava nelle mie grazie visto che l’ho menzionato tra i Flop beauty 2015, ma voglio parlarvene meglio e mostrarvi il risultato in modo da conoscere le vostre opinioni al riguardo. Devo però premettere una cosa: non l’ho mai portato perchè la prima volta che l’ho steso mi ha rovinato tutto lo smalto dopo parecchia fatica impiegata a stenderlo in maniera precisa; mi sono contenuta dall’urlare, dal lanciare tutte cose in aria e dallo scaraventare questo maledetto fuori dalla finestra almeno finchè non ne avrei parlato a voi.

Detto ciò, eccolo:

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Si presenta di colore nero in una boccetta di vetro della stessa tonalità. L’effetto cracking che dovrebbe ottenersi è quello che viene riportato come disegno sul tappo. La prima volta che l’ho steso, l’applicatore aveva alcune setole spelacchiate e la consistenza non era sufficientemente fluida da rendere precisa e soddisfacente la stesura.

Riapplicandolo in quest’occasione per mostrarvelo, udite udite, il pennellino presentava le setole belle compatte e il colore era sorprendentemente fluido… #areyoufuckingkiddinme?!

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Nuovamente: a sinistra è riportato lo smalto appena steso e a destra (non potevo che applicarlo nel medio… tiè!) ho applicato uno strato del top coat in questione.

L’effetto si ottiene dopo qualche secondo circa ma non ho ben capito se mi piace o no :/ : non è omogeneo e di sicuro non è esattamente quello riportato sul tappuccio. Voi che ne pensate?

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Non mi piace avere ottenuto le due striature al centro che stonano col resto, altrimenti sarei riuscita ad azzeccare l’effetto crashato. Gli darò un’altra possibilità per decidere se merita l’uscita in pubblico.

CONSIGLIATO: NI’… PIU’ NO CHE SI          PREZZO: 2.30 €

Nail art “Satin Matt” top coat { Essence }

Signore e signori, questo è il mio pupillo nonchè la scoperta migliore (fin’ora) tra i top coat Essence. Io amo follemente l’effetto matt ovunque, sia sulle labbra che sulle mani, e non disponendo di smalti opachi ho deciso di renderli tali così 😀

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La capacità della boccetta (8 ml) e l’applicatore sono i medesimi degli altri top coat, ma di questo differisce la consistenza: abbastanza densa e di color bianco opaco.

Ultimamente lo applico sopra qualsiasi smalto perchè trovo che lo renda più bello, visto che mi sono un pò stancata della monotona brillantezza e lucidità degli smalti. Guardate un pò:

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Il SatinMatt l’ho steso direttamente sul pollice: una passata è più che sufficiente e anche lui, nell’arco di qualche secondo, mattificherà immediatamente la base applicata.

Forse, però, questo top coat è più bello che efficace; voglio dire, sigilla bene lo smalto ma non lo protegge da eventuali sbeccamenti per più di una settimana.

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Adoro! 💛

CONSIGLIATO: ASSOLUTAMENTE SI!          PREZZO: 2.50 €

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Bene ragazze, cosa ne pensate a proposito di questo tipo di prodotti Essence? Avete provato altri top coat particolari del brand tedesco?

Vi saluto e vi rimando al prossimo articolo 💋

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» Gli Oli essenziali: ecco cosa c’è da sapere

Salveee dolcezze ❤ come procede la settimana?

Nella scorsa vi ho proposto l’articolo riguardante gli Idrolati (che ritrovate cliccandoci sopra) riportando cosa sono, a cosa servono e come si utilizzano che, con molto piacere, ha ricevuto notevoli consensi 😀 vi ringrazio per questo!

Essi sono uno dei due risultati del processo di distillazione delle erbe officinali… il secondo risultato ottenibile è costituito dagli Oli essenziali. Ecco di cosa parleremo oggi! Se siete curiose al riguardo e volete saperne di più… non perdetevi il rest del post 🙂

Che cosa s’intende per oli essenziali:

Gli oli essenziali≪ oli eterici ≫ sono prodotti naturali ottenuti per estrazione a partire da materiale vegetale ricco in “essenze” appartenente alle erbe e piante officinali, cosiddette “aromatiche.

Sono sostanze molto pregiate e, una volta estratti, si presentano come sostanze oleose, liquide, volatili e profumate come la pianta da cui provengono.

Foto dal web

Foto dal web

Pur essendo chiamati “oli” la loro struttura molecolare e consistenza è ben diversa dai normali oli vegetali, ai quali siamo abituati. Gli oli essenziali sono sostanze di composizione assai complessa che rappresentano la parte più regale della pianta, presenti sotto forma di minuscole goccioline nei petali dei fiori, nella buccia dei frutti, nella resina e nella corteccia degli alberi e nelle radici delle erbe e piante aromatiche. Sono elementi volatili, solubili in alcol e olio, ma non in acqua.

Si ha testimonianza dei loro primissimi impieghi in India, Cina, Medio Oriente e Europa. Tuttavia, all’inizio il profumo delle piante non veniva prodotto nella sua forma pura, cioè sotto forma di olio essenziale, ma era sempre veicolato da un solvente (un olio vegetale o una sostanza grassa come pomate e balsami) perciò non esiste un uso antico degli oli essenziali, se per antichità ci riferiamo all’antichità classica.

Le note degli oli essenziali

Comunemente gli oli essenziali, a seconda delle caratteristiche, dal punto di vista aromatico vengono distinti in 3 note:

  • Nota di testa: è data dai profumi che si avvertono per primi e si dissolvono velocemente. Possono essere essenze fresche o fruttate come quelle degli agrumi, con effetto calmante sul sistema nervoso, o pungenti e mentolate come quelle degli oli balsamici, dai benefici effetti sul sistema respiratorio e circolatorio.
  • Nota di cuore: la possiedono le essenze morbide e floreali, con effetto riequilibrante e vitalizzante, attive soprattutto nei momenti di forte agitazione o tristezza. Sono le note dolci e leggermente aspre ottenute dai fiori e dalle foglie.
  • Nota di base: sono gli oli che emanano dal profumo caldo e pesante ricavati da legni, resine e spezie e hanno effetto tonificante, rubefacente e corroborante. Sul piano psichico aiutano a dare stabilità e forza.

L’aromaterapia

Oggi l’aromaterapia è la branca della fitoterapia che cura le malattie e preserva la salute e il benessere sfruttando le virtù degli olii essenziali, estratti dalle piante.

Questa è considerata a tutti gli effetti una disciplina olistica, in quanto la loro azione non è mai solo qualcosa di limitato e altamente specifico per un organo o un apparato, ma essi hanno piuttosto unazione più generale sull’organismo in tutte le sue affezioni. Pensare che l’essenza e il profumo intenso di piante, fiori e frutti possa giovarci sia fisicamente che spiritualmente non è poi così strano se pensiamo che siamo dotati di 5 sensi di cui l’olfatto è senza dubbio uno dei più sofisticati.

Le proprietà e l’utilizzo degli oli essenziali

Nonostante ogni olio essenziale sia dotato di una propria attività specifica (antidolorifica, antibatterica, energizzante, balsamica, rubefacente, digestiva, cicatrizzante e rilassante, depurativa), tutti gli oli essenziali, anche se in diversa misura, hanno proprietà antisettiche e antibiotiche e sono in grado di sostenere le nostre difese immunitarie.

Foto dal web

Foto dal web

Prima di elencarvi i modi con cui applicarli, è bene fare delle precisazioni importanti su come utilizzarli:

Innanzitutto c’è da considerare che gli oli essenziali sono puri al 100% e, soprattutto alcuni, sono molto potenti e possono causare irritazioni. Sarebbe meglio, quindi, (a meno che non si diffondano nell’ambiente) diluirli al momento dell’utilizzo in altri oli veicolanti oppure in creme neutre (facilmente reperibili in erboristeria).

Ripeto: se non si è esperti e/o senza consiglio di un medico è meglio evitare l’assunzione orale. Attenzione poi ai bambini e ancor di più ai neonati… la maggior parte degli oli non si possono utilizzare!

Altra cosa importantissima è acquistare oli essenziali di qualità: 100% puri, biologici e estratti, a seconda della pianta, con il metodo della distillazione a vapore o della spremitura. Non acquistate invece quelli estratti con solventi neanche per diffonderli negli ambienti!

Detto ciò, ecco i vari impieghi:

• Per INALAZIONE: quando annusiamo il profumo emanato da una pianta, le molecole aromatiche raggiungono la nostra mucosa olfattiva, sita in cima alla cavità nasale, ricoperta di “ciglia”. Queste cellule olfattive trasformano l’odore, lo stimolo chimico, in impulso elettrico. Tale impulso raggiunge così il cervello, dove si lega a una precedente impressione olfattiva, richiamando emozioni più o meno belle.

L’inalazione è perciò l’applicazione più diretta e immediata, in quanto le stimolazioni olfattive sono le sole a passare direttamente nella corteccia cerebrale, senza essere filtrate dal centro recettore del talamo, per un’analisi preliminare. Questo spiega come mai un odore o un profumo possa evocare istantaneamente ricordi estremamente vivi di esperienze vissute, anche molto tempo addietro.

Per questa ragione, in aromaterapia sottile, gli oli essenziali vengono impiegati per riequilibrare la sfera psichica ed emozionale.

Le applicazioni in questo ambito possono essere la diffusione ambientale, i bagni aromatici, i suffumigi, saune: qualche goccia dell’olio essenziale viene messa in acqua calda ed inalata (adatto per le malattie delle vie respiratorie ecc.).

• Per USO TOPICO: le molecole degli oli essenziali hanno molta affinità con i tessuti del corpo umano, quindi riescono facilmente a penetrare nella cute, passando attraverso i follicoli piliferi, entrano in circolo, attraverso il sangue o tramite la linfa e il liquido interstiziale. Le applicazioni in questo caso sono l’uso topico, mediante massaggi con oli essenziali o diluizioni in oli vegetali, creme, unguenti e lozioni o più semplicemente in bagni, docce, pediluvi ecc., favorendo così il loro assorbimento epidermico.

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Foto dal web

• Per VIA ORALE: sempre chiedendo prima il parere di un esperto, è quindi possibile anche una loro assunzione orale. Questa procura effetti potenti e va eseguita solo in casi particolari, con molta cautela e sotto la guida di un esperto: si prendono da 1 a 5 gocce diluite in miele, zucchero od olio vegetale (non prima di aver effettuato una prova di allergia sulla pelle). Personalmente è un uso che, per la vostra sicurezza, vi sconsiglio.

• Tramite DIFFUSIONE NELL’ARIA: l’olio essenziale viene diffuso nell’aria e tramite la respirazione arriva nei polmoni, quindi nel sangue. E’ il modo più dolce di assumere gli oli essenziali, non c’è nessuna controindicazione e l’effetto è buono, anche se un po’ meno immediato. Contemporaneamente si profuma anche l’ambiente.

La quantità di olio essenziale da aggiungere all’acqua del diffusore dipende dalla grandezza dell’ambiente e dalla concentrazione di profumo che vogliamo ottenere, e va dalle 2 alle 10 gocce. Per non bruciare l’olio essenziale, e cosi diminuirne l’effetto, bisogna prestare attenzione che l’acqua nel diffusore non si scaldi troppo (ideali sono circa 60 °C).

Altre possibilità di utilizzo: si possono utilizzare gli oli essenziali in tante occasioni… ecco qualche esempio:

∼ Qualche goccia sulla pelle come profumo personale

∼ In cucina per aromatizzare pietanze. Nell’impasto di dolci si possono mettere gli oli di limone, arancio, anice o cannella, il bergamotto nel tè, gli oli aromatici a fine cotture.

∼ Nell’acqua del bagno, nell’idromassaggio o nella sauna qualche goccia per un’effetto rilassante, tonificante ecc.

∼ Nella vaschetta del termosifone quando non è disponibile un diffusore

∼ Negli umidificatori

∼ Mescolati con oli vegetali per creare oli per massaggio

∼ Per contrastare le malattie delle piante (ad esempio vanno molto bene cipresso e timo)

∼ Per allontanare gli insetti. Spesso si usano citronella, lavanda, cedro; lo stesso vale per gli armadi per tenere lontane le tarme

∼ Nell’acqua di risciacquo per profumare la biancheria (sono adatti gli oli forti con buona persistenza come patchouli e vetiver)

Gli oli essenziali si prestano molto bene alla miscelazione e possono creare forti sinergie tra loro.

Conservazione

Gran parte degli oli essenziali si conserva per tanti anni e addirittura spesso diventano sempre più buoni con l’invecchiamento. E’ comunque importante conservarli sempre ben chiusi.

Soltanto alcuni oli essenziali hanno una scadenza: si tratta principalmente degli oli essenziali ricavati tramite pressatura, cioè gli oli essenziali di agrumi, che si alterano dopo 1-2 anni dalla spremitura. Per chi fa un uso sporadico si consiglia di conservare gli oli di agrumi (arancio, limone, mandarino, bergamotto, pompelmo) in un posto molto fresco.


Ed ecco quello che c’è da sapere sugli Oli essenziali e sui loro usi. Mi raccomando: escludete l’assunzione per via orale e prediligete l’utilizzo tramite diffusione o all’interno delle vostre ricette cosmetiche 😉

Spero, come sempre, che abbiate trovato utile quest’articolo e che abbia concretizzato o aumentato le vostre conoscenze e curiosità in questo campo. Vi ricordate che sul post degli idrolati vi ho detto che mi balenava un’idea in mente? Ecco.. è collegata anche a questo articolo 😀 attendete e restate aggiornate!

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Ciao dolcezze, alla prossima 💋

*Fonti dalle quali ho tratto l’articolo:*

http://www.cure-naturali.it/olii-essenziali/2232

http://www.greenme.it/spazi-verdi/naturomania/540-aromaterapia-10-oli-essenziali-da-avere-sempre-in-casa-parte-1

http://www.my-personaltrainer.it/erbe-medicinali/oli-essenziali-uso.html

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