» Gli Oli essenziali: ecco cosa c’è da sapere

Salveee dolcezze ❤ come procede la settimana?

Nella scorsa vi ho proposto l’articolo riguardante gli Idrolati (che ritrovate cliccandoci sopra) riportando cosa sono, a cosa servono e come si utilizzano che, con molto piacere, ha ricevuto notevoli consensi 😀 vi ringrazio per questo!

Essi sono uno dei due risultati del processo di distillazione delle erbe officinali… il secondo risultato ottenibile è costituito dagli Oli essenziali. Ecco di cosa parleremo oggi! Se siete curiose al riguardo e volete saperne di più… non perdetevi il rest del post 🙂

Che cosa s’intende per oli essenziali:

Gli oli essenziali≪ oli eterici ≫ sono prodotti naturali ottenuti per estrazione a partire da materiale vegetale ricco in “essenze” appartenente alle erbe e piante officinali, cosiddette “aromatiche.

Sono sostanze molto pregiate e, una volta estratti, si presentano come sostanze oleose, liquide, volatili e profumate come la pianta da cui provengono.

Foto dal web

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Pur essendo chiamati “oli” la loro struttura molecolare e consistenza è ben diversa dai normali oli vegetali, ai quali siamo abituati. Gli oli essenziali sono sostanze di composizione assai complessa che rappresentano la parte più regale della pianta, presenti sotto forma di minuscole goccioline nei petali dei fiori, nella buccia dei frutti, nella resina e nella corteccia degli alberi e nelle radici delle erbe e piante aromatiche. Sono elementi volatili, solubili in alcol e olio, ma non in acqua.

Si ha testimonianza dei loro primissimi impieghi in India, Cina, Medio Oriente e Europa. Tuttavia, all’inizio il profumo delle piante non veniva prodotto nella sua forma pura, cioè sotto forma di olio essenziale, ma era sempre veicolato da un solvente (un olio vegetale o una sostanza grassa come pomate e balsami) perciò non esiste un uso antico degli oli essenziali, se per antichità ci riferiamo all’antichità classica.

Le note degli oli essenziali

Comunemente gli oli essenziali, a seconda delle caratteristiche, dal punto di vista aromatico vengono distinti in 3 note:

  • Nota di testa: è data dai profumi che si avvertono per primi e si dissolvono velocemente. Possono essere essenze fresche o fruttate come quelle degli agrumi, con effetto calmante sul sistema nervoso, o pungenti e mentolate come quelle degli oli balsamici, dai benefici effetti sul sistema respiratorio e circolatorio.
  • Nota di cuore: la possiedono le essenze morbide e floreali, con effetto riequilibrante e vitalizzante, attive soprattutto nei momenti di forte agitazione o tristezza. Sono le note dolci e leggermente aspre ottenute dai fiori e dalle foglie.
  • Nota di base: sono gli oli che emanano dal profumo caldo e pesante ricavati da legni, resine e spezie e hanno effetto tonificante, rubefacente e corroborante. Sul piano psichico aiutano a dare stabilità e forza.

L’aromaterapia

Oggi l’aromaterapia è la branca della fitoterapia che cura le malattie e preserva la salute e il benessere sfruttando le virtù degli olii essenziali, estratti dalle piante.

Questa è considerata a tutti gli effetti una disciplina olistica, in quanto la loro azione non è mai solo qualcosa di limitato e altamente specifico per un organo o un apparato, ma essi hanno piuttosto unazione più generale sull’organismo in tutte le sue affezioni. Pensare che l’essenza e il profumo intenso di piante, fiori e frutti possa giovarci sia fisicamente che spiritualmente non è poi così strano se pensiamo che siamo dotati di 5 sensi di cui l’olfatto è senza dubbio uno dei più sofisticati.

Le proprietà e l’utilizzo degli oli essenziali

Nonostante ogni olio essenziale sia dotato di una propria attività specifica (antidolorifica, antibatterica, energizzante, balsamica, rubefacente, digestiva, cicatrizzante e rilassante, depurativa), tutti gli oli essenziali, anche se in diversa misura, hanno proprietà antisettiche e antibiotiche e sono in grado di sostenere le nostre difese immunitarie.

Foto dal web

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Prima di elencarvi i modi con cui applicarli, è bene fare delle precisazioni importanti su come utilizzarli:

Innanzitutto c’è da considerare che gli oli essenziali sono puri al 100% e, soprattutto alcuni, sono molto potenti e possono causare irritazioni. Sarebbe meglio, quindi, (a meno che non si diffondano nell’ambiente) diluirli al momento dell’utilizzo in altri oli veicolanti oppure in creme neutre (facilmente reperibili in erboristeria).

Ripeto: se non si è esperti e/o senza consiglio di un medico è meglio evitare l’assunzione orale. Attenzione poi ai bambini e ancor di più ai neonati… la maggior parte degli oli non si possono utilizzare!

Altra cosa importantissima è acquistare oli essenziali di qualità: 100% puri, biologici e estratti, a seconda della pianta, con il metodo della distillazione a vapore o della spremitura. Non acquistate invece quelli estratti con solventi neanche per diffonderli negli ambienti!

Detto ciò, ecco i vari impieghi:

• Per INALAZIONE: quando annusiamo il profumo emanato da una pianta, le molecole aromatiche raggiungono la nostra mucosa olfattiva, sita in cima alla cavità nasale, ricoperta di “ciglia”. Queste cellule olfattive trasformano l’odore, lo stimolo chimico, in impulso elettrico. Tale impulso raggiunge così il cervello, dove si lega a una precedente impressione olfattiva, richiamando emozioni più o meno belle.

L’inalazione è perciò l’applicazione più diretta e immediata, in quanto le stimolazioni olfattive sono le sole a passare direttamente nella corteccia cerebrale, senza essere filtrate dal centro recettore del talamo, per un’analisi preliminare. Questo spiega come mai un odore o un profumo possa evocare istantaneamente ricordi estremamente vivi di esperienze vissute, anche molto tempo addietro.

Per questa ragione, in aromaterapia sottile, gli oli essenziali vengono impiegati per riequilibrare la sfera psichica ed emozionale.

Le applicazioni in questo ambito possono essere la diffusione ambientale, i bagni aromatici, i suffumigi, saune: qualche goccia dell’olio essenziale viene messa in acqua calda ed inalata (adatto per le malattie delle vie respiratorie ecc.).

• Per USO TOPICO: le molecole degli oli essenziali hanno molta affinità con i tessuti del corpo umano, quindi riescono facilmente a penetrare nella cute, passando attraverso i follicoli piliferi, entrano in circolo, attraverso il sangue o tramite la linfa e il liquido interstiziale. Le applicazioni in questo caso sono l’uso topico, mediante massaggi con oli essenziali o diluizioni in oli vegetali, creme, unguenti e lozioni o più semplicemente in bagni, docce, pediluvi ecc., favorendo così il loro assorbimento epidermico.

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Foto dal web

• Per VIA ORALE: sempre chiedendo prima il parere di un esperto, è quindi possibile anche una loro assunzione orale. Questa procura effetti potenti e va eseguita solo in casi particolari, con molta cautela e sotto la guida di un esperto: si prendono da 1 a 5 gocce diluite in miele, zucchero od olio vegetale (non prima di aver effettuato una prova di allergia sulla pelle). Personalmente è un uso che, per la vostra sicurezza, vi sconsiglio.

• Tramite DIFFUSIONE NELL’ARIA: l’olio essenziale viene diffuso nell’aria e tramite la respirazione arriva nei polmoni, quindi nel sangue. E’ il modo più dolce di assumere gli oli essenziali, non c’è nessuna controindicazione e l’effetto è buono, anche se un po’ meno immediato. Contemporaneamente si profuma anche l’ambiente.

La quantità di olio essenziale da aggiungere all’acqua del diffusore dipende dalla grandezza dell’ambiente e dalla concentrazione di profumo che vogliamo ottenere, e va dalle 2 alle 10 gocce. Per non bruciare l’olio essenziale, e cosi diminuirne l’effetto, bisogna prestare attenzione che l’acqua nel diffusore non si scaldi troppo (ideali sono circa 60 °C).

Altre possibilità di utilizzo: si possono utilizzare gli oli essenziali in tante occasioni… ecco qualche esempio:

∼ Qualche goccia sulla pelle come profumo personale

∼ In cucina per aromatizzare pietanze. Nell’impasto di dolci si possono mettere gli oli di limone, arancio, anice o cannella, il bergamotto nel tè, gli oli aromatici a fine cotture.

∼ Nell’acqua del bagno, nell’idromassaggio o nella sauna qualche goccia per un’effetto rilassante, tonificante ecc.

∼ Nella vaschetta del termosifone quando non è disponibile un diffusore

∼ Negli umidificatori

∼ Mescolati con oli vegetali per creare oli per massaggio

∼ Per contrastare le malattie delle piante (ad esempio vanno molto bene cipresso e timo)

∼ Per allontanare gli insetti. Spesso si usano citronella, lavanda, cedro; lo stesso vale per gli armadi per tenere lontane le tarme

∼ Nell’acqua di risciacquo per profumare la biancheria (sono adatti gli oli forti con buona persistenza come patchouli e vetiver)

Gli oli essenziali si prestano molto bene alla miscelazione e possono creare forti sinergie tra loro.

Conservazione

Gran parte degli oli essenziali si conserva per tanti anni e addirittura spesso diventano sempre più buoni con l’invecchiamento. E’ comunque importante conservarli sempre ben chiusi.

Soltanto alcuni oli essenziali hanno una scadenza: si tratta principalmente degli oli essenziali ricavati tramite pressatura, cioè gli oli essenziali di agrumi, che si alterano dopo 1-2 anni dalla spremitura. Per chi fa un uso sporadico si consiglia di conservare gli oli di agrumi (arancio, limone, mandarino, bergamotto, pompelmo) in un posto molto fresco.


Ed ecco quello che c’è da sapere sugli Oli essenziali e sui loro usi. Mi raccomando: escludete l’assunzione per via orale e prediligete l’utilizzo tramite diffusione o all’interno delle vostre ricette cosmetiche 😉

Spero, come sempre, che abbiate trovato utile quest’articolo e che abbia concretizzato o aumentato le vostre conoscenze e curiosità in questo campo. Vi ricordate che sul post degli idrolati vi ho detto che mi balenava un’idea in mente? Ecco.. è collegata anche a questo articolo 😀 attendete e restate aggiornate!

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Ciao dolcezze, alla prossima 💋

*Fonti dalle quali ho tratto l’articolo:*

http://www.cure-naturali.it/olii-essenziali/2232

http://www.greenme.it/spazi-verdi/naturomania/540-aromaterapia-10-oli-essenziali-da-avere-sempre-in-casa-parte-1

http://www.my-personaltrainer.it/erbe-medicinali/oli-essenziali-uso.html

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» Gli Idrolati: cosa sono, a cosa servono e come sceglierli 🌺

Ma buongiorno pupe 💛

Alle volte i titoli spoilereggiano un pò… non c’è l’effetto *surprise*! Il post di oggi nasce da una curiosità personale riguardo a dei prodotti che ho scoperto da poco, qualche mese per l’esattezza grazie alle recensioni su internet, che mi hanno spinta ad incrementarne la conoscenza per poterne parlare e, appena ne avrò l’occasione, per poterli provare!

Mi riferisco agli Idrolati (o più comunemente noti come acque aromatiche)… ne avete mai sentito parlare? Vi siete poste domande del tipo ≪a cosa servono≫≪come si usano≫ come la sottoscritta? Allora non perdetevi questo post! 🙂

Gli idrolati, anche conosciuti come “acque aromatiche” o “acque floreali“, sono distillati prodotti da determinati tipi di piante. La distillazione avviene utilizzando la pianta “fresca” (non essiccata nè polverizzata), seguendo uno specifico processo che ha lo scopo di produrre un’acqua aromatica che non alteri e conservi tutte le proprietà della pianta di origine.

La distillazione avviene in corrente di vapore e le piante utilizzate nel processo sono quelle officinali, cioè dotate di virtù benefiche e proprietà curative. Sono considerati un vero toccasana per la bellezza e la salute.

Foto presa dal web

In generale, dalla distillazione delle erbe officinali si ottengono gli Oli essenziali da un lato e gli Idrolati dall’altro. Quest’ultimi sono costituiti da composti idrosolubili, sono più delicati rispetto i primi e per questo possono essere applicati direttamente sulla pelle senza problemi.

Possono, quindi, essere utilizzati puri oppure, per sfruttare determinate proprietà di una o più piante, possono essere miscelati e combinati tra loro.

QUALI IDROLATI ESISTONO CHE SONO PIU’ UTILIZZATI ED EFFICACI?

Esistono numeri tipi di idrolati. Tra i più diffusi vi sono l’Idrolato di Rosa (meglio conosciuto come Acqua di Rose), Idrolato di Rosmarino, Idrolato di Salvia e Idrolato di Amamelide.

Tra quelli più efficaci, invece, troviamo l’Idrolato di Melissa, Achillea, Malva Rosa, Fiori d’Arancio, Lavanda, Cipresso, Alloro e Elicriso.

QUALI SONO LE PROPRIETA’?

Le proprietà benefiche attribuite agli Idrolati variano a seconda della pianta di origine. Eccone qualche esempio dal quale potete farne tesoro grazie all’uso della tabella riepilogativa sotto 😉

Idrolato di Lavanda: pelli miste, sensibili ed impure.

Dalle proprietà calmanti per la pelle e rilassanti per lo spirito, è ottimo per disinfettare le pelli problematiche ed impure, ma al contempo sensibili e delicate. E’ ottimo utilizzato come tonico viso o come olio per il corpo.

Idrolato di Rosa: pelli mature e secche.

Dalle proprietà addolcenti, anche questo è particolarmente indicato come tonico viso.

Idrolato di Camomilla: pelle molto sensibile.

Dalle proprietà addolcenti ed estremamente lenitive, è ottimo anche per il contorno occhi perchè rinfresca, decongestiona e risveglia lo sguardo. In estate lo si può utilizzare come doposole per il viso.

Idrolato di Salvia: pelle acneica o grassa.

Dalle proprietà astringenti, purificanti e disinfettanti. Aiuta a mantenere la pelle pulita ed i pori disinfettati, prevenendo nuove imperfezioni e riducendo quelle già presenti. Può essere impiegato anche per contrastare l’herpes.

Idrolato di Hamamelis: pelli miste e grasse.

E’ il più astringente di tutti gli idrolati ed è, quindi, l’ideale per ridurre i pori dilatati e i punti neri.

Idrolato di Fiori d’Arancio: pelle e capelli secchi.

Dalle proprietà illuminanti ed idratanti.

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COME SI UTILIZZANO?

Foto presa dal web

Innanzitutto, prima di procedere all’uso di un idrolato, è opportuno verificare la presenza di eventuali allergie alle piante di origine prima di procedere all’applicazione su pelle e capelli. Verificato ciò, non esistono particolari controindicazioni.

Molto spesso vengono impiegati in creme, maschere, oli, tonici, impacchi fai da te e rimedi naturali per pelle e capelli. L’uso più frequente è sicuramente sottoforma di tonico viso per rimuovere le impurità e per rinfrescare la pelle.


Quindi è importante scegliere l’Idrolato giusto in base alle proprie esigenze e al proprio tipo di pelle 🙂

Mi sembrano davvero dei buoni prodotti e delle buone alternative ai loro simili industriali. E, inoltre, sono totalmente naturali! Penso che siano reperibili presso le erboristerie o negli shop bio online ed hanno un prezzo che varia dai 3 ai 4 € circa.

E voi che mi dite? Avete avuto esperienze con qualcuno di questi? Cosa ne pensate? Io sicuramente non mi farò scappare l’occasione di provarne qualcuno perchè mi incuriosiscono molto 😀 e mentre scrivevo quest’articolo mi è venuta in mente un’ideuzza ihihih non fatevi scappare la novità e restate aggiornate!

Un bacio e… see you next time babies 💋

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*Fonti dalle quali ho tratto l’articolo*

http://specchioedintorni.it/rimedi-naturali/2014/01/18/cosa-sono-idrolati-come-si-usano-proprieta-acque-aromatiche_6029

http://www.primobio.it/idrolati-qual-e-il-migliore-per-la-tua-pelle/

» Amiche dei capelli con l’aiuto delle erbe

Buon lunedì a tutte e a tutti 💚

Stamattina sono andata per la prima volta a mare 😀 il tempo non era impeccabile ma ci ha concesso il sole necessario e un mare calmo… ma colmo di meduse! Che fortuna -.- ma purtroppo è sempre così a inizio stagione. Inoltre, sono così furba che ho messo la crema protettiva in tutto il viso tranne che sul naso (non so perchè, l’ho mancato!) e risultato: ho la faccia di un colore e il naso di un altro XD rosso pagliaccio… che vergognaaa! Non posso fare altro che attendere che il colorito si uniformi in tutto il viso 😇 e comunqueee…

Quest’oggi concentro l’articolo sull’uso di erbe e piante utili per illuminare e rafforzare i capelli. Difatti, non soltanto d’inverno la nostra chioma può risultare spenta, secca e sfibrata, ma anche d’estate, specie se si va spesso al mare e se si “assorbono” frequentemente i raggi ultravioletti.

Prima di riportarvi alcune piante utili a questo scopo, alcuni consigli utili:

  1. Per salvaguardare i capelli prima dell’asciugatura dopo lo shampoo, tamponarli delicatamente con un’asciugamano (senza strofinare) e asciugarli col phon a calore moderato possibilmente posto non troppo vicino alla testa.
  2. Soprattutto per lavaggi frequenti, lavare i capelli usando uno shampoo delicato, cioè con un ph compreso tra i 5 e i 7.
  3. Non effettuare trattamenti fai da te o sottoporsi a colorazioni troppo frequentemente.
  4. E’ consigliato l’uso delle erbe per rinvigorire la chioma ma se questo comporta dei problemi, o peggiora problematiche già esistenti, interrompere il trattamento o rivolgersi al medico.

Per capelli che appaiono sfibrati, secchi e deboli sono necessarie delle erbe che svolgono un’azione “forte”, come:

  • La salvia – dalle proprietà ristrutturanti, rinvigorenti e tonificanti – consigliata sotto forma di infuso.

– PROCEDIMENTO –

Ottenere l’infuso utilizzando 30 gr di salvia in 200 ml di acqua, filtrandolo e facendolo raffreddare. Applicatelo 2 volte a settimana per 20 minuti circa come impacco pre-shampoo. Possibilmente è consigliato uno shampoo dal ph neutro. La salvia stimola la riparazione dei capelli spezzati.

  • Il rosmarino – dalle proprietà ristrutturanti, detergenti e tonificanti – o il lino – con proprietà ristrutturanti, rivitalizzanti e nutrienti – entrambi usati come olio essenziale.

– PROCEDIMENTO –

Versare qualche goccia di olio essenziale sui capelli ed effettuare un leggero massaggio, dalla radice alle punte, lasciandolo agire per una quindicina di minuti. Sciacquate via con abbondante acqua fredda e lavare con shampoo neutro.

Per donare brillantezza e morbidezza ai capelli, in tutti quei casi in cui appaiono opachi e spenti, vengono consigliate erbe che svolgono un’azione, oltre che rivitalizzante, anche protettiva. E’ il caso del:

  • Mandorlo dolce – dalla proprietà emolliente, ammorbidente, illuminante e protettiva – consigliato come olio essenziale.

– PROCEDIMENTO –

Dopo lo shampoo, applicare qualche goccia su tutti i capelli e lasciare agire per 25-30 minuti. Al termine risciacquare.

  • Un altro olio essenziale consigliato è quello di Argan – presenta proprietà ammorbidenti e illuminanti

– PROCEDIMENTO –

Anche in questo caso, applicare qualche goccia prima dell’ultimo risciacquo. Quest’olio è consigliato anche tutte le volte in cui si va al mare e magari non si ha in programma di bagnarsi i capelli: in questo caso, applicate le gocce d’olio senza risciacquarle in modo da potergli permettere di proteggere la chioma dal sole e dalla salsedine.

  • Infine, si propone l’achillea – dalle proprietà ammorbidenti, elasticizzanti e volumizzanti – applicata sotto forma di impacco.

– PROCEDIMENTO –

Realizzate l’impacco con 20 gr di erba secca in 200 ml di acqua bollente. Applicatelo e fatelo agire per 40 minuti circa. Ripetere l’operazione a giorni alterni. L’achillea è ricca di sostanze che rendono i capelli elastici e pettinabili aumentandone il volume.

Questo è quanto ragazze 🙂 personalmente penso che questo tipo di trattamenti non sia completamente adatto a tutti/e, e ve l’ho riportato tra i consigli utili, perchè molto spesso la nostra cute, immediatamente o dopo diverse applicazioni, sviluppa delle specie di intolleranze causate da impacchi o infusi a base di piante. Per questo è sconsigliato effettuare continuamente trattamenti simili. Ma se non riscontrate problemi, perchè non provare? 🙂 avendo io la cute sensibile non me la sento attualmente di sperimentare rimedi alternativi, ma se qualcuna/o di voi è solito ricorrerci fatemeli conoscere perchè sono curiosa al riguardo 😉

Come sempre, spero che anche quest’articolo lo abbiate trovato utile. Mando un bacio e un abbraccio a tutte/i voi 💋

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