» Impieghi alternativi dei prodotti cosmetici inutilizzati o con brutto INCI 💡

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L’articolo di oggi sarà d’aiuto a tutte/i coloro che sono in procinto di passare all’utilizzo dei prodotti cosmetici con buon INCI o totalmente ecobio e, chissà, magari convincere un po’ di più anche quelli della serie nun me ne po’ fregar popo de meno di quello che acquisto.

Uno degli sbattimenti maggiori è ritrovarsi a dover buttare praticamente l’intero bagno, con la lacrimuccia che cola silenziosamente al pensiero dei soldini spesi. Ma il discorso non riguarda solo ed esclusivamente i prodotti con cattivo INCI, in quanto possiamo trovarci male anche con un cosmetico green e vorremo evitare di cestinarlo per il discorso di prima.

Infatti, don’t worry and continue to be happy perchè tutti (o quasi) i suddetti prodotti inutilizzati possono essere “riciclati” per usi alternativi: in questo modo potrete continuare ad utilizzarli e terminarli in maniera produttiva per quanto diversa dall’impiego originario.

Molti dei prodotti scartati possono avere una seconda vita sebbene sia meglio seguire sempre dei piccoli accorgimenti. Ricordate che, come ogni cosa, ogni prodotto può comportarsi diversamente sull’oggetto sul quale viene impiegato: effettuate un piccolo test su un pezzetto di esso in modo da scongiurare brutte sorprese che possano portarvi a pensare che forse sarebbe stato meglio cestinarlo per via diretta.

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🔵 BAGNOSCHIUMA E DETERGENTI MANI & VISO

Se ne interrompete l’utilizzo perchè si presentano troppo aggressivi potete riciclarli così:

  • Bagnoschiuma/sapone liquido più delicatopotrete addolcirli e provare a ri-utilizzarli allungandoli con dell’olio vegetale a vostra scelta, senza esagerare o, al contrario, non laveranno più. Alcuni esempi: olio di semi di lino, cocco, mais, jojoba, riso, argan, macadamia, semi di arachidi, soia, semi di canapa, germe di grano, semi di girasole, palma, semi di ricino, semi di sesamo, ecc. -.

Se non li usate più per altre motivazioni, invece, impiegateli come:

  • Detersivi per la casa o per superfici;
  • Pulizia degli oggetti in plastica e/o metallo;
  • Detergenti per bucato a mano – i detergenti cosmetici fanno molta schiuma e, se inseriti all’interno, potrebbero danneggiare la lavatrice -;
  • Schiuma depilatoria – per facilitare la depilazione ed evitare piccoli graffi -;
  • Detergenti per il lavaggio dei pennelli;
  • Detersivi per la pulizia dell’auto.

🔵 SHAMPOO

Più o meno si possono seguire le indicazioni riportate per i bagnoschiuma ed i detergenti mani e viso:
  • Shampoo più delicato – se il prodotto risulta aggressivo sulla cute, prima di impiegarlo in altro modo provate ad allungarlo con un po’ d’olio vegetale. Cercate di aggiungerne poco per volta, fino a trovare il giusto equilibrio -;
  • Bagnoschiuma – lo shampoo è pensato per la cute che è sicuramente più delicata del resto del corpo, quindi provate a riciclarlo come detergente per il corpo -;
  • Detergente per il lavaggio dei pennelli;
  • Detergente per gli accessori del bagno – ad esempio spazzole e pettini per i capelli -;
  • Detersivi per la pulizia dell’auto o della moto;
  • Schiuma depilatoria;
  • Pulizia dei contenitori di plastica;
  • Detersivi diluiti per il pavimento.

🔵 BALSAMO CAPELLI

  • Ammorbidente per il bucato in lavatrice – in caso di eccessiva densità diluitelo con un po’ d’acqua -;
  • Crema depilatoria;
  • Pulizia dei mobili – sciolto in acqua -;
  • Impacco pre-shampoo – aggiungendo dell’olio vegetale a piacere o del miele -.

🔵 CREME CORPO, VISO & MANI

  • Lucidare e “nutrire” oggetti in legno e pelle/simil pelle – quando contengono siliconi ma basse o nulle percentuali di oli -;
  • Lucidare borse, cinture, scarpe e pulire lampadari, plafoniere e simili;
  • Pulire le parti in plastica dell’auto o del motorino – ad esempio il cruscotto -;
  • Crema mani o piedi;
  • Crema depilatoria;
  • Crema antimacchia – durante la tinta ai capelli, disponendola lungo l’attaccatura o nelle zone che si vuol evitare di colorare -;
  • Scrub corpo/viso – aggiungendo del bicarbonato, del sale o dello zucchero (anche di canna) -.

🔵 OLI COSMETICI O ALIMENTARI RANCIDI

  • Rimozione della colla delle etichette dai contenitori di vetro.

🔵 OLI CORPO O VISO

Se non si utilizzano perchè contengono paraffina o siliconi, possono essere impiegati come prodotti a risciacquo:

  • Post ceretta – per eliminare i residui, meglio se su gambe e ascelle -;
  • Oli depilatori.

Per usi alternativi al corpo, invece:

  • Rimozione delle etichette dai contenitori di plastica;
  • Oli lubrificanti per attrezzi da giardinaggio/fai da te o per la serratura delle porte;
  • Oli emollienti per oggetti in pelle o in legno;
  • Per lucidare oggetti in metallo;
  • Scrub mani o piedi – aggiungendo le particelle esfolianti -.

🔵 LACCA SPRAY

  • Fissante per le sopracciglia – basta spruzzarne un po’ sul pettinino -.

🔵 GEL/CERA PER CAPELLI

  • Antimacchia nel caso di tinta ai capelli.

🔵 DEODORANTI O PROFUMI SPRAY

  • Deodoranti per vestiti o scarpe – sono efficaci se contengono alcool in formulazione -;
  • Deodoranti per ambienti;
  • Insetticida e repellente – se contiene Triclosan in formulazione (che non va spruzzato addosso nè tantomeno inalato) applicatelo lungo i bordi esterni delle finestre chiuse per tenere lontane formiche, vespe, zanzare, ragni, scarafaggi ecc.

🔵 DENTIFRICIO

  • Pulizia dell’argento per evitare l’ossidazione.

🔵 CRISTALLI LIQUIDI (SILICONI) PER CAPELLI

  • Lucidare oggetti di metallo e legno – badate che alcuni potrebbero lasciare un leggero alone sull’oggetto -.

🔵 TONICO VISO A BASE ALCOLICA

  • Solvente per la pulizia dei pennelli – se privi di siliconi -.

🔵 LATTE DETERGENTE

  • Detergente per le macchie di trucco, inchiostro, colori a cera, tracce di grasso sui tessuti, su pelle/similpelle e superfici varie;
  • Scrub corpo.

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Questo dovrebbe essere tutto ragazze 🙂 ricordate di fare sempre una piccola prova per ogni prodotto che intendete impiegare, in modo da valutare il risultato o, viceversa, decidere di buttarlo direttamente perchè non riuscite a trovare un impiego alternativo soddisfacente.

Se già lo fate: quali prodotti riciclate e come li impiegate? Avete proposte che non ho inserito nell’articolo? Lasciatele in un commento 😀

Un bacio e alla prossima 💙

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☀ Consigli utili per l’estate: guida alla scelta dei filtri solari ☀

Buongiorno gioie 💚

Abbiamo appena dato il benvenuto al mese di Giugno e questo significa che ci stiamo preparando a salutare la primavera per accogliere l’estate 🌊☀ una stagione un pò “altalenante”: non per tutti significa vacanza – purtroppo gli impegni e i doveri non partono mai – e il caldo che arriverà porterà spossatezza e sudore continuo. Tuttavia, la bella stagione ha un qualcosa che rende tutto un po’ più leggero, solare e vivace che, per quanto mi riguarda, permette di sorvolare sugli aspetti meno piacevoli – così parla la meteoropatica che è in me -: sarà il sole, sarà il mare (per qualcuno la montagna o altri fantastici paesaggi), saranno i colori allegri e vivaci che mi fanno sentire bene.

In ogni caso, alla bellezza è giusto affiancare la sicurezza, soprattutto adesso che saremmo soggetti frequentemente ed anche involontariamente all’esposizione al sole: come ben saprete, percepiamo i raggi UVA e UVB non solo andando al mare o in alta montagna ma, più semplicemente, anche solo camminando in città quando ci rechiamo a lavoro. 

L’anno scorso, all’incirca di questi tempi, mi avvicinavo al mondo del buon INCI e – successivamente alla Guida all’INCI dei prodotti cosmetici – ho colto l’occasione per riportarvi anche una piccola guida sui filtri solari che vi ripropongo quest’anno: se ricoprono importanza gli ingredienti che fanno parte dei cosmetici che utilizziamo tutti i giorni, maggiore attenzione va posta agli stessi contenuti nelle protezioni solari, quei prodotti, dunque, incaricati di proteggere la nostra pelle dall’invecchiamento e dai danni provocati dai raggi ultravioletti, nonchè da eventuali irritazioni o arrossamenti.

So che i nomi sono astrusi e che vi sembrerà tutto difficilissimo, ma non gettate la spugna… Munitevi di eventuale foglietto e controllate meglio che potete il prodotto che vi interessa. L’anno scorso ho dato un’occhiata abbondante ai solari da supermercato e se avete domande su qualcuno di essi, scrivetemele in un commento e vedrò di potervi aiutare 😉

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Innanzitutto, il solare deve proteggerci sia dai raggi UVA, cioè quelli che creano l’invecchiamento e danni alle pelle, sia dai raggi UVB, cioè quelli che provocano arrossamenti e eritemi.

I solari possono esser costituiti da due tipologie di filtri: quelli fisici e quelli chimici.

Tra i filtri fisici si distinguono:

  • Il biossido di titanio (Titanium Dioxide) – protettore raggi UVB e UVA
*CHIARIMENTI SULLA SICUREZZA DEL BIOSSIDO DI TITANIO*
Quando utilizzato come filtro solare, il Biossido di Titanio ha lo svantaggio di lasciare un antiestetico strato bianco sulla pelle – il famoso “pastone” dei solari bio -.
La riduzione del diametro delle particelle di minerale fino alle dimensioni di nanoparticelle, elimina in parte questo problema, mentre vengono conservate le proprietà assorbenti e disperdenti della luce. Al diminuire delle dimensioni delle particelle aumenta la capacità riflettente nei confronti delle radiazioni UVB, mentre si riduce quella nei confronti degli UVA.
Al fine di evitare l’agglomerazione delle microparticelle per attrazione elettrostatica, il filtro viene rivestito (allumina, stearati, siliconi) e/o predisperso in un veicolo adatto. Il rivestimento è utile anche per ridurre l’attività fotocatalitica del titanio (ovvero l’innesco di reazioni chimiche che generano radicali liberi dannosi per la pelle) che ha luogo quando esposto alla luce solare. Anche l’uso di antiossidanti nelle formulazioni contenenti Titanium Dioxide aiuta a prevenire questa reazione.
In commercio è disponibile un biossido di titanio contenente piccole percentuali di ioni manganese – in questo caso è chiamato Optisol -, che presenta una maggiore efficacia UVA, una minore attività fotocatalitica e una colorazione beige con gradevole effetto uniformante nei confronti della cute.
Recentemente sono stati sollevati dubbi sulla sicurezza del Biossido di titanio in forma di nanoparticelle, soprattutto per il rischio che particelle così piccole di minerale possano penetrare attraverso la pelle provocando danni da accumulo nell’organismo: ad oggi, studi di approfondimento di questi aspetti sono in corso e in attesa di verifiche.
L’uso nei solari è consentito con un limite massimo di concentrazione pari al 25% ed è considerato un ingrediente sicuro, non irritante e più adatto alle pelli sensibili rispetto ai filtri chimici.
  • L’ossido di zinco (Zinc Oxide) – protettore raggi UVA ma ne esiste un tipo da nanotecnologia che funziona abbastanza bene anche per gli UVB.

Nell’INCI possono apparire con la seguente dicitura (anche in ordine sparso): Titanium Dioxide, Zinc Oxide e Trimethoxycaprylylsilane. I filtri fisici si trovano maggiormente nei solari bio ma vengono considerati meno protettivi dei filtri chimici: per esperienza personale, vi assicuro che svolgono egregiamente il proprio lavoro.

I filtri chimici invece sono:

  • Tinosorb
  • Ethylhexyl Methoxycinnamate
  • Ethylhexyloxyphenol methoxyphenyl triazine – questo ed il precedente sono segnati rossi sul Biodizionario ma sono considerati filtri stabili

Tutti e 3 sono ben tollerati anche dalle persone con pelle sensibile perché sono efficaci e stabili anche ad alte temperature e assicurano una protezione completa a UVA e UVB.

I filtri chimici si distinguono in filtri chimici fotostabili (ovvero quelli che riescono a proteggere la pelle dall’azione dei raggi solari per diverso tempo dopo l’applicazione della crema) che sono:

  • Octocrylene – filtro UVB
  • Mexoryl:

Terephthalylidene Dicamphor Sulfonic Ac = Mexoryl SX – filtro UVA

Drometrizole Trisiloxane = Mexoryl XL – filtro UVB

  • Tinosorb:

Bis-Ethylhexyloxyphenyl Triazine = Tinosorb S – filtro UVA e UVB

Methyilene Bis-Benzotriazolyl Tetramethylbuthylphenol = Tinosorb M – filtro UVA e UVB

  • Diethylhexyl Butamido Triazone – filtro UVA
  • Ethylhexyl Triazone – filtro UVB
  • Octyl methoxycinnamate = ethylhexyl methoxycinnamate – filtro UVB, messo da solo in formula regge in fotostabilità, ma se nell’INCI appre in co-presenza con l’avobenzone si destabilizza, ristabilizzandosi in presenza di octocrylene e/o Mexoryl e Tinosorb.

E filtri chimici non fotostabili:

  • Butyl Methoxydibenzoylmethane è l’avobenzone filtro UVA e parte UVB, è un filtro non fotostabile, è stabilizzato se in formula ci sono octocrylene e/o Mexoryl e Tinosorb
  • Ethylhexyl Salycilate (potreste ancora trovare da qualche parte octyl salicylate, vecchia denominazione, stessa sostanza): filtro UVB non fotostabile, si stabilizza in co-presenza con ethylhexyl triazone, tinosorb M o S, octocrylene, o mexoryl.

Infine, ecco i filtri cosiddetti “problematici“, possibilmente da evitare, cioè quelli che interagiscono con l’azione estrogena producendo radicali liberi:

  • 4-Methylbenzyliden Camphor (4-MBC) – Filtro UVB parziale UVA, risulta fotostabile ma è sotto osservazione dalla Commissione Scientifica Europea dei prodotti al consumo (SCCP) in quanto ci sono rischi di tossicità; con recente parere del 2008 SCCP valuta questo filtro solare sicuro quando introdotto per un massimo del 4% esclusivamente in prodotti da spalmare sulla pelle, mentre non può escludere rischi per la salute quando presente in prodotti spray, aerosol, o ingeribili tipo stick labbra, rossetti.
  • Octyldimethyl-PABA (OD-PABA)
  • Benzophenone-3 (Bp-3) e oxybenzone – generano radicali liberi, si accumulano per via sistemica e interferiscono con l’attività degli estrogeni.
  • Homosalate (HMS)
  • Octyl-Methoxycinnamate (OMC) – pare che da solo non regga tanto bene in fotostabilità quindi è meglio trovarlo in co-presenza di ethylhexyl triazone, tinosorb M o S, octocrylene, o mexoryl.

RIASSUMENDO

☀ Meglio comprare solari eco-bio con filtri fisici, se presente il titanium dioxide cercare i solari più ricchi in antiossidanti tipo vitamina C, gamma orizanolo, tea verde, estratto di carota, resveratrolo et similia che limitano eventuali danni

☀ Comprando solari con filtri chimici sceglierli solo tra quelli che comprendono nella formula Tinosorb S e M e Mexoryl XL e SX. Se cercate buone protezioni chimiche le migliori le trovate, incredibile ma vero, al supermercato, non in farmacia: i colossi della cosmetica della grande distribuzione fanno dei solari buoni e soprattutto sperimentati con test dermatologici su volontari.

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Ho già adocchiato i prodotti di quest’anno che intendo acquistare non appena avrò il tempo di mettere il naso fuori casa [se siete curiose di sapere quali ho utilizzato l’estate scorsa cliccate qui]: ve li mostrerò su Instagram e ve ne parlerò sul blog a fine stagione 🙂

Mi raccomando ragazze: proteggetevi sempre che col sole non si scherza. L’articolo di oggi termina qui e vi rimando al prossimo sempre a tema molto estivo 🙂 non perdetevelo!

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» [ TAG ] Quanto conta l’INCI?

incijune

Hellooo bloggers e non 💖

Spero che June mi conceda di utilizzare l’immagine che ha utilizzato per il suo post 🙂

Questo è un tag, anche abbastanza diverso da tutti gli altri… la definirei una sorta di discussione/chiarimento su uno dei “fenomeni” (se così lo si può chiamare) emerso negli ultimi anni ed in continua diffusione: il BIO e la graduale attenzione alla composizione (il famoso INCI) dei prodotti cosmetici. Trovo questo tag uno dei più costruttivi: non solo perchè ognuno ha la possibilità di esprimere la propria opinione e la propria visione al riguardo ma, soprattutto, in questo modo si riescono a colmare eventuali aspetti lacunosi di questo tema.

Non ci sono regole per lo svolgimento o la partecipazione al tag. E’ sufficiente rispondere alle domande, ma mi sembra giusto ringraziare June del blog Mannaggia il latte per avermi nominata 🙂

1. In che modo hai iniziato ad interessarti ai prodotti bio?

Premessa: io non sono fanatica o sostenitrice incallita del bio a tutti i costi. Il mio avvicinamento a questo mondo ha origine da una brutta esperienza con diversi prodotti, soprattutto shampoo… mi hanno arrecato problemi da non poco. Sono una persona cui, in casi come questi, piace documentarsi e cercare risposte su internet, ed ecco come mi sono ritrovata nel canale Youtube di Carlitadolce (che ormai penso un pò tutte conosciate) la quale ha avuto un’idea a parer mio strepitosa e di utilità immensa: illustrare, analizzare e spiegare, poco a poco, gli ingredienti che compongono i prodotti cosmetici, ponendo l’attenzione su quelli considerati “dannosi e da evitare”, data l’origine e le proprietà. Penso che, se oggi il bio si sia diffuso velocemente, sia anche grazie ai suoi video. Queste brevi “lezioni” mi hanno affascinato e fatto aprire gli occhi: mi sono resa conto di come effettivamente sono fatti tutti i prodotti di uso quotidiano. Da allora non mi fermo più: continuo a documentarmi e a scegliere con più attenzione i miei cosmetici.

2. Qual è stato il tuo primo acquisto bio?

Innanzitutto, per me, il prodotto deve presentare un INCI accettabile e quindi privo delle note schifezze. I miei prime, e fin’ora unici, acquisti bio sono stati lo shampoo e la maschera per capelli all’olio di macadamia di Omia Laboratoires (recensiti qui 🙂 ), facilmente reperibili nei maggiori supermercati.

3. Qual è stato il tuo ultimo acquisto bio?

Gli ultimi acquisti bio, perchè comprati insieme, sono stati uno shampoo de I Provenzali e una maschera, sempre dell’Omia Laboratoires, della linea ai semi di lino (al termine dell’utilizzo ve li recensirò entrambi).

4. Il prodotto bio di cui proprio non puoi fare a meno?

Sono una persona che non compra mai lo stesso prodotto due volte 🙂 sono un pò come il fulmine eheh non cado mai due volte nello stesso posto…

Nonostante possa trovarmi molto bene con un prodotto, mi piace da morire cambiare e provarne di nuovi, perchè penso che posso sempre trovare di meglio!

5. Che rapporto hai con le marche da supermercato che si autoproclamano bio?

Ahahahah questa domanda è divertente! Riderei in faccia a queste aziende! Io che sono una persona profondamente per la giustizia, della serie “se hai sbagliato devi beccarti la pena che ti meriti, non importa chi tu sia o cosa faccia”, non tollero queste prese in giro, perchè è di questo che si tratta: il cliente con una conoscenza basilare o pari a zero, che legge “bio” sulle confezioni, si fida ad occhi chiusi, comprando il prodotto e convinto di stare utilizzando qualcosa di bio al 100%… probabilmente nemmeno le aziende in questione sanno cosa significhi bio -_-. E’ qualcosa che “và tanto adesso” e quindi si autoproclamano bio anche loro: poi guardi l’INCI e ti rendi conto che dentro c’è la creme de la creme de la schifezzì cosmetique. A quanto pare non vi sono controlli da parte di qualche autorità nei confronti dei marchi (correggetemi se sbaglio!) e lo trovo immensamente ingiusto perchè i prodotti e le aziende si fanno passare per oro quando in realtà sono bronzo, prendendosi palesemente gioco dei consumatori. I prodotti in questione potranno pure avere ingredienti bio all’interno, ma se ci inseriscono anche qualche petrolato o silicone io non li considero più tali. Inoltre, non capisco nemmeno quelle aziende che sono definite bio ma alternano prodotti totalmente naturali a prodotti da evitare… occhi aperti sempre!

6. Quale è la marca che hai bandito dal tuo bagno?

Bandito direi nessuna. Non ci parto prevenuta: le controllo tutte, se il prodotto non mi piace lo poso e amici come prima XD

7. Quando di inci sapevi poco o nulla, hai mai fatto qualcosa di cui ti sei pentita?

Siiii avoglia!! Inizialmente ero diventata cliente abituale di Bottega Verde e dell’Erbolario perchè pensavo che facessero prodotti totalmente naturali! Invece no 😦 mi hanno delusa. Sono davvero pochissimi i prodotti salvabili di entrambi.

8. Quali sono i pregi e le soddisfazioni del passare ai prodotti bio?

Come ogni cambiamento, si attraversa una fase di passaggio e di adeguamento dal vecchio al nuovo realmente palpabile ed osservabile… io ho notato che la mia pelle è migliorata dopo aver eliminato prodotti con siliconi e petrolati (che danno un’effetto falsato del prodotto che alla lunga danneggia la pelle): è come se riuscissi a gestirla meglio e lei, di conseguenza, risponde altrettanto meglio a ciò che le faccio. Il passaggio ai prodotti bio per i capelli è un pò diverso: eliminando i siliconi, che sono quelli che creano una sorta di finta barriera sul capello che lo fa erroneamente percepire sano e protetto, i capelli poco a poco si mostrano per come realmente sono. Ho trovato i miei un pò crespi e secchi. Utilizzando balsami, ma soprattutto maschere per capelli fatte con ingredienti bio, trovo che ne sia migliorato l’aspetto: adesso sono realmente nutriti e morbidi naturalmente e non artificialmente 😉

Attenzione però: uno dei motivi per i quali mi piace alternare i prodotti senza scegliere soltanto quelli bio, è che potrebbe anche capitare che la pelle o la cute reagiscano negativamente al componente naturale: possono verificarsi casi in cui un certo estratto o una pianta provochino allergie o irritazioni. E’ sempre la pelle a farci da guida.

9. Hai mai “spignattato”?

No. Sinceramente non ho voglia di mettermi a combinare e dosare ingredienti e materie prime, partendo alla caccia delle bioprofumerie in cui posso reperirle (ed anche perchè non mi vengono i dolci, figuriamoci i cosmetici XD ). Ma se dovesse trattarsi di qualche maschera viso o capelli o qualche scrub perchè no 🙂 se dovessi restare a secco di prodotti pronti allora proverò!

10. Controlli sempre l’inci dei prodotti che acquisti? Prima o dopo averli acquistati?

OVVIO, che domande. Leggendo le recensioni nei blog più o meno incamero quali sono i prodotti buoni e quelli no. Se so che devo andare a comprare quella determinata cosa, so anche che perderò sicuramente tempo al supermercato XD perchè mi metto lì ad analizzarli tutti 😑 , con questa faccia della serie “bada, vedi di piacermi senza farmi perdere troppo tempo” ahah! Se ho dei dubbi su qualche componente allora attacco internet e mi metto a cercare. Lo so, sembro una vagabonda pazza esagerata, ma le cose o le faccio bene oppure non le inizio! Quindi se venite a fare la spesa con me, trovatevi il da fare e non assillatemi! 😇😘

11. Sei disposta a pagar di più per un prodotto bio? E perché?

Preferisco pagare di più se so che è un prodotto realmente valido. Certo, c’è sempre un limite anche perchè non sono figlia di Berlusconi e non lavoro, quindi cerco di gestirmi gli acquisti 🙂 e comunque, se devo spendere di più, lo faccio una volta ogni tanto. D’altronde ci sono prodotti, nelle profumerie o in farmacia, che non sono mica tanto più economici (e spesso anche quelli lì si rivelano una “sola”… si dice così  a Roma no?).

12. Credi che questa del bio sia una moda passeggera o che le cose possano davvero cambiare?

Io spero che non sia una moda passeggera ma non penso nemmeno che tutto il mondo si converta al bio. Personalmente, non la definirei nemmeno una moda (quindi qualcosa che verrà a scomparire ed uscire dalla scena)… lo considero come un fenomeno relativamente giovane (perchè in realtà esiste già da chissà quanti anni) emerso e diffuso oggi grazie ai mezzi di comunicazione esistenti e al passaparola 🙂 . Questo tipo di cose sono considerate “mode” da chi ne entra a conoscenza da poco secondo me. E’ una filosofia che io ho adottato e da cui non penso mi distaccherò più, anche perchè vanificherei i benefici che sto raggiungendo giorno dopo giorno. Inutile volere e comprare un prodotto a base di Aloe Vera, per dirne una, quando poi di aloe ne ha poco o nulla… cosa c’è di meglio di comprare un prodotto naturale che sia fatto realmente per il 90% di aloe?

13. Influenzi familiari o amici nell’acquisto di prodotti bio?

No. Il mio ragazzo è una causa persa, figuriamoci… XD solo se vivessimo insieme sarebbe “sottomesso” alle mie scelte cosmetiche uahuah 👿 . A casa parlo sempre di quello che compro e mia madre, quando deve acquistare qualcosa, mi chiede sempre un consiglio prima di acquistare: soprattutto quando usciamo insieme, perchè da sola ha difficoltà a capire l’INCI. Ma non influenzo nè obbligo nessuno a comprare per forza quel prodotto perchè ognuno è libero di fare ciò che vuole… alla fine si ci presenta solo pesanti. C’è chi pur sapendo continua a seguire la propria linea di pensiero, c’è chi è indifferente nel comprare un prodotto rispetto un altro e c’è chi si interessa veramente all’argomento e inizia a cambiare le proprie scelte d’acquisto e di utilizzo.

14. La tua scelta bio si estende anche al make up?

Siamo sempre là: prodotti accettabili, non necessariamente bio.

15. Cosa vorresti trovare nella tua bioprofumeria ideale?

Non saprei. Probabilmente mi piacerebbe che regalasse periodicamente campioncini di prodotti 🙂 non solo di creme o bagnoschiuma ma anche piccoli tester di trucchi per poter provare sempre cose nuove.

Questo è il mio pensiero sull’argomento. Non sono una predicatrice da fine del mondo perchè rispetto le scelte di tutti. E’ importante, comunque, che un’eventuale passaggio avvenga in modo graduale.

Spesso leggo di ragazze che su certi prodotti sono irremovibili: ad esempio sul trucco… vanno bene i prodotti bio per il viso e per il corpo ma non per quelli relativi al make-up 🙂 secondo me bisogna solo trovare il prodotto giusto 😉 ognuno ha il suo.

Spero di non avervi annoiato e permettetemi di lasciarvi il link (qui) sul mio articolo riportante l’elenco degli ingredienti dannosi dei prodotti cosmetici.

Anche se non è stato precisato, tengo a taggare questi blogger:

Ideepensharing

Cerambijoux

Keep calm and wear makeup

Blissful Blog

Il piccolo mondo di Lelle

Mybrightwebroom

I love it

Vediamo cosa dicono loro 🙂 un bacione a tutti voi 💋

Firma6

• ANTEPRIMA: Mini guida Anti-schifezze di Biotiful 🌱 •

Ciao figaccione 💙

Sono davvero contenta quest’oggi di parlarvi di una breve collaborazione con Biotiful ad un progetto da loro concluso.

Biotiful, un sito ormai abbastanza affermato su Internet con annessa app per il cellulare, che scommetto è più conosciuta da molte di voi rispetto al sito stesso.

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Infatti la app consente di scoprire e conoscere immediatamente l’INCI di un prodotto grazie all’elenco contenuto nel database; l’analisi dell’INCI si basa su più fonti nazionali ed internazionali quali Skin deep, Good Guide, CosIng… è infatti sufficiente riportare il nome o la marca del prodotto che verrà subito trovato dallo stesso database o semplicemente fotografando il codice a barre, nell’opzione Scanner, di un prodotto posseduto a casa per sapere quale sia la valutazione complessiva al riguardo.

Questo costituisce un modo veloce, soprattutto per le meno esperte, di capire se e quanto i prodotti che possediamo o vogliamo acquistare siano dannosi o meno per la nostra pelle.

Tengo a ricordarvi una cosa: la classificazione dei componenti avviene tramite il Biodizionario, un dizionario, appunto, reperibile online che classifica tramite l’assegnazione di “pallini” – rosso, giallo, verde a seconda della dannosità dell’ingrediente – i componenti inseriti nei cosmetici. E’ frutto di Fabrizio Zago, che è un chimico industriale sensibile all’ecologia e consulente Ecolabel e, lo stesso dizionario, viene redatto e aggiornato in base a quanto, soggettivamente, il componente viene considerato dannoso da egli stesso. E’, quindi, tutto relativo e principalmente, essendo Zago interessato alla biodegradabilità dei materiali, assegna i famosi pallini in base a questa capacità. Quindi, non è detto che un ingrediente contrassegnato da un pallino verde o giallo sia effettivamente innocuo per la nostra pelle!

Chiusa parentesi, vi invito a scaricarvi l’app 🙂 e a visitare il sito Biotiful se non l’avete mai fatto (basta cliccare sopra). Di cosa tratta il sito?

Questo sito è ben lontano dal voler sostenere il biologico a tutti i costi e non condanna assolutamente la chimica, scienza fondamentale molto spesso utilizzata ingiustamente con accezione dispregiativa; cerca, invece, di offrire una valutazione oggettiva degli effetti dei prodotti, basata su un’ analisi approfondita dei singoli ingredienti che li compongono. Durante la valutazione si devono tenere in conto più fattori, poiché non possono essere etichettati come nocivi soltanto i componenti notoriamente dannosi per l’uomo, ma anche quelli prodotti a discapito dell’ambiente e quelli che non sono ancora stati sufficientemente controllati.
L’obiettivo è di colpire le aziende che lucrano sull’utilizzo di questi componenti pericolosi per la nostra salute, i quali potrebbero essere facilmente sostituiti con equivalenti meno dannosi.

Essere consapevoli di cosa contiene un prodotto con cui la nostra pelle entra spesso in contatto, è uno strumento importantissimo, che ci permette di capire e valutare i suoi effetti benefici, la sua funzione ed il suo valore reale.

Inoltre è presente anche una sezione Shop in cui potete acquistare buoni prodotti ecobio 😀

Il progetto di cui vi parlavo sopra ha coinvolto pochi blog, contattati dallo stesso fondatore di Biotiful, scelti sulla base dell’attenzione e dell’interesse degli stessi alla composizione dei prodotti, ai rimedi naturali, al bio e alla cosmesi.

Il compito dei blog scelti è quello di presentare ai propri lettori e lettrici, in anteprima rispetto al lancio ufficiale, la Mini guida Anti-schifezze redatta dal team di Biotiful, che riporta tutte le informazioni essenziali per tenere alla larga gli ingredienti nocivi e acquistare i cosmetici in modo consapevole e sicuro.

Immaggdine

Vi ricordate il mio articolo Cos’è un INCI che vi ho pubblicato tempo fa? Ecco, questa è una guida simile, che potete scaricare e avere sempre a portata di mano per qualsiasi dubbio! 🙂

Per averla è facilissimo: non dovete fare altro che cliccare il link qui sotto

http://shop.biotiful.it/content/13-mini-guida

immettere il vostro nome e la vostra mail e vi verrà inviata immediatamente all’indirizzo di posta 😀 io l’ho già guardata e la trovo davvero interessante!

Penso che sia un’iniziativa allettante e diffondere questo tipo di conoscenze è sempre cosa giusta.

Vi ringrazio per la vostra attenzione e per aver letto quest’articolo 🙂 mi raccomando fate i bravi e scelte sagge!

Un bacio 💋

Firma6

• I miei solari per l’estate 2o15 ☀😎 •

Salve a tutte bellezze 💜

Siamo ufficialmente a Giugno 😀 ma qui da me il tempo non è totalmente convinto di mandarci a mare, dato che si sono alternate temperature calde a cieli parzialmente nuvolosi e venticelli freschi… Oggi la situazione sembra più stabile 🙂 io comunque ho pronti i miei FANTASTICI 4 (spero si riveleranno tali) che mi accompagneranno quest’estate dopo un luuungo ed attento esame tra gli espositori del supermercato XD ve li mostro:

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Rispettivamente:

Crema solare fluida – SPF 20 – Bjobj

Olio solare abbronzante – Omia

Aloe gel doposole rinfrescante – Hawaiian Tropic

Olio corpo & capelli – Macadamia e Karitè – l’Erboristica di Athena’s

Vi chiederete perchè ho 4 prodotti di marche totalmente diverse…? Perchè ho fatto una selezione tra tutti i solari, spray, oli e doposole presenti all’Auchan (mi sono recata solo là, qui da me è uno dei supermercati più assortiti e mi seccava iniziare a girovagare a destra e a manca). Tutte le formulazioni dei prodotti contengono petrolati, parabeni, siliconi, PEG e quant’altro e dato che ormai so quanto fanno male non riesco a chiudere un occhio sulla faccenda (perdonatemi se sono ripetitiva). Ma con grande stupore ho potuto constatare di come una maggiore concentrazione di schifezze riguardi gli oli e le acque abbronzanti (e data la funzione del prodotto ancora ancora immaginavo che ci fossero) ma soprattutto nelle creme doposole: proprio quelle che devono nutrire e teoricamente riequilibrare la nostra pelle dopo una più o meno lunga esposizione ai raggi solari.

In questo post vi mostro brevemente i prodotti che ho acquistato e ve li recensirò alla fine della stagione estiva 🙂 per consigliarveli o meno l’anno prossimo. Li riporto nell’ordine col quale li ho acquistati:

After Sun – Aloe Gel Doposole Rinfrescante     ⇝ Hawaiian Tropic ⇜

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INCI

Aqua, Glycerin, Polysorbate 20, Carbomer, Caprylyl Glycol, Allantoin, Sodium Hydroxyde, Panthenol, Chamomilla Recutita Flower Extract, Aloe Barbadensis Leaf Juice, Aleurites Moluccana Seed Extract, Carica Papaya Fruit Extract, Colocasia Antiquorum Root Extract, Mangifera Indica Fruit Extract, Passiflora Incarnata Fruit Extract, Plumeria Acutifolia Flower Extract, Psidium Guajava Fruit Extract, Simmondsia Chinensis Seed Oil, Tocopheryl Acetate, Phenoxyethanol, Sorbic Acid, Parfum, Hexyl Cinnamal, Linalool, Benzyl Salicylate, CI 19140, CI 42090.

Penso che il punto forte di questa marca sia il packaging di tutti i prodotti solari, lo trovo originale e molto carino 🙂 , e personalmente a me piace molto anche il nome perchè mi ricorda le omonime isole, e quindi mi rimanda alle acque cristalline e alle spiagge esotiche tipiche di quei posti 😍. Devo ammettere che è una marca che non ho provato mai: ho dato un’occhiata ai solari e all’olio abbronzante ma, data la composizione, li ho posati.

Questo gel doposole a base di aloe, invece, non mi è sembrato malaccio: visivamente la consistenza è proprio quella di un gel, di colore verde, dall’odore fresco e leggermente balsamico. Mi piace il fatto che vi siano numerosi estratti di frutti e piante. Sulla confezione c’è scritto che questa formula a base di vitamina e, aloe e piante esotiche, lascia sulla pelle una gradevole sensazione di freschezza (che dal profumo si evince molto). Che dire, vedremo che sensazioni mi darà dopo le applicazioni 🙂

Il contenuto è di 200 ml e il prezzo è di 11 € circa


Olio corpo & capelli – Macadamia e Karitè     ⇝ l’Erboristica di Athena’s ⇜

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INCI

MACADAMIA TERNIFOLIA SEED OIL, PARFUM [FRAGRANCE], BUTYROSPERMUM PARKII (SHEA BUTTER), TOCOPHEROL, LINALOOL, COUMARIN, LIMONENE, HEXYL CINNAMAL, BENZYL SALICYLATE, BUTYLPHENYL METHYLPROPIONAL, CITRAL, CITRONELLOL, EUGENOL, ISOEUGENOL.

Olio vegetale di Macadamia e Karitè. Contiene Acido Palmitoleico che agisce come antiossidante e nutriente, conferendo alla pelle un aspetto radioso. Rapido assorbimento. Perfetto anche per capelli per una chioma riparata e morbida.

Prodotto vegano privo di: parabeni, siliconi, coloranti, derivati petrolchimici.

Per chi non la conoscesse

l‘Erboristica di Athena’s è una linea cosmetica naturale ecosostenibile per il trattamento di viso, corpo e capelli. I valori ed i principi sui quali si fonda sono:

  • estrema sensibilità verso l’ambiente
  • profonda etica animalista
  • rispetto del territorio e delle sue risorse

Tutte le sue linee condividono l’impegno verso l’ambiente, utilizzando solo imballi riciclabili ad alta biodegradabilità e cartoni da carta riciclata, al fine di contribuire al rispetto dello stesso e garantendo un basso impatto ambientale. I suoi prodotti sono: dermatologicamente testati, a impatto zero, testati al nickel – cromo e cobalto, non contengono materie prime di origine animale nè ottenute dal loro sfruttamento.

Ho dato un’occhiata ai solari sul loro sito ma dato che contengono siliconi ho preferito evitare.

Cercavo l’olio da applicare sui capelli sia come protezione che come nutrimento dall’azione del raggi solari ed ho trovato questo al reparto bio del supermercato: è la prima volta che proverò un prodotto di questa marca e spero che svolgerà l’azione che promette, idratante e restitutiva, nonostante sia un olio che non appartiene alla categoria dei solari. La fragranza è vanigliata e ambrata – è riportato sulla boccetta – e annusando il profumo è davvero molto buono. Nella descrizione si riporta l’assenza di parabeni, siliconi e compagnia bella e il tutto torna verificando la composizione.

Il prodotto è di 125 ml al prezzo di 5,90 €


Olio solare abbronzante – no filtri solari     ⇝ Omia ⇜

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INCI

Brassica Campestris Seed Oil**, Glycine Soja Oil*, Caprylic/Capric Triglyceride**, Dicaprylyl Ether**, Sesamum Indicum Seed Oil*, Argania Spinosa Kernel Oil*, Simmondsia Chinensis Seed Oil*, Cocos Nucifera (Coconut) Oil*, Daucus Carota Sativa Root Extract**, Daucus Carota Sativa Seed Oil**, Beta-carotene**, Juglans Regia Seed Oil**, Coffea Arabica Seed Oil**, Ascorbyl Palmitate, Helianthus Annuus (Sunflower) Seed Oil*, Tocopherol, Parfum.
(*) Da Agricoltura Biologica (**) Origine Naturale.

Ogni anno, dopo diverse volte che sono stata a mare e mi sono quindi esposta abbastanza ai raggi solari, sono solita utilizzare l’olio Johnson per ottenere un’abbronzatura maggiore. Si, lo so, sbagliatissimo, non si fa. Nonostante abbia una carnagione mediterranea, cioè con pelle non troppo chiara che prende colorito abbastanza in fretta, mi piace usare un pò d’olio per incrementare l’abbronzatura. Ma da quest’anno cestinerò anche l’olio Johnson e quindi cercavo un prodotto che svolgesse la stessa funzione ma in maniera meno aggressiva e un pò più naturale. Ecco che ho trovato quest’olio solare della marca Omia Laboratories che penso un pò tutte voi conosciate dato che è facilmente reperibile nei supermercati. In passato, e forse ancora oggi, ci sono pareri discordanti su quest’azienda. Nonostante possegga diverse certificazioni – Certificato ICEA, No test sugli animali, niente parabeni o coloranti sintetici, rispetto per l’ambiente, test sul nickel < 1 ppm – non tutti si ci trovano bene. Per restare nell’argomento “solari” su internet ho letto recensioni di ragazze non molto convinte sulla consistenza o sull’effettiva efficacia della crema solare di questa marca… non posso dire nulla al riguardo perchè non ho capito bene la questione XD ma comunque ho lasciato stare la crema protettiva e mi sono buttata su quest’olio:

Omia olio solare abbronzante eco-biologico contiene una miscela esclusiva di oli pregiati. L’olio di Argan idrata e protegge la pelle, mentre l’olio di Cocco la nutre e la protegge dai segni dell’invecchiamento. La sinergia di olio di Noce, olio di Carota e olio di Caffé favorisce un’abbronzatura intensa e dorata. Non unge, si assorbe rapidamente e non lascia residui.
Il prodotto contiene 0% di parabeni, glicole propilenico, PEG, coloranti sintetici, siliconi, filtri UV chimici.
FORMULA APPROVATA DA DERMATOLOGI E COSMETOLOGI AIDECO.
Tipo di pelle: é indicato per persone con pelle scure e già abbronzate che non necessitano di protezione solare.
Non contiene ingredienti di derivazione animale, adatto ai vegetariani e ai vegani.
L’INCI è molto buono 👍 la confezione è di 200 ml e l’ho acquistata 10 € circa.

Crema fluida solare – SPF 20 media     ⇝ Bjobj ⇜

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INCI

AQUA, DICAPRYLYL ETHER, PONGAMIA GLABRA SEED OIL, ZINC OXIDE, CAPRYLIC/CAPRIC TRIGLYCERIDE, POLYGLYCERYL-3 POLYRICINOLEATE, GLYCERIN, ALCOHOL*, OLEA EUROPAEA FRUIT OIL, TITANIUM DIOXIDE, ORYZA SATIVA BRAN OIL, COCOS NUCIFERA OIL*, LINUM USITATISSIMUM OIL*, ARGANIA SPINOSA KERNEL OIL*, SIMMONDSIA CHINENSIS OIL*, MAGNESIUM SULPHATE EPTAHYDRATE, MAGNESIUM STEARATE, HYDRATED SILICA, PONGAMOL, ALUMINA, TOCOPHEROL, HELIANTHUS ANNUUS SEED OIL*, DAUCUS CAROTA ROOT EXTRACT*, STEARIC ACID (Vegetale), BISABOLOL, ORYZANOL, PARFUM**, LIMONENE, LINALOOL.
*Da agricoltura biologica certificata
**Da oli essenziali

Speravo di poter concludere i miei acquisti tra i prodotti al supermercato e invece così non è stato. Non ho trovato creme protettive che avessero una composizione accettabile. E allora ho pensato di provare qualcosa di nuovo: un solare ecobio!

Questo che ho acquistato al Naturasì è della Bjobj:

Bjobj è un progetto che nasce dalla ditta San.Eco.Vit., inizialmente piccolo negozio di alimenti naturali e biologici. La passione per questo stile di vita e il nuovo interesse apertosi verso i prodotti per la cura del corpo ha aperto la strada all’idea di produrre cosmetici naturali con un marchio proprio e tutto Italiano. L’attività della San.Eco.Vit. si fonda sui valori dell’ecologia, della naturalità e del biologico.

Tutti i cosmetici che producono devono superare test di performances (idratazione, anti-age, piacevolezza nell’utilizzo), test di tollerabilità cutanea e al nichel (patch test e nickel test), test di autoconservabilità (challenge test); non devono contenere sostanze animali o di derivazione animale, non devono contenere sostanze di origine o derivazione petrolchimica. I prodotti bjobj sono sicuri, delicati, ben tollerati, piacevoli da utilizzare e un toccasana per la cura completa del corpo e del viso. Le certificazioni di cui godono sono le seguenti:

– Certificato eco bio cosmesi ICEA: l’ICEA (Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale), in qualità di ente certificatore, peraltro riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, controlla l’origine vegetale delle materie prime utilizzate e, in particolare, la provenienza degli estratti e degli oli essenziali impiegati, da agricoltura biologica certificata (secondo la normativa CEE 2092/91), le formulazioni e rilascia, per ciascun prodotto, il numero di autorizzazione che troverete su ogni confezione bjobj. Quindi il fatto di avere ottenuto la certificazione garantisce che ogni cosmetico è prodotto nel rispetto delle rigide norme previste dal disciplinare, ma anche l’utilizzo di un prodotto delicato, sicuro, senza impiego di sostanze aggressive o potenzialmente dannose per la pelle.

– Nickel tested < 1 PPM: nei prodotti cosmetici, secondo la casistica, la soglia al di sotto della quale non dovrebbero esserci reazioni allergiche è 1 PPM, cioè una Parte Per Milione, ovvero 0,000001. Non esistono cosmetici TOTALMENTE privi di nichel, è importante quindi che sia indicato sulla confezione del prodotto la quantità in cui questo materiale è presente.

– Dermatologicamente testati

– Yes Vegan: tutti i prodotti finiti bjobj non sono testati su animali e non contengono sostanze animali o di derivazione animale e sono quindi adatti a tutti coloro che seguono una filosofia di vita vegana o vegetariana.

– Senza profumo: sono presenti solo profumi di esclusiva derivazione naturale o oli essenziali biologici. In alcuni prodotti non vengono aggiunti affatto profumi, proprio perché indicati per pelli particolarmente sensibili o per zone del corpo particolarmente delicate.

– Made in Italy

Questa è una breve presentazione dell’azienda. Con particolare riguardo a questa crema solare sulla confezione si riporta che: è a fattore di protezione di protezione medio, ideale per la pelle chiara e sensibile. Idrata e protegge efficacemente la pelle contro scottature e invecchiamento cutaneo precoce favorendo al contempo un’abbronzatura dorata. Contiene filtro minerale e oli di Cocco, Argan, Jojoba, Lino dalle proprietà emollienti e nutrienti, il prezioso olio di Karanja che protegge naturalmente la pelle dai raggi solari e dall’invecchiamento, l’estratto di Carota che idrata la pelle e favorisce l’abbronzatura, vitamina E, Gamma Orizanolo e Bisabolo.

Se ricorderete nel post Guida sui filtri solari (che vi riporto per chi se lo fosse perso) vi è la differenza tra filtri fisici e filtri chimici. Questa crema è composta da filtro solare minerale naturale che agisce proteggendo dai raggi UVA e UVB: dall’INCI potete notare di come siano presenti i due filtri fisici zinc oxide e titanium dioxide. Non contiene coloranti, filtri chimici di sintesi, parabeni. Proprio quello che cercavo io! Non mi basta che verificarne l’efficacia appena andrò a mare 🙂

Il prodotto è di 125 ml e costa 16,90 € circa. All’interno della confezione ho trovato un campioncino omaggio di crema doposole 😀 molto gradito. L’unica cosa che per ora posso criticare è la profumazione… non riesco ad inquadrare bene di cosa sappia :/ ma non mi piace! 😦


Termino questo post ricordandovi quali sono le giuste abitudini e i buoni accorgimenti per un’esposizione al sole sicura:

  1. L’esposizione al sole migliora il tono dell’umore, rafforza i meccanismi di difesa intrinseci dell’organismo ed attiva la vitamina D fondamentale per l’assorbimento e la fissazione del calcio nelle ossa. L’esposizione alla luce solare viene addirittura utilizzata come terapia (fototerapia) per curare e risolvere alcune patologie, soprattutto a livello cutaneo, quali la psoriasi. Non dobbiamo però mai dimenticare che gli effetti da positivi possono tramutarsi in negativi se non ci si espone al sole con moderazione e cautela. Una scorretta esposizione oltre a favorire la comparsa di eritemi , provoca un invecchiamento precoce della cute e costituisce fattore di rischio per la comparsa di tumori della pelle.
  2. Si deve preservare la salute della pelle e proteggerla applicando una crema solare che contenga un indice di protezione adeguato alla propria sensibilità individuale nei confronti del sole.
  3. Durante l’esposizione al sole non dimenticare di rinnovare ogni tanto l’applicazione della crema solare, soprattutto dopo ogni bagno. L’applicazione della crema protettiva non deve però autorizzare esposizioni al sole eccessive e prolungate: è importante procedere con gradualità ed aumentare progressivamente la durata dell’esposizione.
  4. È buona norma evitare di esporsi nelle ore centrali della giornata, dalle ore 12 alle ore 16, in cui l’irraggiamento solare è al massimo dell’intensità.
  5. E’ necessario proteggersi sia dalla luce indiretta, perché acqua e sabbia riflettono comunque i raggi del sole e sia dal cielo nuvoloso, perché le nuvole lasciano comunque passare buona parte dei raggi ultravioletti.
  6. I bambini (soprattutto i piccoli di età inferiore ai 3 anni) non devono essere esposti durante le ore di irraggiamento più intenso (portarli via dalla spiaggia prima delle 11 ed eventualmente riportarli dopo le 16), devono inoltre essere protetti con creme ad alto indice di protezione, con un cappellino (possibilmente con visiera) e, soprattutto se la pelle è molto chiara, con una maglietta.
  7. Proteggere la pelle non solamente quando si va in spiaggia ma anche quando si svolge una qualsiasi attività all’aria aperta.
  8. Attenzione agli occhi: è bene proteggerli dall’azione dei raggi ultravioletti indossando dei buoni occhiali da sole.
  9. E’ importante durante l’esposizione al sole bere molta acqua (non troppo fredda!) perché il sole tende a disidratarci ed evitare naturalmente l’ingestione di bevande alcoliche.
  10. Tenere presente che alcuni farmaci (ad esempio contraccettivi orali, antimicrobici, antistaminici, antinfiammatori, antidepressivi ecc.) possono causare l’insorgenza di reazioni di fotosensibilizzazione con conseguente comparsa di macchie ed eruzioni cutanee.
  11. Evitare di fare il bagno se non si è in ottime condizioni psicofisiche.
  12. E’ raccomandabile privilegiare un’alimentazione leggera e digeribile evitando cibi grassi ed ipercalorici.
  13. Entrare in acqua gradualmente, soprattutto dopo una lunga esposizione al sole, avendo cura di bagnare prima la testa, quindi l’addome ed infine il petto.
  14. Evitare le assurde imprudenze: non allontanarsi eccessivamente dalla riva, coloro che non sanno nuotare devono rigorosamente bagnarsi in acque basse, non entrare in acqua quando è esposta la bandiera rossa e comunque quando il mare è molto mosso, se soffia un forte vento o se ci sono delle correnti ed infine evitare di tuffarsi dagli scogli.
Fonte: http://www.angelini.it/wps/wcm/connect/it/Home/Il-magazine/Approfondimenti/sole-mare-in-sicurezzza/

E voi avete già acquistato i solari e tutto ciò che reputate necessario? 🙂

Buon’estate a tutti amiche e amici ☀🌊

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