» Olio essenziale di Cannella

Buon dì amiche 💜

Completiamo gli appuntamenti mensili con la rubrica sugli oli essenziali e *squillino le trombe* terminiamo questo mese in bellezza parlando di lei… tra i miei ingredienti preferiti in assoluto il cui profumo potrebbe farmi passare tutto il giorno ad annusarla senza stancarmi mai. Vabbè, avete capito che la amo con tutto il mio corazon e non per nulla è la mia spezia preferita che prediligo sotto ogni aspetto e forma d’uso; quest’oggi parleremo del suo olio essenziale: l’olio essenziale di cannella!

Olio essenziale di cannella

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UN PO’ D’INFORMAZIONI SULLA CANNELLA: DESCRIZIONE, PROPRIETA’ ED USI

Il nome cannella (o cinnamomo) può identificare piante diverse della famiglia delle Lauraceae e in particolar modo la Cinnamomum zeylanicum (originaria dello Sri Lanka, color nocciola e costosa) e la Cinnamomum cassia (originaria della Cina, dall’aroma più aspro e più economica).

E’ un’albero sempreverde la cui corteccia ha il caratteristico colore rosso bruno ed è molto profumata. L’olio essenziale si ricava dalla corteccia dei rami, di circa tre anni, che si arrotola per effetto dell’essiccazione. I suoi fiori sono piccoli, bianchi e anch’essi molto aromatici mentre il frutto è una bacca viola contenente un solo seme.

Ad ogni modo, la cannella è una spezia disponibile sia in forma polverizzata che in piccoli cilindri di corteccia essiccati (chiamati cannelli). Dallo spessore di quest’ultimi si riconosce la qualità della spezia: tanto più sono sottili tanto più la droga è di qualità migliore.

NEL PASSATO…

Nella medicina tradizionale cinese, la cannella era considerata un vero toccasana; tra i suoi pregi, i Cinesi menzionavano il potere di migliorare il tessuto, l’aspetto e la qualità della pelle e di conferire all’incarnato un aspetto più giovane.

Nella medicina ayurvedica veniva impiegata come rimedio contro l’impotenza per le sue virtù riscaldanti e digestive associate all’elemento fuoco.

Molto spesso, grazie alla sua potente azione antibatterica, veniva usata anche per la conservazione delle carni, grazie alla capacità di bloccare il processo di putrefazione. Per questo motivo gli stessi Egizi la adoperavano insieme ad altri oli essenziali nel processo di mummificazione.

Dal punto di vista culinario, i primi ad impiegarla in cucina furono i Greci, inserendola nei vini e nei piatti.

PROPRIETA’ DELLA CANNELLA

» È un’antiossidante naturale, stimola la circolazione sanguigna e contribuisce a combattere il colesterolo.

» Ha proprietà antibatteriche, antisettiche, stimolanti e digestive.

» Secondo recenti studi sembrerebbe utile per combattere il diabete di tipo 2 grazie alla presenza di un particolare polifenolo che avrebbe un’azione simile a quella dell’insulina.

» Stimola il sistema immunitario e risulta essere un buon rimedio naturale contro raffreddore, influenza, diarrea, flatulenza e dispepsia per l’azione antimicrobica e astringente.

» Può essere utilizzata per disturbi legati al freddo (poiché ha un effetto riscaldante) e contro i dolori mestruali.

» E’ un potente afrodisiaco.

» E’ utile per combattere la fame nervosa, quindi è un perfetto condimento per chi segue diete dimagranti.

» Svolge un’azione stimolante del sistema nervoso, favorendo la creatività e l’ispirazione.

» Aiuta nei casi di “freddezza interiore”, depressione, solitudine e paura.

» Grazie alle proprietà tonificanti aiuta contro il senso di stanchezza e nell’astenia, perché accelera la respirazione e il battito cardiaco.

» E’ rubefacente cioè determina un forte riscaldamento della zona di pelle nella quale l’o.e. viene spalmato, per cui l’utilizzo necessita prudenza;
 va sempre diluito prima di essere massaggiato ed è efficace contro dolori reumatici rigidità muscolari dovuti a traumi, strappi, stiramenti dolori articolari, mal di schiena, mal di testa e cervicale

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L’OLIO ESSENZIALE DI CANNELLA

L’olio essenziale di cannella è ricavato da Cinnamomum zeylanicum.

Parte utilizzata ⇒ Corteccia dei giovani rami e foglie

Metodo di estrazione ⇒ Distillazione in corrente di vapore

Nota di base ⇒ Profumo caldo, speziato, secco e dolce

MODI D’USO CONSIGLIATI

» Diffusione ambientale: 1 goccia per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di essenze o tramite gli umidificatori dei termosifoni.

» Suffumigi: in una bacinella di acqua bollente versate 10 gocce di o.e. di cannella, coprire il capo con un asciugamano e inspirare profondamente col naso per 3 minuti circa; interrompete brevemente e riprendete a inspirare. Continuare in questo modo finché l’acqua sprigionerà vapore.

» Olio per massaggi: in 200 ml di olio di mandorle dolci aggiungete 20 gocce di o.e. di cannella e massaggiare il ventre, 2-3 volte al giorno, in caso di digestione lenta, gas intestinali o diarrea.

» Massaggio afrodisiaco: diluite poche gocce di o.e. in 40/50 ml di olio di germe di grano o olio di jojoba (deve sempre essere veicolato perchè potrebbe provocare irritazioni della pelle).

» Bagno antidolorifico contro dolori articolari e muscolari: versate 10 gocce nell’acqua della vasca ed immergetevi per 10 minuti. Se preferite potete diluirlo nel sapone liquido, nel miele o nei sali da bagno.

» Gengive infiammate: effettuate degli sciacqui con 2 gocce di o.e. in 1 bicchiere d’acqua per ridurre lo stato infiammatorio. Ripetere 2 o 3 volte al giorno fino a miglioramento.

» Contro le punture d’insetti: effettuate un impacco sulla puntura con una garzina imbevuta in 2 dita d’acqua e 2 gocce di o.e. di cannella per attenuare il dolore e l’infiammazione. Quando si scalda la garza, rinnovare l’impacco fino a miglioramento.

CONTROINDICAZIONI

A forti dosi l’inalazione può determinare uno stato convulsivo. Inoltre, essendo rubefacente, l’utilizzo necessita prudenza.
 Anche l’uso interno va fatto per breve tempo, per evitare la sensibilizzazione delle mucose. In ogni caso va usato con cautela e mai puro perchè si può rivelare irritante.

È controindicato in gravidanza, allattamento e nei bambini. Prima di qualsiasi tipo di assunzione rivolgersi all’erborista.

QUALCHE SUGGERIMENTO

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A voi piace la cannella? 🙂 a parte il tipico uso culinario in quale altro modo la impiegate? Mi farebbe piacere saperlo nei commenti 😀

Un bacio e al prossimo articolo 💋

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*Fonti dalle quali è stato tratto l’articolo*

www.curenaturali.it 1

www.curenaturali.it 2

www.curenaturali.it 3

www.naturopataonline.org

» Olio essenziale di Bergamotto

Ciao care 💛

Anche Febbraio si conclude e ci avviciniamo inesorabilmente a Pasqua… eh si, di già! Io saluto questo mese introducendo una new entry nella rubrica sugli Oli essenziali (cliccate sopra per l’articolo di introduzione e di descrizione). Il protagonista del mese è: l’olio essenziale di bergamotto!

Olio essenziale di bergamotto

Conosciamolo meglio 😀

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IL BERGAMOTTO: DESCRIZIONE DELLA PIANTA

Il bergamotto o Citrus Bergamia è un agrume della famiglia delle Rutaceae la cui origine è incerta: per alcuni deriverebbe da altre specie di agrumi (arancio, limone, …), per altri sarebbe una specie a sé o ancora una sottospecie dell’arancio amaro. Anche l’origine del suo nome è alquanto incerta, quella più verosimile proviene dal turco Bergamundi (Pero del Signore) per la sua somiglianza con la pera bergamotta.

La sua zona di produzione è prevalente nella provincia di Reggio Calabria (che riguarda il 90% della produzione mondiale), nella zona costiera pianeggiante e riparata dal vento: in questa provincia il bergamotto trova il suo habitat migliore, dato che è una pianta che adora il sole e mal sopporta le basse temperature.

E’ un albero di 3-4 metri con fiori bianchi molto profumati e foglie lucide e carnose (simili a quelle dell’arancio) che non cadono mai. Anche il frutto è grande come un’arancia o poco più di un colore giallo intenso, pelle liscia e sottile e schiacciato ai poli. Esso non è molto gradevole contrariamente alla buccia che è molto aromatica, e per questo viene impiegata in alcuni prodotti artigianali e per la produzione del liquore Bergamino.

L’olio essenziale di bergamotto si ottiene dalla spremitura della buccia del frutto maturo: presenta un colore giallo/verdognolo ed è uno degli oli più comunemente impiegati nell’industria dei profumi, anche perchè si miscela bene con quasi tutti i suoi simili.

La diffusione in tutto il mondo è avvenuta grazie all’impiego base nell’acqua di colonia nel 1704 quando un emigrante italiano avviò nella città di Colonia, appunto, la produzione dell’omonimo profumo. Il suo uso si estende dalle acque di toilette all’aroma per il tè (Earl Grey). Il suo aroma è dolce, penetrante e molto fresco come quello degli altri agrumi ma si distingue per un’ulteriore fragranza simile alla lavanda.

Nota di testa ∼ Profumo tenue, fresco, fruttato e leggermente balsamico

PROPRIETA’ ED UTILIZZI DELL’O.E.

» Antidepressivo: in aromaterapia trova largo impiego nel combattere lo stress e per ridurre gli stati di agitazione, confusione, depressione e paura, riportando ottimismo e serenità. Se inalato, induce uno stato d’animo gioioso e dinamico, eliminando i blocchi psicologici. Rende capaci di dare e ricevere amore, di irradiare felicità intorno a sé e curare gli altri.

» Calmante: agisce sul sistema nervoso contrastando gli stati d’ansia ed è un efficace rimedio in caso di insonnia perché rilassa e concilia il sonno.

» Antisettico: se applicato sulla pelle, previa diluizione, svolge una potente azione antibatterica e disinfettante, per esempio, in caso di ascessi, acne (promuove il ripristino ad un fisiologico ph), eczema e psoriasi in dosi moderate. In lavande vaginali è indicato contro la cistiteleucorrea e altre infezioni e irritazioni del tratto urogenitale. In sciacqui, per gargarismi, è consigliato contro l’alitosi.

» Antivirale e tonificante: entrambe le azioni sono possibili grazie ai componenti principali della frazione volatile (95%) quali l’acetato di linalile, il linalolo e il limonene, e alle componenti principali della frazione non volatile come le cumarine e le furanocumarine (di cui bergaptene, responsabile della fototossicità).

» Antimicrobico, antinfiammatorio, cicatrizzante e antispasmodico: attiva la digestione ed elimina il meteorismo intestinale.

E’ anche balsamico per le vie respiratorie e in cosmetica viene sfruttato l’olio di bergamotto per la sua ricchezza di antiossidanti unita ad una profumazione molto gradevole.

ATTENZIONE Poiché il bergamotto aumenta la fotosensibilità dell’epidermide, favorisce l’abbronzatura quando è applicato in forma molto diluita ma non protegge dai raggi ultravioletti del sole, nocivi per la nostra pelle, quindi è sconsigliato l’utilizzo prima dell’esposizione. Tenete presente che negli anni ’60 i componenti dell’olio (furocumarine e bergaptene) sono stati usati come acceleratori d’abbronzatura ma sono stati successivamente banditi dai filtri solari, dopo il ’95, per essere fotocancerogeni. In generale, per la vostra salute, io vi sconsiglio quest’ultimo impiego dell’o.e. di bergamotto.

MODI D’USO CONSIGLIATI

» Diffusione ambientale: qualche goccia per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di oli essenziali o negli umidificatori dei termosifoni, aiuta a rilassare e apporta una nota di gioia nell’ambiente.

» Semicupio: preparare l’acqua fino a coprire tutto il bacino. Aggiungete 8-10 gocce di essenza di bergamotto e rimanere immerse per almeno un quarto d’ora. Ripetete quotidianamente, anche due volte al giorno fino a miglioramento, contro le irritazioni urogenitali.

» Gargarismi: in un bicchiere di acqua tiepida aggiungere 4-5 gocce di o.e. di bergamotto. Effettuare sciacqui prolungati, almeno due volte al giorno, contro alitosi, ascessi e infezioni della bocca.

» In caso di pelle grassa: agisce a meraviglia in quanto, come tutti gli agrumi, possiede potere detergente. Si possono aggiungere 3 gocce al tonico detergente o nella crema idratante.

» Bagni di vapore in viso: una volta a settimana si possono effettuare bagni di vapore al viso per dilatare i pori e pulire la pelle in profondità: in una pentola di acqua bollente aggiungere 5 gocce di olio essenziale e tenere il viso sopra il vapore per 10-15 minuti. Con dei fazzolettini o delle garze spingete lentamente dal basso verso l’alto per rimuovere i comedoni (non strizzate perchè infiammate!). Tamponare con un tonico e stendere possibilmente un velo di gel all’aloe (pura al 100%) o della crema alla calendula. E’ inoltre possibile, dopo i vapori, utilizzare una maschera all’argilla remineralizzante e sebo-riequilibrante.

» Massaggio anti-stress: aggiungere 8 gocce a 30-40 ml di olio di jojoba o mandorle dolci e massaggiare delicatamente con movimenti circolari le tempie.

» Impacchi per acne: in un bicchiere d’acqua aggiungere 5 gocce di olio essenziale e tramite una garzina imbevuta lasciare in posa fino a quando si riscalda. Ripetere l’operazione per qualche giorno fino a miglioramento.

Per eczema e psoriasi, oltre all’impacco, è possibile diluire 10 gocce in 30 ml di olio vettore (jojoba o mandorle dolci) massaggiando sulle zone affette.

CONTROINDICAZIONI

Come detto prima, l’olio essenziale di bergamotto è fototossico per cui, se applicato sulla pelle, evitare esposizioni solari. È pertanto necessaria precauzione se l’olio si applica sulla cute!

A parte ciò l’olio essenziale di bergamotto è atossico e non irritante. Porre particolare attenzione in caso di bradicardia, asma e glaucoma. Sconsigliato in gravidanza, in allattamento e ai bambini piccoli.

Di seguito, qualche suggerimento:

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Salus in Erbis – 10 ml

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Compagnia delle Erbe – 10 ml

7.20 € – Ecobeauty.it

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Termina qui l’articolo dedicato all’olio essenziale di bergamotto 🙂 vi piace la sua essenza? Conoscevate già gli usi, avete avuto modo di impiegarlo in qualche modo?

Un bacio e buon inizio settimana 💋

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*L’articolo è stato tratto da cure-naturali.it e da naturopataonline.org*