• Cleasing Face Brush – Spazzola per la pulizia del viso ║ Kiko Cosmetics •

Bentrovate care lettrici!

Torniamo a parlare di skincare, nello specifico di strumenti per la pulizia del viso. La prima – nonchè ultima – volta che vi ho parlato di un prodotto del genere è stata in occasione della Konjac Sponge (neutra), anch’essa a marchio Kiko, rivelatasi una delusione personale rispetto al resto del mondo che, al contrario, la adora e la venera. Vi lascio il link della recensione qui.

Altro strumento, ancora più diffuso, è la famigerata spazzola per il viso: la regina di quelle elettroniche è indubbiamente il Clarisonic, bella, efficace ma alquanto costosa. Per fortuna non è unica ed esclusiva dal momento che in commercio se ne trovano di più economiche e dall’analoga efficacia.

Per chi è poverella ma così poverella la cui assenza di dinero non ha limiti – tipo ehm io -, potrebbe accontentarsi delle spazzoline per il viso manuali, senza sottovalutarne l’importanza e l’efficacia. Qualcuna me l’aveva sconsigliata ma, trovando altrettanti pareri positivi sul web, mi sono orientata verso il Cleasing Face Brush di Kiko.

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DESCRIZIONE E CARATTERISTICHE

Si tratta di una spazzola dalla forma semi-curva con impugnatura di plastica, dotata di morbide setole sintetiche disposte in maniera circolare, atte a garantire una pulizia ed una detersione del viso totale e profonda. Le setole sintetiche flessibili sono associate a speciali cuscinetti in silicone, posti nella parte interna della spazzola, in modo da eliminare le impurità e massaggiare la pelle, stimolando il microcircolo ed il suo naturale rinnovamento.

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E’ dotata di una sorta di coperchio che funge da comoda base dello strumento, il che rende possibile riporre la spazzola in qualsiasi angolo del bagno ed in perfetto equilibrio.

L’UTILIZZO

Seppur Kiko mi abbia fortemente deluso con la sua Konjac Sponge, ho voluto dargli una seconda chance con il Cleasing Face Brush: il mio primo strumento di pulizia “profonda” del viso. Per cui perdonate la mia inesperienza in questo campo e la mia impossibilità di fare paragoni con altri prodotti.

Kiko reputa l’uso della spazzola adatto sia a detergenti schiumogeni che a detergenti cremosi; il mio attuale detergente è quello schiumogeno di Omia Laboratoires all’Aloe Vera (ve ne parlerò più in là).

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Ecco come procedo io: sciacquo il viso con l’acqua e lo tampono con l’asciugamano, in modo da mantenerlo umido, applico un po’ di detergente sulla pelle e lo inizio a massaggiare per distribuirlo in tutti i punti del viso e per creare una leggera schiumetta. Dopo di ciò, bagno la spazzola – perchè preferisco le setole bagnate piuttosto che asciutte – e inizio a massaggiare e pulire il viso con movimenti circolari un po’ ovunque: fronte, naso, mento, zigomi e guance. Dopo essermi dedicata per qualche minuto alla detersione, elimino tutto con una spugnetta bagnata e risciacquo nuovamente la faccia. Al termine dell’utilizzo, ripulisco le setole sotto l’acqua corrente e lascio asciugare la spazzola riponendola nel supporto.

All’inizio la pelle ha reagito in maniera del tutto prevedibile, ossia col classico sfogo dei brufoletti e delle imperfezioni. Passata questa fase, non ho più avuto problemi di questo tipo: le setoline sono molto morbide e non danno alcun fastidio, assicurano un massaggio non troppo invasivo, garantendo una buona pulizia del viso, eliminando impurità e compagnia bella.

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Devo dire di notare la differenza rispetto a quando ricorro soltanto al detergente: la pelle la si percepisce e la si sente pulita in maniera più “precisa” e profonda. Soltanto recentemente, complice il fatto che uso la spazzola ormai da mesi e mesi e, quindi, si avvicina al logoramento, mi sembra di vedere le setole un po’ più “assottigliate” e sciupate; difatti, percepisco un leggero pizzicòre durante l’utilizzo… Un vero e proprio fastidio che mi fa sorgere il dubbio di dover rinnovare la spazzolina (AAA → alla ricerca di una spazzola simile ed economica: si accettano suggerimenti).

In conclusione, a me questa spazzola è piaciuta e la considero uno strumento semplice ma efficace per una buona pulizia del viso: economica, pratica e senza troppe pretese. Ha un prezzo abbordabilissimo – 5.90 € – ed è reperibile in tutti i punti vendita Kiko.

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Ragazze mie, spero che questa recensione possa tornarvi utile e suggeritemi un sostituto analogo per il momento in cui dovrò irrimediabilmente sostituire la spazzola attuale.

Vi mando un bacione e spero di pubblicare un nuovo articolo il prima possibile. Buona giornata!

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• Latte Autoabbronzante Lavera Naturkosmetik ♡ Guanto per l’applicazione “Self Tanning Applicator” Kiko Cosmetics •

Bentrovate bellezze ♡

Premetto che sarò “fisicamente” assente per una settimana – in quanto parto in vacanza con i miei, direzione España 🇪🇸 olè – ma ho così tante cose di cui parlarvi che non sentirete la mia mancanza perchè vi lascerò degli articoletti programmati 🙂

Chiusa parentesi, oggi vi parlo per la prima volta di un prodotto nuovo, sia sul blog che per me: il Latte Autoabbronzante per il Corpo di Lavera Naturkosmetik.

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Degli autoabbronzanti ve ne ho ampiamente parlato proprio qualche mese fa in due ricchi articoli:

☀ AUTOABBRONZANTI: COSA SONO, COME FUNZIONANO, PRECAUZIONI E VARIE FORMULAZIONI {PART 1}

☀ AUTOABBROZANTI: PREPARARE LA PELLE // APPLICAZIONE E RIMOZIONE {PART 2}

E mica per nulla: visti i miei scarsi incontri con l’amico sole nei mesi appena trascorsi, dopo vari scervellamenti e ponderazioni filosofiche mi sono buttata alla prova di questo prodotto quasi “alieno” per me, la cui fama – e soprattutto i rischi&pericoli circa l’utilizzo e il risultato finale – lo precedeva.

Ho sempre considerato l’autoabbronzante come qualcosa di troppo artificiale e di finto, a cui vi ricorrevano quei soggetti vanitosi e fortemente fissati con la tintarella 365 giorni all’anno. Informandomi un po’ di più, leggendo le esperienze delle altre ragazze ma, soprattutto, per necessità personale, posso dire di avere cambiato idea e di avere avuto una concezione sbagliata di questo prodotto fino a poco prima del suo utilizzo 😃

Posso dire che la mia prima volta col mondo degli autoabbronzanti è stata con Lavera che, oltre a non smentirsi quasi mai nella qualità dei suoi prodotti, non mi ha fatto assolutamente pentire della scelta.

DESCRIZIONE E CARATTERISTICHE

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In quanto latte, il prodotto ha una consistenza abbastanza fluida e tendente al liquido color panna sporco/giallo chiarissimo, con una profumazione strana che davvero non riesco ad individuare: è naturale, perchè sa di qualche pianta o di qualche estratto contenuto all’interno, ma non del tutto. Persiste durante l’applicazione e poco dopo, ma si allevia fino a sparire nelle ore successive.

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L’emulsione è contenuta in questo flacone di plastica morbida dotato di tappo a scatto che, data la consistenza del prodotto, non è pratico al 100% perchè, avendo l’apertura a testa in giù, ne favorisce la fuoriuscita eccessiva o involontaria.

ISTRUZIONI PER L’USO

Distribuire uniformemente sulla pelle pulita e lasciar agire. Per evitare colorazioni eccessive, applicare con misura sulle zone di ginocchia, gomiti, malleoli e piedi. Dopo l’applicazione lavare accuratamente le mani. L’abbronzatura è conclusa dopo circa 5 ore. Per un’abbronzatura bella e uniforme usare 1 o 2 volte la settimana. Evitare il contatto diretto con tessuti (possibilità di macchie).

LA MIA ESPERIENZA

Parto col precisare che Lavera offre un latte abbronzante per il corpo e una crema abbronzante per il viso. Dato che non sono prodotti propriamente economici e che passati questi mesi non utilizzerò più, ho preferito acquistare il latte per il corpo estendendo l’uso anche al viso.

Se non sbaglio la commessa mi aveva detto che cambiava soltanto la consistenza dei due prodotti, viste le diverse zone d’applicazione, ma la formulazione era la stessa, per cui ‘sticà 😄 ho preferito la prima opzione.

Non vi nascondo la mia titubanza e la mia diffidenza alla prima applicazione: io guardavo il flacone e lui guardava me – lui sulla scrivania, io davanti la porta a mò di scena da Far West – cercando di comunicargli telepaticamente vedi di non farmi brutti scherzi perchè ti butto diretto dalla finestra, farabutto.

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Ho seguito tutti i consigli e le fasi che vi ho riportato negli articoli (leggeteli!) e quindi ho agito così:

  1. Ho fatto prima uno scrub corpo profondo, accompagnato da conseguente doccia.
  2. Per evitare di sudare (non bisogna farlo durante l’applicazione) ho applicato il prodotto nella mia stanza precedentemente gelata con l’aria condizionata, creando l’habitat ideale per pinguini ed orsi polari (‘so gusti personali).
  3. Mi sono munita di pazienza e mi sono presa il tempo necessario (senza fretta) nell’erogare piccole quantità di abbronzante, applicandole gradualmente su ogni parte del corpo.
  4. Sono partita dal basso, concentrandomi sia sulla parte anteriore che su quella posteriore, cercando di non tralasciare alcuna zona. Ho terminato applicando il latte autoabbronzante sul viso.
  5. Sono rimasta una 15ina di minuti gnuda, nella posizione dello spaventapasseri, e allo scadere del quarto d’ora mi sono rivestita.

Dato che non bisogna sudare nè fare docce o lavaggi di alcun tipo subito dopo avere applicato l’autoabbronzante, io vi consiglio di dedicarvici – dopo esservi lavate – prima di andare a letto, in modo da infilarvi il pigiama e lasciare agire tranquillo e indisturbato il prodotto durante la notte.

Io parto già da una carnagione mediterranea, per cui non sono bianco fantasma ma un classico color carne. Vi mostro la gamba la sera successiva alla prima applicazione.

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In foto il colore sembra scuro, ma in realtà il dorato che conferisce il prodotto è graduale e molto ma molto naturale: abbandonate la paura e l’idea dell’arancio carota.

Il latte si spalma con piacere sulla pelle: è fluido e profumato, non crea scia bianca e si assorbe molto velocemente. Certo, non toccatevi perchè la pelle appare leggerissimamente appiccicaticcia e perchè, così facendo, potreste inavvertitamente rimuovere crema, alterando il risultato finale.

La capacità colorante e la velocità con la quale essa si manifesta è evidente ed immediata: il guanto che ho utilizzato io è di Kiko ed è composto da un lato di spugna impermeabile non troppo spesso – quello col quale va spalmato e distribuito il prodotto – e l’altro da uno strato sottilissimo di tela, all’interno del quale va infilata la mano.

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Come vedete il guanto si colora subito già durante l’applicazione, per cui immaginate la pelle.

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Per rimuovere le macchie di autoabbronzante, al termine dell’applicazione procedo a lavare il guanto con acqua e sapone (o detersivo per i piatti, dipende quello che ho sottomano) per eliminare il grosso del colore, lasciandolo ad asciugare all’aria sul cucuzzolo del termosifone in bagno. Il giorno dopo è asciutto e pulito… Almeno per quello che riesco a levare io. Ovviamente più lo usate e più aumentano le possibilità di macchiarsi in maniera permanente.

Per cercare di mantenere il più possibile il colorito ottenuto, è consigliato applicare il prodotto con costanza: io vi ricorrevo 1 volta a settimana, nonostante facessi la doccia ogni giorno a causa del caldo e del sudore. Ad ogni doccia perderete inevitabilmente un po’ di colore – vedrete l’acqua giallo sporco – ma se appunto lo applicate con puntualità ogni settimana, riuscirete a mantenere i risultati raggiunti. Per quel che volevo io e dato il mio colore di pelle, una volta a settimana lo ritenevo più che sufficiente, ma se volete incrementare il colorito potreste anche effettuare qualche ritocco ogni 2 giorni. Tutto dipende da voi e dai vostri obiettivi.

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Quello che mi è stra-piaciuto del prodotto Lavera è l’immensa naturalezza che conferisce alla pelle. Non sembra assolutamente di avere applicato qualcosa per ottenere il colore: con questo latte non è necessario sfumare le zone più delicate perchè non si creano stacchi di colore, macchie o anti-estetiche scie. Non arrivavo su tutta la schiena eppure non si è mai notata la differenza.

Ma, care ragazze, ho degli appunti da fare:

  • Non applicate mai l’autoabbronzante a mani nude, ricorrete sempre a degli appositi guanti, o quantomeno, nel primo caso, procedete immediatamente a lavarle con acqua e sapone.

All’inizio non avevo il guanto ed ho applicato il latte con le mani; non avendole viste macchiate quella sera stessa, erroneamente sono andata diretta a letto (senza nemmeno lavarle perchè la crema le rendeva morbide e non unte). La mattina seguente alla prima applicazione mi sono svegliata ritrovandomi una scavatrice di terra:

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La foto non rende ma vi assicuro che avevo i palmi delle mani, le cuticole e le unghie stesse colorate di marrone… Un marrone che sapeva proprio di sporco, mi sentivo una zingara e mi vergognavo ad uscire da casa. Le ho provate tutte per rimuovere il colore… TUTTE. Non ha funzionato nulla. Forse l’acido, ma non avrei avuto più nemmeno le mani. Il colore dai palmi e dalle dita è andato via nell’arco di due settimane, ma ho le punte delle unghia ancora macchiate: per fortuna crescono e, limandole, elimino il colore.

  • Non esagerate con la quantità in viso, soprattutto nella zona relativa all’arco di Cupido (quella compresa tra il naso e le labbra): non perchè colori troppo – le mie macchie di vitiligine si sono leggermente colorate ma sono rimaste presenti ai propri posti – ma perchè l’odore della crema diventa n a u s e a b o n d o. Il doverlo avere sotto il naso 24h su 24 per circa 7 giorni diventa un suicidio… Arriverete ad odiarlo dal profondo del cuore.
  • Nonostante gli ottimi ingredienti presenti nella formulazione, credo che ci sia qualcosa che mi provochi reazione a contatto con la pelle.

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Ho notato che ogni volta che applicavo il prodotto, mi si formavano questi curiosi puntini rossi che sono spariti non appena ho interrotto l’uso dell’autoabbronzante. Nessun prurito, nessun gonfiore… Solo dei puntini rossi.

INCI

Water (Aqua), Glycine Soja (Soybean) Oil*, Alcohol*, Dihydroxyacetone, Glycerin, Erythrulose, Myristyl Alcohol, Cetearyl Alcohol, Fragrance (Parfum)**, Macadamia Ternifolia Seed Oil*, Butyrospermum Parkii (Shea Butter)*, Helianthus Annuus (Sunflower) Seed Oil*, Calendula Officinalis Flower Extract*, Aloe Barbadensis Leaf Juice*, Potassium Cetyl Phosphate, Xanthan Gum, Tocopheryl Acetate, Tocopherol, Helianthus Annuus (Sunflower) Seed Oil, Ascorbyl Palmitate, Limonene**, Linalool**, Geraniol**, Citronellol**, Citral**, Coumarin**, Eugenol**, Benzyl Benzoate**, Benzyl Alcohol**.

* ingredients from certified organic agriculture
** natural essential oils

Ingredienti naturali al 100% provenienti da agricoltura biologica:

  • Olio di semi di girasole biologico ⇒ Aumenta la capacità della pelle di immagazzinare acqua e la rende più tonica.
  • Noce di macadamia bio ⇒ Rende liscia la pelle ed ha un’azione emolliente.

LATTE AUTOABBRONZANTE: FORMATO 150 ML // PREZZO 9.00 € circa // REPERIBILE supermercati biologici tipo NaturaSì, Esselunga o e-shop bio.

GUANTO PER L’APPLICAZIONE: PREZZO 3.40 € // REPERIBILE negozi Kiko

Se siete arrivate alla fine dell’articolo vi meritate una mega brioche con gelato e panna 😊 perdonate la lunghezza ma ho cercato di analizzare il prodotto sotto tutti i punti di vista, data la sua particolarità.

Lasciate pure un commento se avete domande o osservazioni da fare e fatemi sapere se lo conoscete e se avete già avuto modo di provare questo o prodotti simili 🙂

Buona giornata! ♡

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• Detergente Intimo Biologico all’Aloe e Salviette Struccanti “Pure Clean Wipes” ║ I Provenzali Bio & Kiko reviews •

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Signore mie, ma tipo che sembra passato un secolo dall’ultima recensione? La fine del mese, per il mio blog, è dedicato ad articoli di altro genere, anche se in realtà ne ho approfittato per far passare del tempo in modo da terminare per bene i vari prodotti prima di parlarvene qui sul blog.

Oggi vi parlo velocemente di loro: del Detergente Intimo Biologico all’Aloe de I Provenzali Bio e delle Salviette Struccanti “Pure Clean Wipes” di Kiko.

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Detergente Intimo Biologico all’Aloe ∼ I Provenzali Bio

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DESCRIZIONE E CARATTERISTICHE

Questo prodotto essenziale per l’igiene personale quotidiana ha una consistenza densa, di colore trasparente e definita da una profumazione delicata, fresca e quasi floreale – che caratterizza l’intera linea all’Aloe -.

E’ conservato in un flacone di plastica rigida, ovviamente riciclabile, dotato di erogatore a pompetta molto funzionale, in quanto vi assicuro che non appena arrivate agli sgoccioli del prodotto, non si presentano problemi di “presa” di quest’ultimo.

Questa all’Aloe è l’ultima e nuovissima linea de I Provenzali Bio uscita circa 2 mesetti fa. Essendo, quella di oggi, la prima comparsa sul blog, vi comunico che essa è composta dai seguenti prodotti:

  • Dermogel biologico lenitivo
  • Shampoo biologico riparatore
  • Balsamo biologico riparatore
  • Maschera biologica riparatrice
  • Deovapo biologico antiodore
  • Salviette intime biologiche delicate
  • Detergente intimo biologico delicato

Essa è caratterizzata dal fatto che vengono utilizzate tutte le parti della pianta e non soltanto il gel contenuto nelle foglie, dando vita a questa linea cosmetica biologica certificata a base di: estratto Oleoso di Aloe, estratto Glicerico dal fiore di Aloe ed Acqua distillata di Aloe, per un’efficacia al 100% naturale e senza sprechi.

LA MIA ESPERIENZA

Permettetemi di vantarmi con me stessa per il fatto di avere acquistato quasi tempestivamente un prodotto uscito, diciamo, recentemente (ormai lo sapete che sono una ritardataria perenne nell’acquisto delle ultime uscite). In realtà non mi sono recata al supermercato con l’obiettivo di acquistare qualcosa di questa linea, ma non c’era nulla di nuovo per le mie esigenze e il detergente intimo all’Aloe era una new entry che cadeva a pennello.

E’ un prodotto che mi è piaciuto tantissimo perchè è formulato a ph fisiologico e con Amido di Riso che, insieme all’Aloe, lo rende ancora più indicato per una pelle delicata e sensibile come la mia.

Così è stato: basta prelevare poco prodotto e diluirlo con un po’ d’acqua per ottenere un composto morbido e sorprendentemente schiumoso. E’ rispettoso delle parti intime e pulisce bene, senza provocare irritazione o bruciore. La formulazione dona una sensazione di fresco benessere, il profumo è molto piacevole e per nulla invasivo. Se non erro, ho letto di una ragazza che l’ha trovato aggressivo sia usandolo come intimo che come detergente viso: assolutamente no, è un prodotto che non dà il minimo fastidio e penso che, probabilmente, la ragazza possa essere inconsapevolmente allergica a qualche ingrediente o al mix di qualcuno di essi.

Come riportato nella presentazione della linea, dell’Aloe vengono sfruttate tutte le parti con annesse proprietà:

  • L’acqua ⇒ Idratante
  • Il fiore ⇒ Lenitivo
  • Il gel ⇒ Riparatore
  • L’olio ⇒ Nutriente

Apprezzo che sul retro della confezione venga riportata la “Leggenda di Naturalità” di alcuni ingredienti dell’INCI, con le rispettive funzioni.

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E’ un prodotto testato dermatologicamente e contro i metalli pesanti (Ni, Cr, Co), è controllato e certificato da CCPB – CERTIFICATO N. CB/08 e da LAV N. 009.

INCI

AQUA, ALOE BARBADENSIS LEAF JUICE*, AMMONIUM COCO-SULFATE**, COCAMIDOPROPYL BETAINE**, COCO GLUCOSIDE**, COCAMIDOPROPYL HYDROXYSULTAINE**, ERYTHRIOL**, SODIUM COCOYL/OLIVOYL HYDROLYZED OAT PROTEIN*, FRUCTOSYL COCOATE/OLIVATE**, BETAINE**, ALOE BARBADENSIS LEAF WATER*, ALOE BARBADENSIS FLOWER EXTRACT*, SODIUM COCOYL GLUTAMATE**, ORYZA SATIVA STARCH**, ALPHA-GLUCAN OLIGOSACCHARIDE**, GLYCERIN**, INULIN**, ALOE BARBADENSIS LEAF EXTRACT*, SODIUM LEVULINATE**, PARFUM**, SODIUM OLIVOYL GLUTAMATE**, HELIANTHUS ANNUUS SEED OIL**, POTASSIUM SORBATE, CITRIC ACID**, SODIUM BENZOATE, SORBITAN CAPRYLATE**, BENZOIC ACID, PROPANEDIOL**, LIMONENE**, LINALOOL**.

*Materie prime biologiche certificate

**Materie prime di origine naturale

Privo di OGM • SLS • SLES • PARABENI

FORMATO: 200 ml

PREZZO: 3.99 €

REPERIBILE: supermercati rivenditori del marchio.

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∞ Salviette Struccanti “Pure Clean Wipes”  Kiko

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DESCRIZIONE E CARATTERISTICHE

Trattasi di 25 salviette struccanti viso, contorno occhi e labbra contenute nella classica confezione rettangolare dal color argento/violetto lucido, dotata di apertura rigida con pratico sportellino. Non sono troppo piccole ma nemmeno troppo grandi, sono delicatamente profumate agli aromi di magnolia, pesca e legno di sandalo: un odore molto piacevole e non eccessivamente forte.

LA MIA ESPERIENZA

Devo avere sempre delle salviette umide a casa mia. Non importa per quale scopo esse siano prodotte, io le uso sempre allo stesso modo: per correggere le sbavature del trucco o le macchie del mascara e per darmi una rinfrescata o una pulita veloce quando sono fuori casa. E’ disponibile anche la versione mini contenente 10 pezzi a 2.90 € ma, vista la velocità con la quale le consumo io, ho preferito buttarmi su quella più numerosa.

Che sia lodata questo tipo d’apertura, che rende agevole prelevare la salvietta e preserva quelle all’interno più a lungo, evitando di asciugarsi prima del previsto.

Purtroppo devo dire che non mi sono assolutamente piaciute se destinate all’uso principale, ossia struccare: il trucco viene rimosso ma è necessario strofinare pazientemente e se considerate che bruciano in una maniera tremenda gli occhi, provocando conseguente arrossamento, va da sè capire che il tutto diventa quasi uno stillicidio… Preferisco struccarmi con un prodotto apposito e il dischetto di cotone.

Impiegate in altro modo, invece, vanno più che bene. Dal momento che contengono Olio Vegetale tra i primi posti, la pelle rimane un po’ oleosa, ma nulla di irrisolvibile se viene tamponata con un fazzoletto o un po’ di carta. Certo, risciacquate il viso e gli occhi dopo l’utilizzo, anche perchè, non so se capita anche a voi, ma ci sono certi prodotti che dopo averli utilizzati mi offuscano leggermente la vista e queste salviette rientrano nella categoria.

Nelle ultime posizioni, invece, compare l’Olio di Avocado dalle proprietà protettive e nutrienti.

Personalmente, se come me rendete le salviette umide multiuso, allora le Pure Clean di Kiko potrebbero essere passabili, ma se le cercate con l’unico scopo di sfruttarle per struccarvi… Direi che sul mercato si trova di meglio.

INCI

AQUA (WATER/EAU), ETHYLHEXYL PALMITATE, COCO-CAPRYLATE, OLUS OIL (VEGETABLE OIL/HUILE VÉGÉTALE), COCO-CAPRYLATE/CAPRATE, CETEARYL NONANOATE, LAURYL GLUCOSIDE, POLYGLYCERYL-2 DIPOLYHYDROXYSTEARATE, GLYCERIN, COCO-GLUCOSIDE, PARFUM (FRAGRANCE), PROPANEDIOL DICAPRYLATE, DISODIUM COCO-GLUCOSIDE CITRATE, CETEARYL ETHYLHEXANOATE, PHENOXYETHANOL, BENZYL ALCOHOL, METHYLPROPANEDIOL, POTASSIUM SORBATE, PERSEA GRATISSIMA OIL (PERSEA GRATISSIMA (AVOCADO) OIL), GLYCERYL OLEATE, DICAPRYLYL CARBONATE, UNDECANE, TRIDECANE, TETRASODIUM GLUTAMATE DIACETATE, TOCOPHEROL.

FORMATO: 25 pezzi

PREZZO: 5.90 €

REPERIBILI: negozi Kiko o sul loro shop online.

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E voi avete mai provato questi prodotti? Come vi ci siete trovate? 🙂

Vi saluto e vi rimando al prossimo articolo. Ciao ragazze!

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• La mia esperienza con: Konjac Sponge “neutra” •

Bentrovate care ❤

Finalmente mi sono decisa a parlarvi della mia esperienza con l’ormai famosissima Konjac Sponge: metodo innovativo per una buona e profonda pulizia del viso.

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Perdonate la foto perchè la spugna non è questo color sabbia ma molto più bianca

 

Prima di tutto: cos’è, come si utilizza e a cosa serve la Konjac Sponge?

La Konjac Sponge è una spugna naturale, ricavata da un tubero di origine giapponese, il cui principale produttore è The Kojac Sponge Company, anche se di recente molte altre case di skincare le hanno introdotte sul mercato, tra le quali Kiko, Sephora e Boscia, con un prezzo medio che va dai 5 ai 10 euro.

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La spugna Konjac serve per detergere ed esfoliare la pelle del viso in profondità, ma senza aggredirla come potrebbero fare detergenti esfolianti, spugne rotanti e guanti in crine/luffa. Inoltre, funziona benissimo con sola acqua e non occorre usare detergenti.

L’azione esfoliante è davvero delicata e a primo impatto, mentre la usate, vi potrebbe sembrare che non serva a nulla ma è assicurato che, una volta asciutto, il viso sarà liscissimo e la grana della pelle risulterà visibilmente migliorata. Inoltre, il massaggio aiuta a migliorare la circolazione capillare.

Esistono diversi tipi di spugna Konjac, arricchiti con argilla, per soddisfare le esigenze di ogni tipo di pelle:

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  1. La versione classica è bianca (quella che ho io), adatta a tutti, anche ai bambini;
  2. Ci sono poi quelle con carbone di bambù, ideale per un’azione purificante profonda delle pelli grasse e acneiche;
  3. Quella con argilla verde per pelli miste/grasse;
  4. Quella con argilla rosa francese, per pelli secche e disidratate;
  5. Quella con argilla rossa francese per pelli secche e sensibili.

Alla famiglia si aggiungono le ultime due uscite:

  • Alla camomilla per pelli irritate;
  • Al tè verde dal potere antiossidante, per tutti i tipi di pelle.

La spugna viene venduta imbevuta di acqua distillata, che la rende morbida e soffice. Dopo l’uso, va strizzata con cura e lasciata asciugare all’aria per evitare il ristagno di acqua e la conseguente formazione di muffe e batteri. Una volta asciutta la Konjac diventerà dura, ma non temete: basterà bagnarla con acqua tiepida per farla tornare come nuova!

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Uno svantaggio di queste spugne è la durata: se non trattata con cura e delicatezza potrebbe durare non più di un mese, mentre nella migliore delle ipotesi dura fino a tre.

FONTE: Girlpower.it

Perchè scegliere la Konjac Sponge?

La Konjac è molto delicata e non necessita l’utilizzo di detergenti, ma dura poco e ciò comporta una spesa di 5-10 euro ogni due o tre mesi.

Se avete bisogno di esfoliare e purificare il vostro viso, ma avete la pelle molto delicata, probabilmente quello che fa per voi è la Konjac Sponge.

La mia esperienza:

Come avete intuito, la Konjac Sponge che ho acquistato io è stata quella di Kiko: ha un costo sicuramente inferiore (5.90 €) rispetto alle spugne originali reperibili dal sito ufficiale, ma non avete possibilità di scelta perchè Kiko vende solo la spugna bianca, neutra.

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Più che per necessità, mi trovavo in negozio con l’intenzione di acquistare un prodotto in particolare (per fortuna da Kiko ancora se ne trovano con INCI accettabili) e mi sono imbattuta nella visione, a lato della cassa, di questo prodotto di cui varie volte avevo letto sul web. Mi son detta ma si, proviamola.

Come per la Tangle Teezer, arrivo a distruggere le gioie diffuse: ho avuto un rapporto di leggero piacere/indifferenza con questa spugnetta. Contenuta in una bustina, la Konjac si presenta di un color panna ed è leggermente imbevuta di acqua distillata per presentarsi morbida al tatto.

Inizialmente l’ho utilizzata da sola, principalmente la sera: la si bagna con acqua e la si passa su tutto il viso, effettuando dei massaggi con leggeri movimenti circolari. Mi è sembrata una coccola piacevolissima, perchè la spugna è così morbida che non potrebbe graffiare nemmeno la pelle di un bebè.

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Tuttavia, non ho percepito nè l’azione esfoliante nè l’azione di pulizia della pelle. Devo dire che sono molto soddisfatta della mia skincare quotidiana e la pelle mi risulta morbida e pulita grazie a questa… la spugna non ha apportato nessun tocco distintivo.

Al che, ho provato ad utilizzarla come massaggio aggiuntivo durante la posa dello scrub in viso: ve lo sconsiglio, perchè i granuli vanno a finire all’interno e potrebbe sporcarsi e rovinarsi prima del tempo.

Per constatare ulteriore efficacia, l’ho utilizzata in combo col gel detergente la mattina. Risulta indubbiamente piacevole il massaggio con la spugna che si riempie immediatamente di detergente, per il quale è meglio ridurre un pò la quantità perchè l’uso della Konjac crea una schiuma maggiore in viso, però anche qui, a parte una maggiore facilità per distribuire il prodotto in faccia, non ho rilevato grandi particolarità.

Al termine dell’utilizzo col sapone/detergente, sciacquate la spugna sotto il getto dell’acqua e lasciatela asciugare all’aria, evitando così la formazione di muffa e batteri: sotto questo aspetto la spugna è molto pratica perchè dispone dell’apposita cordicella incorporata.

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Personalmente la lascio appesa in doccia: ho la cabina scorrevole che si chiude durante la doccia e che viene tenuta completamente aperta durante il suo inutilizzo, quindi è come se appendessi la Konjac in qualsiasi altra zona del bagno.

Una volta asciutta, essa risulta di dimensioni minori in quanto si indurisce e “rinzecchisce” (mi ricorda molto la pietra pomice utilizzata per i calli ai piedi). Quando bisogna riutilizzarla, basta porla sotto il getto dell’acqua e molto velocemente torna gonfia e morbida.

Ho notato anche una curiosa coincidenza: ultimamente la mia pelle si presenta ribelle e fuori controllo, con brufoletti e puntine che spuntano come se avessero scambiato la mia faccia per un campo di margherite. Questo mi stranisce perchè, per quanto possa dipendere dallo stomaco o da sbalzi ormonali, continuo ad utilizzare gli stessi prodotti per la skincare che mi lasciano soddisfatta e che non mi hanno mai provocato reazioni simili. Potrebbero essere state anche delle creme per il viso inadatte a me che ho testato in quanto parte di una collaborazione che presto vi presenterò sul blog. Fatto sta che durante quest’arco di tempo ho utilizzato continuamente la spugna e leggendo proprio qualche giorno fa la recensione da parte di una ragazza a proposito della Konjac Sponge che le provocava il mio stesso problema di puntine e brufoli, mi è balenata l’idea che fosse proprio questa la causa del problema. Come ha fatto lei, anch’io ne sospenderò l’utilizzo per poter verificare una correlazione tra le due cose. Potrebbe essere causato da qualche batterio, niente è escluso!

Diciamo che l’uso della Konjac Sponge mi lascia abbastanza indifferente, non ho notato chissà quali cambiamenti o diversità che mi spingono a non poterne fare a meno per la skincare quotidiana. Mi incuriosiscono le altre tipologie e magari un giorno, se mi si dovesse presentare l’occasione, potrei valutarne un secondo acquisto. Ora come ora no.


Bene ragazze, adesso tocca a voi esprimere le vostre opinioni sulla Konjac Sponge. Sono certa che vi ci sarete trovate meglio (come la maggior parte delle utilizzatrici) rispetto alla sottoscritta. Non vi dimenticate di seguirmi sui miei social e di ritrovarci qui domani con l’articolo sul calendario dell’avvento UDV 🙂

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Un bacio 💋

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Speciale • Haul GIVEAWAY #2 • ✌

Salveee cari followers 💚 e buona domenica!

Ieri ho annunciato la vincitrice, anzi le vincitrici, del mio primo giveaway 🙂 e oggi resto sempre in tema, nel senso che voglio mostrare anche a voi i prodotti che ho vinto dal giveaway organizzato da Giulia del blog The taste of me.

GIURO che è stata una sorpresa inaspettata, perchè sono così sfortunata che non guadagnerei 1 € nemmeno se me lo ritrovassi sotto i piedi XD

Bando alle ciance, ecco il bottinoJpeg♡ Il kit di Kiko “purple makeup” che comprende: un ombretto viola shimmer, una matita per occhi lilla e uno smalto viola. Questo set viola cade a pennello: lo smalto di questo colore lo uso molto d’inverno, la tonalità dell’ombretto (nonostante lo usi una volta ogni morte di Papa) è una di quelle che più mi piace sugli occhi e la matita mi incuriosisce perchè non ne ho mai usate di colorate. Vedremo che ne verrà fuori 🙂

♡ La trousse di trucchi “Matrioska” di Pupa: anche qui, trousse a go go in camera mia. Comprende dei colori molto portabili per me, quindi mi impegnerò a sfruttarli un pò ✊

Saponetta profumata de L’Erbolario della fragranza Accordo Arancio: l’odore lo conoscevo già dall’utilizzo di qualche campioncino di bagnoschiuma e devo dire che è piacevole, molto agrumato. L’ho già collocata dentro l’armadio per profumarlo un pò 😀

♡ La trousse “Lip candy palette” di lucidalabbra di Sephora: veramente graziosa e facilmente trasportabile in borsa date le dimensioni. I lucidi sono contenuti negli spazi a forma di caramelle e gelatini 🍦

Jpeg

♡ La maschera purificante all’argilla e mandarino di Bottega verde

♡ Il deodorante “Invisibile for black and white” di Nivea nella mini-size da 25 ml

♡ Due campioncini Bioderma, una crema viso e un siero, per pelle con imperfezioni (essenzialmente grassa/mista)

♡ Tre campioncini de L’Erbolario: due creme viso e una maschera viso

♡ Una polvere brillante per corpo firmata QCTerme: questa è la cosa che mi incuriosisce di più, perchè non ne ho mai avuta nè tantomeno messa una XD si leva il tappo, si pigia e puff.. esce la polverina.

Jpeg

♡ Il libro “Io e te” di Niccolò Ammaniti che, visto il numero delle pagine, lo si finisce in una sera.

Un braccialetto bianco che si avvolge al polso con i teschietti: evvai, io adoro i teschietti!! 🙂

Un bikini taglia unica con laccetti regolabili di Hanorah color rosso aragosta: il colore non è male e d’estate, con un’intensa abbronzatura, la può fare anche risaltare… ma per la sottoscritta è necessario imbottire almeno un pò i triangolini, sennò non lo potrò indossare (eh, madre natura birbantella).

E questo è tutto. Cosa ne pensate? Possedete già o avete provato qualcuno di questi prodotti? 🙂

Grazie e restate aggiornate perchè ho numerosi articoli da presentarvi sul blog.

Una buona continuazione della domenica, un bacio 💋

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