Bentornate dolcezze 💖
Rieccoci al consueto appuntamento con la rubrica sulle Nozioni di base sul make up, riguardante un prodotto che vanta rapporti di amore o di odio – o di entrambi – da parte della popolazione femminile: il lucidalabbra.
Il lucidalabbra (gloss o dall’inglese lip gloss) è un prodotto cosmetico la cui funzione è quella di fare apparire le labbra più lucide, risaltandone la naturalezza o conferendogli un leggero tocco di colore.
I risultati ottenibili sono diversi a seconda della tipologia di prodotto e della modalità d’applicazione dello stesso. Il gloss è ben differente dal rossetto, ma si associa ad esso quanto a funzione (trucco delle labbra) e spesso a modalità d’applicazione. Solitamente, il lucidalabbra è tra i cosmetici preferiti dalle giovani perchè risalta le labbra senza la “pesantezza” che potrebbe dare il rossetto.
👄👄👄👄👄
LE TIPOLOGIE DI LUCIDALABBRA
♡ Lucidalabbra in tubetto
Tra i più comuni e i più pratici, questo tipo di lucidalabbra è stato ideato soprattutto per essere portato in borsetta in modo da ritoccare velocemente, se necessario, il make up delle labbra. E’ sufficiente premere il tubetto facendo fuoriuscire la quantità desiderata di prodotto. Personalmente è la tipologia che più odio perchè ho problemi a dosare la quantità e a dividerla omogeneamente sulle labbra.
♡ Lucidalabbra con l’applicatore ergonomico
Questa tipologia possiede un applicatore che si adatta perfettamente alla forma delle labbra. Ne esistono molte versioni: quelle dotate di pennellino, quelle con un applicatore a punta leggermente inclinato o a forma di cuore o, ancora, con una punta piatta abbastanza larga da poter applicare il gloss in una sola passata. Tra i più funzionali a mio parere.
♡ Lucidalabbra in crema
Questa è la versione più moderna. I colori sono brillanti e si possono applicare con l’apposito pennellino – per avere un risultato più preciso e professionale – oppure direttamente con le dita.
♡ Lucidalabbra volumizzante
Di partenza, l’effetto lucido conferito dal gloss ha di per sè un effetto volumizzante. Ma ci sono dei lucidalabbra che potenziano questa azione con sostanze che fanno apparire le labbra ancora più piene e carnose.
♡ Lucidalabbra personalizzato
E’ tra gli ultimissimi nati nonchè assolutamente innovativo nel suo genere: si tratta di un lucidalabbra che nel tubetto appare trasparente, ma acquista colore non appena viene applicato sulle labbra in base al pH della nostra pelle. Secondo chi ha ideato questo prodotto, il nostro pH non può sbagliarsi: quindi il colore che apparirà sulle labbra sarà sicuramente quello che si addice di più alla persona che lo indossa. Questa new entry mi incuriosisce non poco perchè risparmia i dubbi sul « quale colore mi si addice di più e quale dovrei scegliere? » e, dunque, fa praticamente tutto lui. Al momento, questo tipo di lucidalabbra esiste solo nelle tonalità del rosa naturale.
♡ Lucidalabbra a matitone
Questa tipologia ha l’aspetto di una matita che, appena stesa, regala un bellissimo effetto lucido alle labbra. La mina è molto morbida e scorrevole e consente un’applicazione facile, veloce e molto precisa.
♡ Lucidalabbra perlato
All’interno del prodotto sono contenuti piccole particelle che riflettono la luce e che rendono questi gloss adatti soprattutto per le occasioni speciali o per la sera. Infatti, quando penso che sia meglio lasciare le labbra di un luminoso color carne, mi affido ad un gloss di questo tipo che fa risaltare dolcemente il viso nel complesso. Solitamente si sconsiglia questo tipo di lucidalabbra di giorno perché altrimenti si rischia di appesantire troppo il trucco.
👄👄👄👄👄
I COLORI DEL LUCIDALABBRA
Come per i colori dei rossetti, esiste una gamma di colori dei lucidalabbra molto varia, caratterizzati da luminosità e brillantezza diversa per creare sulle labbra sorprendenti sfumature. Difatti, ci sono colori che si possono usare da soli – per un effetto più naturale – e alcuni da applicare sopra un rossetto dello stesso colore per rafforzarne l’intensità.
♡ I lucidalabbra rossi
I lucidalabbra rossi sono perfetti per dare al sorriso un tocco sensuale ma più soft rispetto al rossetto, regalando un bel volume alle labbra sottili. Questi colori sono consigliati solo se i contorni naturali della labbra sono perfetti, al contrario ne verranno risaltati i difetti.
♡ I lucidalabbra rosa
I rosa rientrano tra i tipi di lucidalabbra che regalano riflessi molto morbidi e femminili. Danno particolare luce al viso delle bionde o delle castane dalla pelle molto chiara, chiara e di media luminosità.
♡ I lucidalabbra naturali
Questi sono un pò i jolly, in quanto sono adatti a tutte e sono tra le tonalità più facili da portare, valorizzano qualsiasi forma di labbra con un semplice tocco di luce e addolciscono i tratti del viso.
♡ I lucidalabbra arancio
Al contrario dei precedenti, gli arancio sono ottimi per “osare un pò di più” con look vivaci e sbarazzini. Sono tonalità molto alla moda nonchè perfette da indossare per esaltare l’abbronzatura. Questo colore di gloss evidenzia il disegno delle labbra, è perfetto anche su una pelle chiara e conferisce un tocco speciale a quasi ogni look.
♡ I lucidalabbra viola
Forse non sembrerà, ma sulle pelli chiare i lucidalabbra viola sono una scelta ottima perché ne risaltano i lineamenti. Sulle more, invece, si ottiene un effetto più grintoso e aggressivo. Quest’effetto si realizza quando si mantengono gli occhi truccati in modo molto naturale.
♡ I lucidalabbra trasparenti
I lucidalabbra trasparenti sono i più gettonati tra le giovanissime, che iniziano ad avere familiarità con il trucco. Possono essere applicati da soli, per dare un velo di lucidità alle labbra, oppure sopra un qualsiasi rossetto per aumentarne la brillantezza. Ad esempio, il gloss trasparente conferisce un effetto particolare ad un rossetto bordeaux, regalandogli dei riflessi quasi metallici.
E voi, ragazze, siete amiche o nemiche dei lucidalabbra? Quale/i sono i vostri preferiti? 🙂
Buona giornata e al prossimo articolo!
***
Google+: Alessia_ILoveCapelliRicci
Bloglovin’: Alessia I love capelli ricci
Instagram: alessia_ilovecapelliricci_blog
***
*Fonti dalle quali è stato tratto l’articolo*