» Nozioni di base sul make-up #6: il LUCIDALABBRA! { Tipologie & Colori }

Bentornate dolcezze 💖

Rieccoci al consueto appuntamento con la rubrica sulle Nozioni di base sul make up, riguardante un prodotto che vanta rapporti di amore o di odio – o di entrambi – da parte della popolazione femminile: il lucidalabbra.

Il lucidalabbra (gloss o dall’inglese lip gloss) è un prodotto cosmetico la cui funzione è quella di fare apparire le labbra più lucide, risaltandone la naturalezza o conferendogli un leggero tocco di colore.

I risultati ottenibili sono diversi a seconda della tipologia di prodotto e della modalità d’applicazione dello stesso. Il gloss è ben differente dal rossetto, ma si associa ad esso quanto a funzione (trucco delle labbra) e spesso a modalità d’applicazione. Solitamente, il lucidalabbra è tra i cosmetici preferiti dalle giovani perchè risalta le labbra senza la “pesantezza” che potrebbe dare il rossetto.

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LE TIPOLOGIE DI LUCIDALABBRA

♡ Lucidalabbra in tubetto

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Tra i più comuni e i più pratici, questo tipo di lucidalabbra è stato ideato soprattutto per essere portato in borsetta in modo da ritoccare velocemente, se necessario, il make up delle labbra. E’ sufficiente premere il tubetto facendo fuoriuscire la quantità desiderata di prodotto. Personalmente è la tipologia che più odio perchè ho problemi a dosare la quantità e a dividerla omogeneamente sulle labbra.

♡ Lucidalabbra con l’applicatore ergonomico

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Questa tipologia possiede un applicatore che si adatta perfettamente alla forma delle labbra. Ne esistono molte versioni: quelle dotate di pennellino, quelle con un applicatore a punta leggermente inclinato o a forma di cuore o, ancora, con una punta piatta abbastanza larga da poter applicare il gloss in una sola passata. Tra i più funzionali a mio parere.

♡ Lucidalabbra in crema

Questa è la versione più moderna. I colori sono brillanti e si possono applicare con l’apposito pennellino – per avere un risultato più preciso e professionale – oppure direttamente con le dita.

♡ Lucidalabbra volumizzante

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Di partenza, l’effetto lucido conferito dal gloss ha di per sè un effetto volumizzante. Ma ci sono dei lucidalabbra che potenziano questa azione con sostanze che fanno apparire le labbra ancora più piene e carnose.

♡ Lucidalabbra personalizzato

E’ tra gli ultimissimi nati nonchè assolutamente innovativo nel suo genere: si tratta di un lucidalabbra che nel tubetto appare trasparente, ma acquista colore non appena viene applicato sulle labbra in base al pH della nostra pelle. Secondo chi ha ideato questo prodotto, il nostro pH non può sbagliarsi: quindi il colore che apparirà sulle labbra sarà sicuramente quello che si addice di più alla persona che lo indossa. Questa new entry mi incuriosisce non poco perchè risparmia i dubbi sul « quale colore mi si addice di più e quale dovrei scegliere? » e, dunque, fa praticamente tutto lui. Al momento, questo tipo di lucidalabbra esiste solo nelle tonalità del rosa naturale.

♡ Lucidalabbra a matitone

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Questa tipologia ha l’aspetto di una matita che, appena stesa, regala un bellissimo effetto lucido alle labbra. La mina è molto morbida e scorrevole e consente un’applicazione facile, veloce e molto precisa.

♡ Lucidalabbra perlato

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All’interno del prodotto sono contenuti piccole particelle che riflettono la luce e che rendono questi gloss adatti soprattutto per le occasioni speciali o per la sera. Infatti, quando penso che sia meglio lasciare le labbra di un luminoso color carne, mi affido ad un gloss di questo tipo che fa risaltare dolcemente il viso nel complesso. Solitamente si sconsiglia questo tipo di lucidalabbra di giorno perché altrimenti si rischia di appesantire troppo il trucco.

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I COLORI DEL LUCIDALABBRA

Come per i colori dei rossetti, esiste una gamma di colori dei lucidalabbra molto varia, caratterizzati da luminosità e brillantezza diversa per creare sulle labbra sorprendenti sfumature. Difatti, ci sono colori che si possono usare da soli – per un effetto più naturale – e alcuni da applicare sopra un rossetto dello stesso colore per rafforzarne l’intensità.

♡ I lucidalabbra rossi

I lucidalabbra rossi sono perfetti per dare al sorriso un tocco sensuale ma più soft rispetto al rossetto, regalando un bel volume alle labbra sottili. Questi colori sono consigliati solo se i contorni naturali della labbra sono perfetti, al contrario ne verranno risaltati i difetti.

♡ I lucidalabbra rosa

I rosa rientrano tra i tipi di lucidalabbra che regalano riflessi molto morbidi e femminili. Danno particolare luce al viso delle bionde o delle castane dalla pelle molto chiara, chiara e di media luminosità.

♡ I lucidalabbra naturali

Questi sono un pò i jolly, in quanto sono adatti a tutte e sono tra le tonalità più facili da portare, valorizzano qualsiasi forma di labbra con un semplice tocco di luce e addolciscono i tratti del viso.

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♡ I lucidalabbra arancio

Al contrario dei precedenti, gli arancio sono ottimi per “osare un pò di più” con look vivaci e sbarazzini. Sono tonalità molto alla moda nonchè perfette da indossare per esaltare l’abbronzatura. Questo colore di gloss evidenzia il disegno delle labbra, è perfetto anche su una pelle chiara e conferisce un tocco speciale a quasi ogni look.

♡ I lucidalabbra viola

Forse non sembrerà, ma sulle pelli chiare i lucidalabbra viola sono una scelta ottima perché ne risaltano i lineamenti. Sulle more, invece, si ottiene un effetto più grintoso e aggressivo. Quest’effetto si realizza quando si mantengono gli occhi truccati in modo molto naturale.

♡ I lucidalabbra trasparenti

I lucidalabbra trasparenti sono i più gettonati tra le giovanissime, che iniziano ad avere familiarità con il trucco. Possono essere applicati da soli, per dare un velo di lucidità alle labbra, oppure sopra un qualsiasi rossetto per aumentarne la brillantezza. Ad esempio, il gloss trasparente conferisce un effetto particolare ad un rossetto bordeaux, regalandogli dei riflessi quasi metallici.

E voi, ragazze, siete amiche o nemiche dei lucidalabbra? Quale/i sono i vostri preferiti? 🙂

 

Buona giornata e al prossimo articolo! 💋

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*Fonti dalle quali è stato tratto l’articolo*

www.ilmiomakeup.it 1

www.ilmiomakeup.it 2

» Trucco occhi: consigli su come applicare l’ombretto

Ciao ragazze ❤

Ultima settimana di Dicembre di questo 2015. Vi siete già organizzate per Capodanno? Io farò qualcosa di molto semplice senza troppe pretese: cenerò in un localino con musica e intrattenimento. Non possiamo fare molto tardi visto che il mio Lui il giorno dopo va a lavorare presto.

Sono sicura che, invece, avete ben chiare le idee su eventuali trucchi occhi da sfoggiare in occasione della notte del 31 Dicembre: al via gli smokey eyes e ad eventuali luccichii?

Ormai mi conoscete ed è per tutte le frane come la sottoscritta a cui dedico l’articolo sulle basi del make up di questo mese: piccoli consigli per applicare al meglio l’ombretto. Per me voi siete tutte make up artist 😄 quindi se volete dire la vostra nei commenti, magari rivelando qualche segretuccio personale, ne sarei felice.

❆❆❆❆❆❆❆❆❆❆

Prima di tutto: che cos’è l’ombretto?

L’ombretto è un cosmetico che si usa per rendere più luminoso ed intenso lo sguardo creando giochi di luci ed ombre con il colore.
Esso è composto da talco, mica, sericite, magnesio stearato, coloranti e conservanti e viene applicato sulle palpebre o sotto le sopracciglia indifferentemente tramite pennellino o dita.

Gli ombretti possono essere di diverse categorie: opachi, perlati e satinati da combinare in vari modi secondo le diverse occasioni. Gli ombretti possono essere di diversi colori e possono variare a seconda del tipo di minerale che si utilizza per realizzarlo. Occorre che il prodotto venga ben lavorato con gli appositi strumenti per far sì che il colore non risulti troppo carico e, di conseguenza, il risultato troppo volgare. 

A seconda della composizione e dell’effetto voluto, in commercio si può scegliere tra:
  • Ombretto in polvere: il più usato perché di facile applicazione. Aderisce bene alla pelle, tiene di più e può essere facilmente ritoccato. E’ prodotto in una gamma vastissima di tonalità.

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  • Ombretto in crema (in stick o in vasetto): ancora poco usato rispetto a quello in polvere, si stende facilmente ma con altrettanta facilità tende a sbavare. Per ovviare a questo inconveniente, va fissato con della cipria trasparente.

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  • Ombretto fluido: si presenta in confezioni simili a quella dell’eyeliner, si stende con l’opportuno applicatore e si sfuma con il pennello.

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  • Ombretto lucido: si presenta solitamente in tubetti e dà in aggiunta un effetto glossante-bagnato alla palpebra.

Gli ombretti sono un alleato perfetto da adattare in base a due fattori:

  1. La forma del proprio occhio, che determinerà la tecnica che dobbiamo utilizzare per applicare l’ombretto creando così, nelle zone più adatte all’occhio, il gioco di chiari e scuri.
  2. L’occasione nella quale decidiamo di sfoggiare il trucco occhi determinerà, invece, l’intensità da dare all’occhio e quindi la scelta dei colori da utilizzare (ricordandosi di adattarli a seconda che si tratti di un trucco da giorno o un trucco da sera).

Come detto sopra, l’ombretto può essere:

  1. Chiaro, che tende ad accentuare ed evidenziare le zone in cui viene applicato
  2. Scuro, per dare profondità alla zona in cui viene steso.

Come applicare l’ombretto:

L’applicazione degli ombretti segue la regola del chiaro-scuro (come il contouring). Secondo questa tecnica, i colori chiari tendono ad accentuare ed evidenziare le zone in cui vengono applicati, invece i colori più scuri “infossano” la zona in cui li stendiamo, rendendola meno visibile. In generale, gli ombretti chiari vanno stesi sulla palpebra mobile e sotto l’arcata sopraccigliare, mentre quelli scuri lungo la piega dell’occhio.

Per migliorarne la tenuta e la durata, è buona pratica applicare un primer occhi sulla palpebra, una base in crema molto chiara o neutra, un velo di cipria oppure un ombretto compatto sempre di un colore molto chiaro da utilizzare come base prima dell’applicazione dell’ombretto.

STEP BY STEP:

  1. Applicare una buona base su tutta la palpebra per uniformare il colore;
  2. Scegliere tre tonalità di ombretto per ricreare i chiari e scuri;
  3. Applicare l’ombretto in polvere più chiaro sulla palpebra mobile dall’interno verso l’esterno;
  4. Applicare l’ombretto più scuro tirando la palpebra verso l’esterno seguendo la direzione esterna dell’occhio verso interno. Sfumare sempre verso l’interno, fermandosi a metà palpebra;
  5. Sfumare i due ombretti per ottenere l’effetto chiaro-scuro, portando prima il colore chiaro dall’interno verso l’esterno e poi il colore scuro dall’esterno verso l’interno;
  6. Con la tonalità intermedia stendere, con un pennello da sfumatura, il colore sulla piega dell’occhio dall’interno verso l’esterno;
  7. Intensificare l’angolo interno dell’occhio applicando un po’ di ombretto scuro nell’incavo della palpebra;
  8. (opzionale) Per dare maggior definizione dello sguardo, si può applicare l’ombretto come se fosse un eye-liner con un pennello a punta fine partendo dall’esterno verso l’interno, tirando gli occhi a mandorla, disegnando la classica virgola verso l’esterno per poi disegnare una linea che segue l’attaccatura delle ciglia.

Astuzie tecniche e alcuni rimedi durante l’applicazione:

Applicando ombretti colorati spesso si corre il rischio di macchiare la pelle, nonché la base che abbiamo preparato per il make up. Per evitare che questo accada basta utilizzare un po’ di cipria: è sufficiente stenderne un velo su tutta la palpebra dell’occhio e un bel po’ anche sotto, proprio sulla parte superiore della guancia, così se cadrà un po’ di ombretto, soprattutto in polvere, lo si può eliminare con una veloce passata di un pennello pulito. Spesso il pennello a ventaglio viene considerato il migliore per fare ciò.

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La tecnica della cipria la si può impiegare anche nel caso in cui, una volta applicato l’ombretto sulla palpebra mobile, capita che con il passare del tempo questo si distribuisca involontariamente anche sulla parte superiore, creando antiestetici aloni: il consiglio è quello di stendere un pò di cipria su questa zona, per evitare che si macchi.

Per evitare eccessi di prodotto è sempre bene scuotere il pennello prima di applicare l’ombretto. Se ci si accorge dell’errore troppo tardi e si vuole alleggerire il risultato, bisognerà passare un pennellino pulito e sfumare il colore “tirando” un po’ l’ombretto per eliminare qualche strato.

Quando si utilizzano ombretti opachi, sono da preferire i pennelli allo sfumino: in questo modo non si appesantisce l’occhio. Lo sfumino lo si potrà utilizzare in un secondo memento, per miscelare bene i colori sull’occhio.

Effetti e colori:

Prima di applicare l’ombretto è possibile intensificare il colore non solo mettendo sotto un ombretto nero o grigio, ma anche applicando una matita nera sulla palpebra mobile, per poi sfumarla bene con un pennello. Nel caso in cui si desideri un trucco con effetti lucidi, basterà inumidire il pennello prima di prelevare l’ombretto: per questo sono perfetti gli ombretti metallizzati. Infine, si può dare al trucco da sera un effetto diamante, se si stende sulla palpebra già truccata un velo di polvere perlata trasparente.

Come rimuovere l’ombretto:

L’ideale sarebbe usare un dischetto di cotone imbevuto con un detergente specifico per occhi oppure, a seconda dei casi, si può utilizzare una salviettina struccante delicata. Assicuratevi di effettuare delicati movimenti circolari cercando di rimuovere completamente il make up. Eventuali residui che restano depositati fanno molto male alla pelle.

Consigli ulteriori:

  • Applicare sempre per primo il colore più chiaro, per poi passare a quello più scuro.
  • Pulire i pennelli dopo ogni uso, per evitare di mischiare i colori, sia nella palette, sia sulle palpebre.
  • Assicurarsi di non caricare troppo il pennello o l’ombretto in eccesso che potrebbe cadere sulle guance o sotto l’occhio.
  • Tenere a portata di mano dei cotton fioc, per rimediare ad eventuali errori durante l’applicazione.
  • Usare ombretto sia in crema sia in polvere può aggiungere brillantezza al colore, ma può anche risultare pesante se i colori non sono ben sfumati.
  • Quando si usa un ombretto in polvere, si può inumidire il pennello per aggiungere intensità oppure mescolare i colori.

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Inutile dirvi che prima di voi ci sono io a far tesoro di questi piccoli consigli 😀 e, quando provo a metterli in pratica, prediligo i classici ombretti in polvere compatti.

Voi che altri suggerimenti date? Quale tipologia e colore di ombretto preferite?

Buon inizio di settimana a tutti 💋

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*Fonti dalle quali è stato tratto l’articolo*

http://www.ilmiomakeup.it/gli-ombretti-consigli-utili-per-il-trucco-occhi/

http://it.wikihow.com/Applicare-l’Ombretto

http://www.glamour.it/make-up/occhi/2015/10/20/come-applicare-lombretto/

https://it.wikipedia.org/wiki/Ombretto

• La mia esperienza con: Konjac Sponge “neutra” •

Bentrovate care ❤

Finalmente mi sono decisa a parlarvi della mia esperienza con l’ormai famosissima Konjac Sponge: metodo innovativo per una buona e profonda pulizia del viso.

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Perdonate la foto perchè la spugna non è questo color sabbia ma molto più bianca

 

Prima di tutto: cos’è, come si utilizza e a cosa serve la Konjac Sponge?

La Konjac Sponge è una spugna naturale, ricavata da un tubero di origine giapponese, il cui principale produttore è The Kojac Sponge Company, anche se di recente molte altre case di skincare le hanno introdotte sul mercato, tra le quali Kiko, Sephora e Boscia, con un prezzo medio che va dai 5 ai 10 euro.

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La spugna Konjac serve per detergere ed esfoliare la pelle del viso in profondità, ma senza aggredirla come potrebbero fare detergenti esfolianti, spugne rotanti e guanti in crine/luffa. Inoltre, funziona benissimo con sola acqua e non occorre usare detergenti.

L’azione esfoliante è davvero delicata e a primo impatto, mentre la usate, vi potrebbe sembrare che non serva a nulla ma è assicurato che, una volta asciutto, il viso sarà liscissimo e la grana della pelle risulterà visibilmente migliorata. Inoltre, il massaggio aiuta a migliorare la circolazione capillare.

Esistono diversi tipi di spugna Konjac, arricchiti con argilla, per soddisfare le esigenze di ogni tipo di pelle:

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  1. La versione classica è bianca (quella che ho io), adatta a tutti, anche ai bambini;
  2. Ci sono poi quelle con carbone di bambù, ideale per un’azione purificante profonda delle pelli grasse e acneiche;
  3. Quella con argilla verde per pelli miste/grasse;
  4. Quella con argilla rosa francese, per pelli secche e disidratate;
  5. Quella con argilla rossa francese per pelli secche e sensibili.

Alla famiglia si aggiungono le ultime due uscite:

  • Alla camomilla per pelli irritate;
  • Al tè verde dal potere antiossidante, per tutti i tipi di pelle.

La spugna viene venduta imbevuta di acqua distillata, che la rende morbida e soffice. Dopo l’uso, va strizzata con cura e lasciata asciugare all’aria per evitare il ristagno di acqua e la conseguente formazione di muffe e batteri. Una volta asciutta la Konjac diventerà dura, ma non temete: basterà bagnarla con acqua tiepida per farla tornare come nuova!

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Uno svantaggio di queste spugne è la durata: se non trattata con cura e delicatezza potrebbe durare non più di un mese, mentre nella migliore delle ipotesi dura fino a tre.

FONTE: Girlpower.it

Perchè scegliere la Konjac Sponge?

La Konjac è molto delicata e non necessita l’utilizzo di detergenti, ma dura poco e ciò comporta una spesa di 5-10 euro ogni due o tre mesi.

Se avete bisogno di esfoliare e purificare il vostro viso, ma avete la pelle molto delicata, probabilmente quello che fa per voi è la Konjac Sponge.

La mia esperienza:

Come avete intuito, la Konjac Sponge che ho acquistato io è stata quella di Kiko: ha un costo sicuramente inferiore (5.90 €) rispetto alle spugne originali reperibili dal sito ufficiale, ma non avete possibilità di scelta perchè Kiko vende solo la spugna bianca, neutra.

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Più che per necessità, mi trovavo in negozio con l’intenzione di acquistare un prodotto in particolare (per fortuna da Kiko ancora se ne trovano con INCI accettabili) e mi sono imbattuta nella visione, a lato della cassa, di questo prodotto di cui varie volte avevo letto sul web. Mi son detta ma si, proviamola.

Come per la Tangle Teezer, arrivo a distruggere le gioie diffuse: ho avuto un rapporto di leggero piacere/indifferenza con questa spugnetta. Contenuta in una bustina, la Konjac si presenta di un color panna ed è leggermente imbevuta di acqua distillata per presentarsi morbida al tatto.

Inizialmente l’ho utilizzata da sola, principalmente la sera: la si bagna con acqua e la si passa su tutto il viso, effettuando dei massaggi con leggeri movimenti circolari. Mi è sembrata una coccola piacevolissima, perchè la spugna è così morbida che non potrebbe graffiare nemmeno la pelle di un bebè.

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Tuttavia, non ho percepito nè l’azione esfoliante nè l’azione di pulizia della pelle. Devo dire che sono molto soddisfatta della mia skincare quotidiana e la pelle mi risulta morbida e pulita grazie a questa… la spugna non ha apportato nessun tocco distintivo.

Al che, ho provato ad utilizzarla come massaggio aggiuntivo durante la posa dello scrub in viso: ve lo sconsiglio, perchè i granuli vanno a finire all’interno e potrebbe sporcarsi e rovinarsi prima del tempo.

Per constatare ulteriore efficacia, l’ho utilizzata in combo col gel detergente la mattina. Risulta indubbiamente piacevole il massaggio con la spugna che si riempie immediatamente di detergente, per il quale è meglio ridurre un pò la quantità perchè l’uso della Konjac crea una schiuma maggiore in viso, però anche qui, a parte una maggiore facilità per distribuire il prodotto in faccia, non ho rilevato grandi particolarità.

Al termine dell’utilizzo col sapone/detergente, sciacquate la spugna sotto il getto dell’acqua e lasciatela asciugare all’aria, evitando così la formazione di muffa e batteri: sotto questo aspetto la spugna è molto pratica perchè dispone dell’apposita cordicella incorporata.

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Personalmente la lascio appesa in doccia: ho la cabina scorrevole che si chiude durante la doccia e che viene tenuta completamente aperta durante il suo inutilizzo, quindi è come se appendessi la Konjac in qualsiasi altra zona del bagno.

Una volta asciutta, essa risulta di dimensioni minori in quanto si indurisce e “rinzecchisce” (mi ricorda molto la pietra pomice utilizzata per i calli ai piedi). Quando bisogna riutilizzarla, basta porla sotto il getto dell’acqua e molto velocemente torna gonfia e morbida.

Ho notato anche una curiosa coincidenza: ultimamente la mia pelle si presenta ribelle e fuori controllo, con brufoletti e puntine che spuntano come se avessero scambiato la mia faccia per un campo di margherite. Questo mi stranisce perchè, per quanto possa dipendere dallo stomaco o da sbalzi ormonali, continuo ad utilizzare gli stessi prodotti per la skincare che mi lasciano soddisfatta e che non mi hanno mai provocato reazioni simili. Potrebbero essere state anche delle creme per il viso inadatte a me che ho testato in quanto parte di una collaborazione che presto vi presenterò sul blog. Fatto sta che durante quest’arco di tempo ho utilizzato continuamente la spugna e leggendo proprio qualche giorno fa la recensione da parte di una ragazza a proposito della Konjac Sponge che le provocava il mio stesso problema di puntine e brufoli, mi è balenata l’idea che fosse proprio questa la causa del problema. Come ha fatto lei, anch’io ne sospenderò l’utilizzo per poter verificare una correlazione tra le due cose. Potrebbe essere causato da qualche batterio, niente è escluso!

Diciamo che l’uso della Konjac Sponge mi lascia abbastanza indifferente, non ho notato chissà quali cambiamenti o diversità che mi spingono a non poterne fare a meno per la skincare quotidiana. Mi incuriosiscono le altre tipologie e magari un giorno, se mi si dovesse presentare l’occasione, potrei valutarne un secondo acquisto. Ora come ora no.


Bene ragazze, adesso tocca a voi esprimere le vostre opinioni sulla Konjac Sponge. Sono certa che vi ci sarete trovate meglio (come la maggior parte delle utilizzatrici) rispetto alla sottoscritta. Non vi dimenticate di seguirmi sui miei social e di ritrovarci qui domani con l’articolo sul calendario dell’avvento UDV 🙂

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Un bacio 💋

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» Nozioni di base sul Make-up #1: il CORRETTORE!

Buon dì bellezze 💙

Buon primo sabato d’Ottobre direttamente da Roma 😀

E’ un pò che non pubblico un articoletto dei miei, su consigli o delucidazioni riguardo un determinato tema, e siccome gli ultimi, ovvero quelli sulla Detersione mattutina e sulla Detersione serale di viso ed occhi (cliccate sopra per leggerli), hanno riscosso piacevole successo e interesse, ho pensato di realizzarne un altro incentrato sul tema Make-up.

Ormai tutte coloro che si truccano da anni, e soprattutto noi blogger che leggiamo post qua e là, conoscono la differenza tra i diversi prodotti che si possono utilizzare per coprire le imperfezioni del viso e per migliorare il proprio aspetto e, come e quando, utilizzarne alcuni rispetto ad altri.

Per evitare che il post diventi lungo e noioso da leggere, lo dividerò in singole parti: la considero una sorta di rubrica per conoscere in modo approfondito i prodotti principali del make-up 🙂

Tengo a precisare una cosa: Noemi del blog Jump into the beauty giusto ieri ha pubblicato un’articolo simile a questo dando vita ad un’idea come la mia. La pubblicazione di questo articolo (e forse di quelli che verranno) è totalmente casuale e una pura coincidenza rispetto a quello di Noemi, quindi non voglio che pensiate che l’una copi l’altra (mi è sembrato corretto parlarne immediatamente con lei). Potreste trarre spunto da entrambe 😉

In questo articolo il protagonista sarà un valido alleato per coprire le imperfezioni del viso:

Il Correttore 

Partiamo dal principio: il correttore è utile per correggere, appunto, qualche difetto o imperfezione. Quindi non copriamo tutto il viso per coprire un singolo difetto, ma miriamo a cancellare la singola imperfezione. Se correggiamo nel particolare la zona che vogliamo coprire, basterà poi una leggera passata di fondotinta ed il risultato sarà molto più naturale. Non è sufficiente scegliere un buon fondotinta per ottenere un colore della pelle omogeneo e senza imperfezioni: se si sceglie il fondotinta sbagliato, la faccia potrebbe sembrare impastata di trucco e non ci farà ottenere il tanto desiderato effetto naturale.

Esistono tanti tipi di correttore, che vanno scelti in base al proprio tipo di pelle e al risultato che si vuole ottenere. Eccoli:

• Correttore compatto

Il correttore compatto è un tipo di correttore in polvere compatta e  si trova di un unico colore o di tinte diverse nelle gradazioni del beige, tutte nello stesso astuccio. Naturalmente si possono utilizzare da sole se si ha una lieve imperfezione, oppure si possono usare tutti i toni disposizione mixandoli con un pennello per trucco più grande per correggere aree del viso più estese.

 Correttore in crema

Questa formulazione è quella di sicuro più adatta per chi ha la pelle secca e/o per le pelli mature, che appunto tendono ad essere più “asciutte”. La particolarità del correttore in crema sta nel fatto che dà una buona coprenza, senza evidenziare eccessivamente rughe e segni d’espressione. Questo proprio grazie alla consistenza di questo tipo di correttore, che permette al prodotto di essere steso come fosse una crema.

Correttore in stick

La consistenza del correttore in stick è molto morbida, paragonabile più o meno a quella di un rossetto, data anche la forma che lo ricorda un po’. Garantisce una coprenza delle imperfezioni molto buona. Ideale per cancellare segni di stanchezza, quali occhiaie, ma anche foruncoletti e cicatrici.

• Correttore fluido

Il correttore fluido è adatto a tutti i tipi di pelle, perché molto leggero e versatile. Si stende con facilità, ma ha una coprenza solitamente abbastanza leggera e naturale e, per questo, perfetto per le giovanissime che non hanno ancora molta dimestichezza con i trucchi e presentano una pelle senza particolari problemi.

• Correttore a penna

Il massimo della praticità è racchiusa in questo piccolo oggetto davvero molto comodo per il trucco super veloce del mattino, o dell’ultimo minuto della sera, prima di uscire. Alla fine della penna c’è una parte mobile, che se girata fa uscire automaticamente prodotto dalla punta, formata da setole. Questi tipi di correttore offrono una buona coprenza.

• Correttore a matita

Sembra quasi una matita, ma in effetti è un correttore vero e proprio. Ha la particolarità di essere molto preciso, specialmente su piccoli brufoli, capillari spezzati, ecc. E’ molto pratico perché lo si tempera facilmente e lo si può tenere in borsetta per i ritocchi.

• Correttore minerale

E’ uno degli ultimi nati e segue la scia del trucco minerale, tanto in voga in questo ultimo periodo. La coprenza può essere diversa in base alla tipologia che si sceglie. Il classico è quello in polvere che si utilizza con un pennello piatto o direttamente con le dita.

Inoltre, avrete sicuramente visto, se non già utilizzato, i correttori e primer viso colorati, perfetti per coprire le discromie del viso: al contrario dei normali correttori, questi non sono dei semplici beige o marroncini, ma viola, verdi, gialli, azzurri, rosa e arancioni.

Il metodo migliore è usarli sotto forma di primer per coprire zone estese o di correttore più pastoso se l’imperfezione è molto evidente o limitata a un’area inferiore. In entrambi i casi va messo sotto il fondotinta e ben sfumato. Un’altra cosa importante da ricordare è che l’intensità va regolata in base al colorito: pelli scure avranno bisogno di una maggiore pigmentazione e intensità, mentre su quelle chiare potrebbero essere sufficienti dei colori pastello. Ovviamente ogni tonalità ha uno scopo preciso e, quindi, la scelta del colore non è casuale. Capiamolo insieme con l’uso della ruota:

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Per capirla non bisogna fare altro che guardare “il colore opposto a quello che si sta considerando”:

• Viola/lilla: contrasta il giallo, per cui è perfetto per le carnagioni asiatiche o per quelle persone che semplicemente si svegliano la mattina con un incarnato spento e giallognolo, soprattutto in inverno. Un primer sul lilla può essere applicato sulle zone in cui ci abbronziamo solitamente, cioè guance, naso e mento per risvegliare il colorito. Con questi prodotti si possono coprire anche i lividi gialli!

• Giallo: contrasta il viola, quindi anche questo va bene per le occhiaie più livide, tendenti a questo colore.

• Verde: contrasta il rosso. Un problema abbastanza diffuso tra le ragazze caucasiche è la couperose, che consiste in arrossamenti localizzati dovuti a capillari dilatati sottopelle; nei casi più estremi, si presenta associata all’acne rosacea, un disturbo cronico in cui il rossore è accompagnato da brufoli e pustole. Se soffrite della forma più lieve potrebbe essere sufficiente un primer verde, mentre in caso di arrossamenti più evidenti sarebbe meglio comprare un correttore molto pigmentato, da picchiettare prima del fondotinta. I correttori verdi possono essere anche utilizzati sui brufoli rossi e infiammati.

• Rosa: illumina! Se avete una pelle chiara potete utilizzare un primer rosa per dare una rinfrescata generale al viso o un correttore di questa tonalità per coprire occhiaie leggere.

• Salmone/arancione/pesca: contrastano il blu. Se sotto gli occhi avete dei solchi molto profondi, cercate un prodotto più pigmentato, magari proprio arancione, che andrete poi a coprire con un correttore simile al vostro tono di pelle.

• Blu/azzurro: contrasta l’arancione, quindi può essere utile per coprire un’abbronzatura mal riuscita.

Questi correttori colorati li trovo geniali! Fino a qualche tempo fa non capivo il motivo dell’esistenza di un correttore colorato e pensavo che, una volta applicato, restasse tale e rendesse difficile procedere al trucco successivo (ah, che ignoranza!). Io non ho grandi imperfezioni in viso, a parte qualche occhiaia a seconda dei periodi che copro col classico correttore beige, ma mi spuntano spesso dei brufoletti che potrei iniziare a coprire con uno di questi correttori…

Uno dei tanti dubbi, riguardo al rapporto correttore/fondotinta, potrebbe essere quello su cosa và applicato prima tra i due: per quanto riguarda i correttori colorati non c’è dubbio… vanno applicati prima! Per evitare di uscire a mò di pagliaccetti 😛

  • E’ preferibile applicare il correttore prima del fondotinta quandosi lavora, ad esempio, con le polveri. Il motivo di questa scelta sta nel fatto che se si applicasse prima il fondotinta si rischierebbe di appesantire troppo il trucco. Avendo, invece, già coperto le imperfezioni, il make up sarà sicuramente più naturale e meno pesante sul viso.
  • E’ preferibile applicare il correttore dopo il fondotinta quando: si parla di prodotti liquidi o cremosi; se decidiamo di utilizzare un fondotinta liquido o cremoso e sotto abbiamo messo il correttore, è probabile che durante l’applicazione, strisciando il prodotto sul viso per stenderlo in modo uniforme, il correttore messo sotto si sposti lasciando riemergere le imperfezioni che avevamo precedentemente coperto. In questo caso, quindi, è meglio applicare il fondotinta e poi intervenire solo sui punti da coprire, come occhiaie, macchie o brufoli.

Logicamente, bisogna anche considerare l’abbinamento delle giuste formulazioni. Ad esempio, utilizzare un correttore in polvere prima e sopra stendere un fondotinta liquido o in crema non va bene: per prima cosa perché applicando il fondotinta si rischia di tirare la polvere e rendere inutile la correzione. Secondariamente, il fondotinta tenderà a sciogliere la polvere, che quindi si impasterà sul viso. Quindi, se si utilizza correttore e fondotinta bisogna cercare sempre di abbinare formulazioni simili tra di loro, ovvero prodotti in polvere con prodotti in polvere o in polvere compatta oppure prodotti in crema con prodotti in crema o liquidi. Comunque ognuna sviluppa il proprio metodo e se quello non dà problemi don’t worry 🙂

Ragazze mie, avrei voluto includere un altro prodotto (il primer) ma vedo che l’articolo è già lunghetto e con quello diventerebbe chilometrico, quindi restate aggiornate e non perdetevi il seguito di queste breve rubrica 😉

Alla prossima bellezze 💋

Firma6

*Le fonti dalle quali ho costruito quest’articolo sono i seguenti siti:*

http://blog.cliomakeup.com/2013/10/back-to-basics-primer-e-color-corrector-ovvero-come-mascherare-le-discromie-del-viso/

http://www.ilmiomakeup.it/correttore-e-fondotinta/

http://www.ilmiomakeup.it/il-correttore-i-tipi/