LOVE IS IN THE HAIR ❤ LA CURA DEI CAPELLI GRASSI

Bentrovate care!

Nuovo articolo dedicato ai capelli 😀

Gli ultimi due articoli di questa serie sono stati dedicati alla cura del capello a seconda della forma, ossia chioma liscia e mossa qui e chioma riccia ed afroamericana qui.

Oggi porrò l’attenzione sui capelli in base alle caratteristiche del cuoio capelluto, ovvero a seconda della quantità di sebo che esso presenta: parliamo di capelli grassi!

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I capelli grassi sono causati da uno squilibrio, relativamente frequente, delle ghiandole che producono il sebo sulla cute.

Probabilmente questa tipologia di capello dipende tanto da fattori genetici quanto da fattori esterni come lo stress, l’ansia, un’alimentazione poco equilibrata e troppo ricca di grassi, la stanchezza, l’uso di prodotti sbagliati e l’abuso di tinture chimiche che concorrono all’aumento della produzione di sebo.

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Il sebo è una sostanza grassa naturale che garantisce la lubrificazione del capello e lo protegge dall’inquinamento. Quando è in eccesso, il sebo potrebbe diventare un problema o un fastidio non indifferente: i capelli appaiono lucidi, pesanti e privi di volume già il giorno successivo allo shampoo, con possibili problemi di caduta.

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Per cercare di contrastare il problema è, comunque, possibile agire in diversi modi: intanto agendo dall’interno, rivedendo la propria dieta, arricchendola di frutta e verdura – ricche di vitamine – e riducendo il consumo di cibo grasso.

Dal punto di vista estetico e cosmetico, invece, bisogna prediligere sempre dei trattamenti che mirano alla regolazione della produzione del sebo: il principio di base consiste nello scegliere uno shampoo adatto a questo tipo di capelli o un detergente delicato a pH neutro. Dato che chi soffre di capello grasso lo lava ogni giorno, in questo modo è possibile farlo tranquillamente senza che vi sia il rischio di aggredire ulteriormente la cute.

Da evitare i prodotti idratanti che andrebbero ad appesantire ulteriormente la chioma. Sono da prediligere, invece, prodotti purificanti ed astringenti. E’ consigliato utilizzare piccole quantità di shampoo diluendolo bene, senza lasciarlo in posa: più il lavaggio è rapido, più sarà efficace.

Da evitare, se si può:

  • Il balsamo – al limite scegliendone uno adatto alla tipologia di capello e molto leggero su di esso – e il getto d’aria calda del phon ad una distanza troppo ravvicinata: il calore potrebbe fluidificare ulteriormente il sebo.
  • Gli shampoo per bambini che hanno un effetto nutriente che non si addice né agli adolescenti né agli adulti.

  • Strofinare vigorosamente la testa con l’asciugamano, prima dell’asciugatura.

  • L’acqua ad una temperatura troppo elevata. E’ da preferire un getto tiepido.

  • Non usare mai pettini di metallo su capelli bagnati: utilizzate piuttosto un pettine d’osso o di plastica, a denti rotondi e lisci per non danneggiare le squame dei capelli. I pettini e le spazzole a denti sottili e stretti, al contrario, attiverebbero la produzione del sebo.
  • Evitare i gel o i prodotti per lo styling troppo ricchi: rendono il capello spento e grasso. Analogo discorso per gli oli (quantomeno quelli ricchi o corposi) che rendono i capelli lucidi ed appesantiti.

Altra abitudine che andrebbe evitata categoricamente è il pettinare troppo frequentemente i capelli o passare troppo spesso le mani su di essi: così facendo, il sebo “scivola” dalla radice alla lunghezza, sporcando precocemente la chioma.

Le buone abitudini da adottare, invece, sono:

  • Effettuare un massaggio leggero e rapido sul cuoio capelluto prima dello shampoo, per attivare la microcircolazione.
  • Effettuare l’ultimo risciacquo con l’acqua fredda, per tonificare cute e capelli.
  • Effettuare la pre-asciugatura dei capelli con un asciugamano (non troppo a lungo però!) per eliminare l’eccesso d’acqua.
  • Usare il phon ad una temperatura media, tenendolo a 15 cm dalla capigliatura e senza soffermarsi sulla stessa zona per più di 15 secondi.

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Nonostante si soffra di cuoio capelluto grasso, ciò non toglie la possibilità di coccolare e curare i propri capelli con determinati trattamenti, soprattutto naturali.

1. Maschera all’argilla

Com’è ben noto, l’argilla è adattissima per chi soffre di pelle e capelli grassi, grazie alla sue proprietà astringenti, purificanti e seboregolatrici.

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∞ Versate in una ciotola una manciata d’argilla verde in polvere (reperibile in erboristeria), mischiata con dell’aceto diluito al 50% con acqua, in modo da ottenere un composto denso. Applica questa maschera sui capelli, lascia agire per 10 minuti, risciacquate con acqua tiepida e procedete col normale shampoo.

In caso di radici grasse e punte secche?

In questo caso applicate la maschera all’argilla soltanto sulle radici e non sulle punte. Lavate i capelli con uno shampoo purificante, nutrendo le punte usando oli e maschere idratanti, evitando di massaggiare a lungo il cuoio capelluto perché più si attiva la circolazione sanguigna, più il sebo risale sulla superficie del cuoio capelluto.

2. Oli essenziali

I giusti oli essenziali possono essere aggiunti allo shampoo abituale per potenziarne l’effetto e per ottenere risultati più soddisfacenti nella lotta contro il sebo.

∞ Aggiungete allo shampoo 3-4 gocce d’olio essenziale d’arancia, di geranio rosa, di lavanda, di limone, di tea tree, di mirra, di menta, di cedro o di salvia. Questi sono i migliori per i capelli grassi, grazie alle loro proprietà toniche e antisettiche.

3. Risciacquo

Anche il famoso risciacquo finale ha la sua importanza sulla resa dello shampoo e sulla durata della pulizia.

∞ Mescolate 2 gocce d’olio di timo o di rosmarino (piante astringenti) a 1 cucchiaio d’aceto o di limone, per chiudere le squame dei capelli. Diluite questo composto in un litro d’acqua minerale con la quale si sciacqueranno i capelli.

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Spero che questi piccoli consigli vi tornino utili 😁 combattiamolo insieme il grasso! 😃

Buona giornata ragazze!

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Love is in the Hair ❤ La cura dei capelli Ricci & Afroamericani

Bentornate a tutte 💙

In funzione dell’ultimo articolo, relativo ai consigli per una soddisfacente haircare routine sulla base delle diverse tipologie di capello – La cura dei capelli lisci e mossi -, per la gioia di quelle come me, quest’oggi ci si dedicherà a come prendersi cura dei capelli ricci e di quelli stile afroamericano. Per rispondere a Sara: penso che le chiome indefinite che si spacciano per ricce vadano comprese qua 😀

💙

CAPELLI RICCI

I capelli ricci, come saprete, più sono belli, e soprattutto più sono ricci, e maggiori sono le cure e le attenzioni che essi richiedono. Cure meticolose ancor più dei capelli lisci, dal momento che i ricci sono più tendenti a problemi di secchezza, di fragilità e di crespo.

Il nemico numero uno dei nostri ricci è proprio lei: l’umidità. Elevati livelli di umidità rendono i capelli increspati, aggrovigliati e difficili da domare. Il segreto, nonchè la risposta al problema, sta tutto nell’idratazione del capello: il riccio richiede un livello d’idratazione maggiore rispetto alle altre tipologie di capello, il che permette di sfoggiare capelli morbidi, elastici e poco crespi. Proprio per questo è necessario porre attenzione ai prodotti che si utilizzano.

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CURLY HAIR ROUTINE

🌸 Innanzitutto, per chi ha i capelli ricci, è consigliato dedicarsi ad un impacco pre-shampoo, almeno una volta a settimana: prima di lavare i capelli è un metodo davvero molto efficace per nutrirli e fortificarli in profondità, senza avere paura di appesantirli in quanto dopo andranno lavati. Integrare quest’abitudine nella propria routine, permetterà di godere di importanti benefici.

Tra gli ingredienti preferiti e consigliati per la cura dei capelli ricci rientrano:

  • Aloe Vera ∼ Alleata preziosa dei ricci, li nutre in profondità, li modella e riduce l’effetto crespo {vi lascio il link dell’articolo su tutti gli impieghi dell’Aloe}
  • Semi di lino (Olio o Gel) ∼ Dall’azione ristrutturante
  • Miele ∼ Efficace per donare morbidezza e rimuovere il crespo
  • Oli vegetali quali ricino, jojoba, mandorle, cocco, oliva, argan ecc.
  • Caffè ∼ Dona volume alla chioma
  • Burro di karitè, di mango, di cacao, babassu, murumuru ecc. ∼ Sono ottimi alleati per il nutrimento del riccio ma badate a risciacquarli via accuratamente!
  • Maionese e uovo ∼ Entrambi nutrono il capello e prevengono la formazione delle doppie punte.

Scegliete il vostro impacco preferito e applicatelo sui capelli umidi, per garantire agli oli di nutrire il capello senza provocare secchezza a lungo andare, avvolgendo la testa per minimo mezz’ora e tenendolo in posa più che potete (anche tutta la notte). Allo scadere del tempo, risciacquate il tutto accuratamente e procedete normalmente allo shampoo.

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🌸 Per quanto riguarda il lavaggio, bisogna prediligere shampoo e balsamo dall’azione idratante e nutriente – nel caso del balsamo anche districante -, senza che appesantiscano la chioma – sempre per il balsamo, ricordate di applicare la giusta quantità dalle lunghezze fino alle punte -. I balsami migliori per i capelli ricci sono quelli a base di oli naturali come olio di semi di lino, olio di cocco, olio di argan, olio di germe di grano, ecc. Approfittatene ora, a capello bagnato, per pettinare la chioma e districare eventuali nodi (dal momento che i ricci non vanno mai pettinati asciutti per evitare l’effetto Re Leone) utilizzando, preferibilmente, un pettine di legno a denti larghi*.

*Perchè il pettine di legno a denti larghi?* Intanto perchè il legno è un materiale antistatico. La struttura a denti larghi con le punte arrotondate favorisce la circolazione del cuoio capelluto, dunque anche la crescita, intervenendo tramite un massaggio naturale.

Questo tipo di capello non richiede lavaggi frequenti, dal momento che sia quest’ultimi che le asciugature possono renderli ancora più fragili; lavarli 2-3 volte a settimana è la frequenza perfetta.

Alternativa allo shampoo è l’ormai famoso Co-wash: la tecnica per il lavaggio dei capelli incentrata sull’uso del balsamo senza siliconi e un cucchiaio di zucchero (anche di canna) o di bicarbonato per effettuare contemporaneamente un peeling delicato sulla cute.

🌸 Non dimenticatevi di concedervi una maschera, almeno una volta a settimana, specifica per capelli ricci e/o crespi, dall’azione idratante e priva di alcool, al posto del balsamo o in combo ad esso se avete i capelli particolarmente secchi. Questa aiuterà a restituire al capello il suo naturale equilibrio di idratazione e ad evitare sempre più l’effetto crespo nel tempo.

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Per rendere i capelli ancora più belli e nutriti, la natura ci viene incontro con l’henné e, in questo caso, con quello neutro, soprattutto in caso di capelli deboli e sfibrati: esso deriva dall’essiccazione e conseguente macinazione della Cassia Obovata ed è tranquillamente utilizzabile da tutte le chiome, senza il rischio di alterazioni di colore, proprio perchè non contiene pigmentazione. Si può sfruttare il potere fortificante, lucidante, rinforzante e sebo-normalizzante della Cassia tramite impacco sui capelli puliti: potete personalizzare il composto con ingredienti funzionali al vostro capello e alla vostra cute, l’importante è applicarlo dopo lo shampoo, lasciandolo in posa da minimo 30 minuti ad un massimo di 3 ore, procedendo con l’applicazione del balsamo dopo avere risciacquato via il composto.

Se desiderate avere capelli più lucidi al termine dello shampoo, effettuate l’ultimo risciacquo con dell’aceto (non puzzerete, tranquille) o con dell’acqua gassata per eliminare l’effetto crespo. Questi ultimi consigli sono applicabili non solo per chi ha i capelli ricci ma bensì da tutte 🙂

🌸 Arrivate al momento pre-asciugatura, cercate di non strizzare troppo i capelli con l’asciugamano nonostante vogliate rimuovere l’acqua in eccesso: in base a quanto detto sopra, i ricci hanno bisogno di essere idratati e togliere via l’acqua con l’asciugamano li disidrata e li increspa. Utilizzatelo solo per raccogliere l’acqua che cade dai capelli e, se possibile, sostituite quello di cotone con uno in microfibra*.

*Perchè l’asciugamano in microfibra?* Strano ma vero, gli asciugamani di questo materiale non strofinano i capelli: la microfibra assorbe quasi completamente l’umidità presente su di essi, riducendo notevolmente anche i tempi di asciugatura. Basta tenerlo 10-15 minuti sulla testa per accorgersi della differenza.

🌸 Prodotti leav-in per lo styling: i risultati migliori si ottengono quando si applicano i prodotti per lo styling a capello umido. I prodotti leav-in sono quelli che non richiedono risciacquo, dunque possono venire applicati sui capelli umidi (prima dell’asciugatura) o sui capelli asciutti (dopo), in entrambi i casi per per plasmare, domare ed esaltare i boccoli ribelli e per controllare il riccio e l’effetto crespo. Tra questi rientrano:

  • Schiume e mousse ∼ Cercando di scegliere prodotti privi di alcool (che seccherebbe il capello) vanno applicate prima dell’asciugatura per definire i ricci.
  • Aloe Vera
  • Oli naturali disciplinanti
  • Burri ∼ Questi vanno applicati in piccolissime quantità solo sulle punte.

🌸 I ricci più belli si ottengono quando vengono asciugati naturalmente al sole – se ne può approfittare durante l’estate -. Viceversa, se si ricorre al phon, non dimenticate mai di utilizzare il diffusore perché il riccio con il getto d’aria normale tende a sfaldarsi e a dividersi. E’ importante anche la temperatura con la quale si asciuga il capello: è sempre preferibile il getto freddo o tuttalpiù tiepido. Personalmente io li asciugo a testa in giù, per ottenere volume, con la temperatura calda alla velocità più bassa e, non appena sono quasi asciutti, passo alla temperatura più fredda per definire i boccoli.

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Ultimissimi consigli: è risaputo che sarebbe meglio dormire su un cuscino con federa di seta, o con i capelli raccolti in un foulard di seta, per non perdere la definizione del riccio. La seta è preferita perchè aiuta i ricci a scivolare meglio sulla superficie su cui dormiamo, dato che il cotone e il poliestere contenuti nelle normali federe possono causare increspamenti e rotture ai capelli. Il foulard, invece, presenta il vantaggio di non appiattirli.

Se non avete federe o foulard di seta e al vostro risveglio, la mattina seguente, volete ravvivare il riccio un po’ perso durante la notte, potete creare velocemente un’apposito spray ravviva riccio: potete realizzarlo completamente a vostro piacimento, l’importante è che vi ricordiate di unire un elemento rinfrescante (ad esempio un olio essenziale) ed uno idratante (un olio vegetale) avente per base l’acqua. Ecco qualche suggerimento:

  • Acqua, acqua di rose, acqua termale.
  • Gel d’aloe.
  • Olio essenziale di lavanda, tea tree oil, olio di menta piperita.
  • Olio di jojoba, olio di mandorle dolci, olio di cocco, olio d’oliva.

Tramite uno spruzzino, nebulizzate il mix sui capelli asciutti e, con l’aiuto delle mani, definite il riccio.

💙

CAPELLI AFROAMERICANI

I bellissimi capelli afroamericani sono molto diversi dai ricci europei: presentano ricci molto piccoli e definiti, a forma di piccole spirali, tendenti al crespo. Si presentano anche molto porosi, in quanto la cuticola che li riveste tende a sollevarsi facilmente, e ciò significa che assorbono velocemente i prodotti idratanti e, con la stessa velocità, li perdono. Questa caratteristica li rende tendenzialmente molto secchi.

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Una buona hair care routine per questo tipo di capello prevede il lavaggio almeno una volta a settimana oppure ogni 15 giorni, tramite l’impiego di shampoo delicati ed idratanti e balsami, anch’essi idratanti, a base di oli essenziali leggeri (ad esempio di vinaccioli) che vengono assorbiti con facilità senza appesantire il capello, idratandolo e lucidandolo al contempo. Un capello ben idratato e nutrito risulterà inoltre più facile da pettinare.

Per mantenerli sani e belli da vedere, bisogna evitare l’uso frequente di piastre ed altri apparecchi per la messa in piega, evitare di portare a lungo acconciature che stressano i capelli ed evitare stirature chimiche troppo frequenti (da ripetere ogni 3 mesi circa).

Non dimenticate di mantenere ben idratate le punte, tramite una crema idratante o un olio naturale – cocco, ricino, oliva -, di eseguire una maschera idratante una volta a settimana e un apposito trattamento a base di proteine, che rende i capelli meno fragili e grassi, almeno una volta al mese.

È preferibile asciugarli all’aria aperta o utilizzando il diffusore, districandoli delicatamente quando questi sono ben asciutti ed idratati mediante una spazzola con setole di cinghiale o con un pettine a denti larghi.

💙

Vi ringrazio se siete arrivate alla fine dell’articolo XD ma la routine dei capelli ricci è abbastanza lunga e trattandosi del mio capello, avendo più conoscenze in merito, ho cercato di renderla più completa possibile. Se volete aggiungere qualcosa di vostro, non esitate a lasciare un commento 🙂 sapete che apprezzo.

Un bacio e al prossimo articolo!

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Love is in the Hair ❤ La cura dei capelli Lisci & Mossi

Buongiorno ragazzuole 💚

Parliamo di capelli: alcune di voi mi hanno richiesto un articolo che parlasse della cura di essi, tenendo conto delle differenti tipologie di capello.

Premesso che non sono un’esperta e che non possiedo conoscenze specifiche, dal momento che i miei articoli sono frutto di un’apprendimento autodidatta presso qualunque fonte informativa, accolgo con piacere le richieste e spero di riuscire a soddisfarle come meglio posso.

💚

Dal momento che si possono analizzare i capelli in base alla forma, alla quantità di sebo, al taglio e al colore, dividerò l’articolo in più parti in modo da renderlo ad hoc per ciascuna di voi.

Ma prima di concentrarci sul lato estetico è bene sapere che, oltre al fattore genetico che ne determina la tipologia, la base di partenza per una buona cura dei capelli è una corretta alimentazione e uno stile di vita sano e regolare.

Il capello, infatti, è composto da:

  • Cheratina ∼ Sostanza composta da due aminoacidi (cistina e lisina) che determinano la forza e la robustezza del capello ⇒ E’ assumibile tramite carne e pesce.
  • Vitamine A, E, B ∼ Assicurano il ricambio cellulare, la produzione sebacea e l’attività del follicolo ⇒ Sono assumibili tramite uova, latticini, verdura e frutta secca.
  • Sali minerali, ferro, zinco, zolfo e rame ∼ Sostanze che prevengono la caduta e rendono i capelli morbidi e luminosi ⇒ Sono assumibili tramite carne, pesce, verdura, legumi, frutta secca e crostacei.

Una dieta che rispetta questi principi consente di avere una normale crescita dei capelli e di mantenerli in buona salute.

💚

LA CURA: CAPELLI LISCI E CAPELLI MOSSI

Oggi voglio dare precedenza alle amiche lisce e a quelle mosse 😀

CAPELLI LISCI

Per chi li ha così di natura, i capelli lisci sono comodi da pettinare e da gestire, ma vanno curati attentamente per apparire ordinate voi e per mantenere sani loro.

Per quanto riguarda il lavaggio, i capelli lisci vanno lavati spesso per garantire loro luminosità e lucentezza. Se si effettuano lavaggi frequenti, però, badate ad utilizzare uno shampoo delicato, cremoso e nutriente – dosando piccole quantità di prodotto -, tenendo alla larga quelli troppo aggressivi che, invece, potrebbero non solo danneggiare i capelli ma anche la cute. Usate, se possibile, l’acqua tiepida con getti d’acqua fredda per il risciacquo finale: in questo modo li renderete più forti contro le alte temperature (dell’acqua, del phon o delle piastre).

Oltre allo shampoo giusto, per garantire morbidezza e luminosità ai capelli lisci, è necessario affiancare un buon balsamo dall’azione fortificante o districante: questo va applicato a partire dalle punte e, risalendo, lungo la lunghezza della chioma. Anche in questo caso, usate piccole quantità di prodotto per evitare di appesantire troppo i capelli che, da bagnati e con addosso il balsamo, vanno pettinati molto delicatamente.

Capelli-Lisci

Almeno una volta alla settimana, concedetevi una maschera nutriente adatta al vostro tipo di capello (in caso di capelli grassi, prolungate ad una volta ogni due settimane). Gli ingredienti consigliati sono l’olio di olivanutre, lucida, rende morbidi e setosi i capelli – e l’olio di semi di lino – dona lucentezza e setosità immediate –. Effettuate l’impacco, applicando la maschera sui capelli umidi (stendendo solo l’olio o unendolo ad altri ingredienti), lasciandola in posa per minimo mezz’ora.

Per quanto riguarda la fase dell’asciugatura, procedete tamponandoli delicatamente con un asciugamano, senza sfregare, per togliere l’umidità in eccesso. Applicate una piccola quantità di prodotto anti-crespo e di uno protettivo dal calore – l’olio ai semi di lino è perfetto, soprattutto se utilizzate piastre o ferri arriccianti – e procedete col phon a temperatura fredda (o al massimo tiepida), tenendolo circa a 20 cm di distanza dai capelli, per non bruciarli, indebolirli o spezzarli. Applicate i prodotti da metà lunghezza fino alle punte, evitando le radici per non appesantire o sporcare precocemente la cute, e asciugate a testa in giù se desiderate ottenere un po’ di volume.

CAPELLI MOSSI

I capelli mossi riguardano diverse tipologie intermedie di capelli che sono comprese tra il liscio e il riccio definito.

La fase del lavaggio non richiede attenzioni particolari: utilizzate uno shampoo e un balsamo funzionale al vostro tipo di capello. Utilizzate possibilmente l’acqua fredda per rendere la chioma più brillante e idratata, intrappolando l’umidità all’interno del capello e riducendo l’effetto crespo.

Anche per questa tipologia, è consigliato fare una maschera nutriente o fortificante per migliorare lo stato del capello in caso di fragilità.

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Il momento dell’asciugatura è quello più particolare: grazie alla natura del capello, potete sbizzarrirvi sull’effetto finale, acconciature comprese. Innanzitutto non asciugateli troppo velocemente, dal momento che il capello mosso necessita di essere pazientemente modellato durante questa fase.

Per ottenere un mosso ben definito, asciugateli, come sempre, a testa in giù per ottenere più volume; incrementate l’effetto con l’aiuto del diffusore. Per ottenere una capigliatura leggermente mossa, applichiamo una noce di schiuma per definirli, asciugandoli sempre a testa in giù con un diffusore. Terminata quest’operazione, attorcigliateli e arrotolateli su se stessi, fissandoli con un elastico. Teneteli così per un paio di ore, dopodichè scioglieteli e ravvivateli con le mani. Per un’acconciatura liscia, invece, potete ricorrere ad una spuma lisciante e procedere, poi, ad asciugare i capelli con una spazzola grossa a setole morbide.

La soluzione migliore, comunque, è asciugare i capelli naturalmente, ridefinendo col phon soltanto le ciocche ribelli. E’ sempre da preferire una temperatura fredda/tiepida.

💚

E voi come curate le vostre chiome lisce e mosse? 🙂 vi aspetto nel prossimo articolo 💋

***

🌱 Beauty tip 🌱 Trattamenti a base di • SALE • contro la ritenzione idrica

Bentrovate care lettrici 💖

In quest’ultima domenica di Luglio voglio lasciarvi con una nuova ricetta di bellezza fai da te, anzi… con 4 ricettine davvero semplici a base di ingredienti facilmente reperibili ma aventi come protagonista il sale.

Il mese scorso vi ho lasciato due ricette – uno scrub ed un bendaggio – a base di caffè e fondi di caffè per combattere la cellulite {link qui}, in giro per il blog ne trovate un’altra a base di arancia {so che in questo periodo è difficilmente reperibile, ma vi lascio comunque il link qui} ed oggi rimango sempre in tema ma concentrandomi più che altro sull’altrettanto diffuso problema della ritenzione idrica.

Diciamo che il 90% delle volte cellulite e ritenzione idrica vanno a braccetto, ma sapete cos’è quest’ultima? Dopo averla ben intesa, riuscirete con più facilità a combatterla!

Col termine medico ritenzione idrica si intende un disturbo che causa una cattiva espulsione dei liquidi dal corpo. Purtroppo noi donne siamo più soggette degli uomini a soffrirne e chi ne soffre già, saprà sicuramente quali siano i suoi sintomigambe gonfie e doloranti che provocano una sorta di fatica nel mantenere la stessa posizione a lungo.

Le cause più frequenti che portano alla comparsa di ritenzione idrica sono prima di tutto uno stile di vita sbagliato: gli elementi che concorrono a definire questa situazione sono come sempre il fumo, gli alcolici e le bibite zuccherate. Ma non solo: anche determinati indumenti, ad esempio quelli troppo stretti e attillati, o certe calzature, come le scarpe alte indossate giornate intere, possono essere causa scatenante di questo problema. E infine, ma non per importanza, anche un’alimentazione scorretta ha il suo ruolo determinante, scaturito in primis da un’eccesso di sale nelle pietanze: per la sua natura chimica, infatti, questo composto tende a richiamare acqua a se, non permettendo così al corpo di eliminarla attraverso le urine. Quindi dobbiamo cercare di limitare il più possibile sale e alimenti salati dalla nostra dieta ricorrendo, invece, all’utilizzo delle spezie per insaporire i nostri piatti.

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Per nostra fortuna, possiamo sfruttare la “caratteristica chimica” del sale a nostro beneficio.

∞ RICETTA 1: Bendaggio con sale e crema corpo

Dato che il sale ha il potere di richiamare l’acqua, uno dei rimedi per la ritenzione idrica è quello di applicarlo sulla pelle, lasciandolo agire per un po’: il sale attirerà l’acqua e i liquidi in eccesso (tossine comprese) al di fuori del nostro corpo.

1} Prendete una manciata di sale grosso e mescolatelo alla vostra abituale crema corpo, assicurandovi che non sia liquida ma, al contrario, abbastanza densa. Applicate il composto su gambe, cosce e glutei, o in generale nelle zone che ritenete più colpite.

2} Ricopritele con della pellicola trasparente e attendete per un massimo di 45 minuti.

3} Rimuovete la pellicola, sciacquate le zone se necessario e procedete ad idratarle a fondo, per evitare di avere pelle secca e opaca.

Quando avrete tolto la pellicola vi accorgerete che la pelle risulterà molto umida come se ci fosse dell’acqua: gioite pure perchè significa che il trattamento ha funzionato! E’ consigliato effettuarlo 2 volte a settimana per 2 settimane, dopodichè lo potete ripetere solo 1 volta a settimana.

∞ RICETTA 2: Scrub con sale, fanghi ed oli essenziali

La bellezza della cosmesi naturale risiede nel fatto che se si conoscono le proprietà dei vari ingredienti, si riesce a combinarli per sfruttarli al meglio, risolvendo, il più delle volte, le varie problematiche personali. Certo, badate sempre ad informarvi correttamente perchè anche la natura può riservare “brutte sorprese”. Tutti gli oli essenziali che sono inclusi nelle ricette che seguiranno sono utili e validi per contrastare la cellulite e la ritenzione idrica.

1} Mischiate insieme un pugno di sale, un cucchiaio di fanghi d’alga, l’olio d’oliva e gli oli essenziali di limone, ginepro e cipresso.

2} Applicate il composto sulla pelle umida e massaggiate delicatamente sulle zone più colpite dagli inestetismi. Massaggiate per minimo 5 minuti. Risciacquate il tutto e idratate la pelle.

Potete conservare questo scrub per circa un mese, riponendolo in un contenitore di vetro scuro, in un luogo asciutto (non in frigo).

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∞ RICETTA 3: Scrub drenante a base di sale

Questo scrub drenante è utile per ammorbidire la pelle e drenare i liquidi in eccesso.

1} Mischiate il sale grosso, l’olio di sesamo e l’olio essenziale di rosmarino.

2} Effettuate lo scrub 1 volta a settimana su pelle umida o bagnata. Risciacquate e idratate.

∞ RICETTA 4: Scrub a base di sale e oli essenziali funzionali

1} Mischiate il sale, la scorza di limone e lo zenzero in polvere in una ciotola. Aggiungete gradualmente l’olio di jojoba e gli oli essenziali di pompelmo, salvia ed equiseto fino ad ottenere una miscela ben amalgamata.

2} Applicate il composto sulle zone colpite dal problema, massaggiando con movimenti circolari per circa 10 minuti. Risciacquate e idratate. Il risultato sarà una pelle più tonica e compatta.

Come potete vedere le ricette sono molto semplici e veloci. Potete scegliere voi stesse gli oli essenziali funzionali che preferite, badando sempre a leggere attentamente le loro proprietà e caratteristiche e, nel caso di oli fotosensibilizzanti, evitare l’esposizione al sole. Non usateli mai puri ma accompagnateli da un olio vettore (olio d’oliva, olio di sesamo, olio di jojoba…).

Spero che troverete utili queste ricette e, nel caso le seguiste, non dimenticatevi di lasciarmi un commento facendomi sapere come vi ci siete trovate 🙂

Buona domenica ragazze 💖

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» I trattamenti di bellezza rimuovono l’abbronzatura?

Bentrovata bella gente 💚

Anche voi fate parte di quel gruppo di donne che, nel dubbio di vanificare il colorito tanto atteso e finalmente ottenuto, rinunciano a molti dei trattamenti di bellezza che, invece, fanno rigorosamente parte della beauty routine invernale?

Lo ammetto: io si, perchè il caldo mi risucchia così tante energie e voglia di fare che quelle rimanenti devo serbarmele per cibarmi e lamentarmi continuamente dell’alta temperatura 😁

Ma – pigrizia a parte – un discorso è archiviare scrub corpo, maschere viso, impacchi e quant’altro per mancanza di tempo/volontà, un altro è rinunciarci per paura che i suddetti trattamenti possano rimuovere anticipatamente l’abbronzatura. Ci avete mai pensato? Io mi sono posta il dubbio la prima estate dopo l’avvicinamento al mondo beauty e dopo avere consolidato e pignolosamente rispettato la mia skincare nell’arco dei 9 mesi precedenti.

Vediamo quali sono i miti da sfatare o da confermare 🙂

∞ ∞ ∞ ∞ ∞ ∞ ∞ ∞ ∞ ∞ ∞ ∞ ∞ ∞ ∞

Non faccio lo scrub al viso o al corpo perchè ho paura di eliminare l’abbronzatura… E’ vero?

Ma NO.

È credenza ancora molto diffusa che lo scrub tolga l’abbronzatura: è esattamente l’opposto! Questo perchè il colorito che acquisiamo con il sole quando ci abbronziamo non è dato dallo strato più superficiale della nostra pelle.

L’abbronzatura dopo un po’ tende a sbiadire e ad ingrigire, la pelle si secca e si squama e quel bel colorito ottenuto con l’esposizione al sole che ci dona un’effetto sano scompare nel giro di pochi giorni. Lo scrub corpo – e viso – diventa un alleato indispensabile se vogliamo mantenerci radiose e luminose il più a lungo possibile.

Lo scrub o il gommage ci regala una pelle morbida, poiché aiuta ad eliminare le cellule morte che la fanno apparire screpolata e ingrigita (cellule che verrebbero in ogni caso sostituite nell’arco di una settimana circa e che cadono naturalmente, anche solo con lo sfregamento dei vestiti), e un’abbronzatura più omogenea, priva di macchie o altre imperfezioni.

Gli scrub migliori sono quelli casalinghi nonchè naturali, a base di:

  • Farina di mais o farina di cocco, miele ed olio d’oliva
  • Caffè {ricetta qui}
  • Arancia, zucchero, olio di mandorle dolci {ricetta qui}
  • Zucchero e miele
  • Olio e sale

Effettuatelo almeno 1 volta a settimana e, dopo ogni trattamento, nutrite ed idratate la pelle con una buona crema corpo, con un’apposito olio (mandorle dolci, argan, jojoba, germe di grano) o con del semplice gel d’Aloe Vera. In questo modo fisserete il colore, garantendovi un’abbronzatura duratura.

I trattamenti che, invece, dovete evitare sono i peeling chimici: a differenza dello scrub, che agisce sullo strato più superficiale della pelle, questi penetrano negli strati più profondi, intaccando la durata dell’abbronzatura nel tempo.

E le maschere viso come si comportano?

Quando due estati fa mia madre comprò l’argilla verde in polvere per scopi terapeutici personali, io decisi di provarla per la prima volta facendomi una bella maschera viso… Ma chi mi ci portò! Al momento della rimozione mi ritrovai la faccia chiaramente schiarita rispetto al resto del corpo più abbronzato. Da quel momento, fortemente intristita per l’accaduto, mi dissi che non avrei mai più fatto maschere viso da Giugno fino a Settembre.

Dopo essermi documentata, posso tranquillamente dire che non bisogna fare di tutta l’erba un fascio in quanto è sufficiente evitare maschere o trattamenti per il viso e per il corpo a base di argilla – soprattutto verde e bianca, che sono quelle più astringenti e purificanti – ma si può andare sul sicuro con le maschere viso idratanti e nutrienti. Anzi, si DEVE ricorrere a queste tipologie di trattamenti per curare e mantenere sana la pelle seccata dal caldo e stressata dall’esposizione al sole.

Sempre nell’ambito dei trattamenti di bellezza, oltre a dedicarsi alla propria skin care che subirà dei piccoli cambiamenti rispetto a quella invernale (in quanto bisogna adattarsi alle esigenze del periodo) ma che non dovrà essere comunque trascurata, bisognerà evitare quei trattamenti a base di acido glicolico che rimuove i pigmenti cutanei.

L’acqua porta via l’abbronzatura

Ovviamente no. Ma che cosa fareste: evitereste di lavarvi per 3 mesi?

Il bagno e idromassaggio possono, invece, favorire la desquamazione. Se sono per forza necessari, almeno bisognerà dosare il tempo di permanenza in vasca che non dovrà essere superiore ai 10 minuti, per una temperatura consigliata di 35 gradi.

Detergenti aggressivi ed aria condizionata: alla larga!

Veri nemici dell’abbronzatura sono proprio i detergenti aggressivi: in questi casi, è consigliato lavarsi con prodotti oleosi e non schiumosi. Va bene il bagnoschiuma usuale, purché venga diluito in acqua tiepida prima di applicarlo sulla pelle.

L’avreste detto mai che l’aria condizionata, salvatrice dalle giornate di forte caldo quanto responsabile di dolori vari, sia invece grande nemica della tintarella? Il problema è che toglie umidità all’ambiente, dunque secca la pelle e non la lascia idratarsi a dovere.

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Spero che il messaggio sia stato chiaro: non trascurate il vostro corpo, soprattutto la vostra pelle, che necessita di maggiore cura ed idratazione in questo periodo dell’anno 🙂 abbronzatevi in tutta sicurezza e prendetevi cura di voi stesse.

Io vi saluto e vi mando un bacio 💚 alla prossima!

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