» La fine delle vacanze: i segreti per il mantenimento prolungato dell’abbronzatura

Buongiorno donzelle 🌺

Ma Agosto ha ingranato la quinta o è impressione mia? L’estate giunge lentamente al termine e Settembre è alle porte. Questo arco di tempo, compreso dal 16 Agosto fino all’inizio del nuovo mese, mi rende malinconica… Chissà perchè.

Depressione a parte, finirà il periodo di andare a mare ma non necessariamente, con le stesse tempistiche, quello della tintarella, prolungabile ancora un po’ grazie ai giusti accorgimenti.

Scopriamo insieme quali sono i trucchi per mantenere una pelle sana ed abbronzata il più a lungo possibile!

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☀ CORRETTA ALIMENTAZIONE E ADEGUATA IDRATAZIONE

Il primo accorgimento importante è quello di curare la propria alimentazione. Così come è importante, prima dell’esposizione, mangiare tanta frutta e verdura, va adoperato lo stesso criterio anche per il dopo, per prolungarla ed evitare inestetiche chiazze e secchezza della pelle. Quindi, insieme al cibo, anche bere molta acqua (2 litri al giorno) ha un ruolo fondamentale per mantenere la pelle elastica e idratata.

Sono da prediligere frutta e verdura di colore giallo-arancio, frutti rossi (antiossidanti e curativi), frutta secca ed olio d’oliva (riserve fondamentali di vitamina B ed E); in generale, scegliete frutti e ortaggi che contengano preziose vitamine, flavonoidi, betacarotene o licopene, come pomodori, peperoni, zucche estive, carote, meloni, albicocche e pesche.

DOCCIA TIEPIDA

E’ sconsigliato il bagno, soprattutto a temperature troppo calde, perchè il contatto prolungato con l’acqua favorisce la desquamazione. Meglio una doccia, possibilmente con acqua tiepida, che aiuta la pelle a rimanere compatta ed elastica, preferendo un olio o gel idratante specifico, rispetto al classico bagnoschiuma, che risulta più aggressivo e tende a favorire il distacco della pelle abbronzata.

☀ TAMPONARE LA PELLE

Uscite dalla doccia, o in generale quando ci si asciuga, cerchiamo di tamponare la pelle piuttosto che sfregarla, per evitare di stressarla troppo ed agevolare la perdita del colorito.

☀ EFFETTUARE SCRUB O GOMMAGE SETTIMANALI

Come ho precisato in questo articolo, contrariamente a quanto si pensi, effettuare uno scrub delicato sul corpo, almeno 1 volta a settimana, è essenziale per il mantenimento dell’abbronzatura. Se notiamo chiazze o principi di disdratazione e desquamazione, effettuiamo un gommage per uniformare il colorito ed evitare l’accentuazione di secchezza e segni delle rughe.

 UTILIZZARE PRODOTTI NUTRIENTI PER IL CORPO

A parte l’idratazione interna tramite l’assunzione d’acqua, è importante applicare quotidianamente una buona crema idratante e, durante il periodo di esposizione, un doposole specifico: l’abbronzatura tende a scolorire perchè gli strati più superficiali dell’epidermide tendono a rinnovarsi eliminando le cellule morte; mantenendo la pelle idratata, si può rallentare questo processo.

☀ EVITARE PRODOTTI A BASE DI ALCOOL

I profumi, d’estate, a causa dell’elevata presenza di alcool al loro interno, rischiano di inaridire la pelle. Ecco perchè è l’ideale dare via libera a prodotti più leggeri come le acque profumatecreme agli oli essenziali, che mantengono inalterata l’idratazione dell’epidermide, e ai freschi idrolati, come quelli ai fiori d’arancio, di lavanda o di rosa.

MEGLIO UTILIZZARE PRODOTTI NATURALI IDRATANTI

Evitando i prodotti acidi, come l’acido glicolico, che rimuovono i pigmenti dalla pelle. Ecco alcuni suggerimenti:

  • OLI come quello di GERME DI GRANO – per la pulizia e l’idratazione del viso, respingendo i possibili segni d’invecchiamento -, di AVOCADO, di JOJOBA, di OLIVA e di CAROTA – favorisce l’idratazione della pelle e stimola/mantiene l’abbronzatura più a lungo -.
  • BURRO DI KARITE’ ∼ Svolgendo un’azione idratante e lenitiva sul corpo e sul viso, prepara la pelle a ricevere nuova abbronzatura e a mantenere quella già ottenuta, donandole immediatamente un aspetto molto più luminoso.
  • ALOE VERA ∼ Un must dell’estate (e non solo), viene soprattutto impiegata come efficace doposole.
  • TE’ NERO e MALLO DI NOCE ∼ Come coloranti naturali in grado di fare apparire l’abbronzatura più luminosa e intensa. Il primo non va assunto, bensì va unito all’acqua del bagno in modo che prepari la pelle a ricevere la tintarella “dall’esterno”, mentre il secondo lo si può utilizzare sotto forma di detergente, per esempio.

☀ AUTOABBRONZANTI

Chi l’ha detto che i cosmetici autoabbronzanti {anche di questo ne ho parlato qui} vanno usati solo quando si desidera un po’ di colorito partendo da zero? Possono essere dei validi alleati se si desidera prolungare la tintarella ancora per un po’, in maniera del tutto sicura, leggera e molto naturale.

☀ PRENDERE UN PO’ DI SOLE 20 MINUTI AL GIORNO

L’Istituto Europeo per la Salute delle Donne assicura che bastano 20 minuti al giorno di esposizione solare per mantenere in azione la melanina, prolungando, quindi, l’abbronzatura. Non bisogna andare necessariamente a mare: basta sfruttare i momenti di vita quotidiana o di tempo libero come un giro in città, una pausa pranzo, una passeggiata al parco, ecc.

☀ EVITARE L’ARIA CONDIZIONATA

Dal momento che l’aria condizionata secca l’ambiente nel quale è presente, di conseguenza tale secchezza agisce anche sulla pelle che, non idratandosi a dovere, tende a perdere anticipatamente il tanto amato colorito.

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Con questi piccoli accorgimenti riuscirete a mantenervi abbronzate ancora un po’ 🙂 ma quante di voi, realmente, preferiscono così e quante, invece, non vedono l’ora di tornare del proprio colore naturale?

Un bacio e alla prossima 🌺

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» I trattamenti di bellezza rimuovono l’abbronzatura?

Bentrovata bella gente 💚

Anche voi fate parte di quel gruppo di donne che, nel dubbio di vanificare il colorito tanto atteso e finalmente ottenuto, rinunciano a molti dei trattamenti di bellezza che, invece, fanno rigorosamente parte della beauty routine invernale?

Lo ammetto: io si, perchè il caldo mi risucchia così tante energie e voglia di fare che quelle rimanenti devo serbarmele per cibarmi e lamentarmi continuamente dell’alta temperatura 😁

Ma – pigrizia a parte – un discorso è archiviare scrub corpo, maschere viso, impacchi e quant’altro per mancanza di tempo/volontà, un altro è rinunciarci per paura che i suddetti trattamenti possano rimuovere anticipatamente l’abbronzatura. Ci avete mai pensato? Io mi sono posta il dubbio la prima estate dopo l’avvicinamento al mondo beauty e dopo avere consolidato e pignolosamente rispettato la mia skincare nell’arco dei 9 mesi precedenti.

Vediamo quali sono i miti da sfatare o da confermare 🙂

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Non faccio lo scrub al viso o al corpo perchè ho paura di eliminare l’abbronzatura… E’ vero?

Ma NO.

È credenza ancora molto diffusa che lo scrub tolga l’abbronzatura: è esattamente l’opposto! Questo perchè il colorito che acquisiamo con il sole quando ci abbronziamo non è dato dallo strato più superficiale della nostra pelle.

L’abbronzatura dopo un po’ tende a sbiadire e ad ingrigire, la pelle si secca e si squama e quel bel colorito ottenuto con l’esposizione al sole che ci dona un’effetto sano scompare nel giro di pochi giorni. Lo scrub corpo – e viso – diventa un alleato indispensabile se vogliamo mantenerci radiose e luminose il più a lungo possibile.

Lo scrub o il gommage ci regala una pelle morbida, poiché aiuta ad eliminare le cellule morte che la fanno apparire screpolata e ingrigita (cellule che verrebbero in ogni caso sostituite nell’arco di una settimana circa e che cadono naturalmente, anche solo con lo sfregamento dei vestiti), e un’abbronzatura più omogenea, priva di macchie o altre imperfezioni.

Gli scrub migliori sono quelli casalinghi nonchè naturali, a base di:

  • Farina di mais o farina di cocco, miele ed olio d’oliva
  • Caffè {ricetta qui}
  • Arancia, zucchero, olio di mandorle dolci {ricetta qui}
  • Zucchero e miele
  • Olio e sale

Effettuatelo almeno 1 volta a settimana e, dopo ogni trattamento, nutrite ed idratate la pelle con una buona crema corpo, con un’apposito olio (mandorle dolci, argan, jojoba, germe di grano) o con del semplice gel d’Aloe Vera. In questo modo fisserete il colore, garantendovi un’abbronzatura duratura.

I trattamenti che, invece, dovete evitare sono i peeling chimici: a differenza dello scrub, che agisce sullo strato più superficiale della pelle, questi penetrano negli strati più profondi, intaccando la durata dell’abbronzatura nel tempo.

E le maschere viso come si comportano?

Quando due estati fa mia madre comprò l’argilla verde in polvere per scopi terapeutici personali, io decisi di provarla per la prima volta facendomi una bella maschera viso… Ma chi mi ci portò! Al momento della rimozione mi ritrovai la faccia chiaramente schiarita rispetto al resto del corpo più abbronzato. Da quel momento, fortemente intristita per l’accaduto, mi dissi che non avrei mai più fatto maschere viso da Giugno fino a Settembre.

Dopo essermi documentata, posso tranquillamente dire che non bisogna fare di tutta l’erba un fascio in quanto è sufficiente evitare maschere o trattamenti per il viso e per il corpo a base di argilla – soprattutto verde e bianca, che sono quelle più astringenti e purificanti – ma si può andare sul sicuro con le maschere viso idratanti e nutrienti. Anzi, si DEVE ricorrere a queste tipologie di trattamenti per curare e mantenere sana la pelle seccata dal caldo e stressata dall’esposizione al sole.

Sempre nell’ambito dei trattamenti di bellezza, oltre a dedicarsi alla propria skin care che subirà dei piccoli cambiamenti rispetto a quella invernale (in quanto bisogna adattarsi alle esigenze del periodo) ma che non dovrà essere comunque trascurata, bisognerà evitare quei trattamenti a base di acido glicolico che rimuove i pigmenti cutanei.

L’acqua porta via l’abbronzatura

Ovviamente no. Ma che cosa fareste: evitereste di lavarvi per 3 mesi?

Il bagno e idromassaggio possono, invece, favorire la desquamazione. Se sono per forza necessari, almeno bisognerà dosare il tempo di permanenza in vasca che non dovrà essere superiore ai 10 minuti, per una temperatura consigliata di 35 gradi.

Detergenti aggressivi ed aria condizionata: alla larga!

Veri nemici dell’abbronzatura sono proprio i detergenti aggressivi: in questi casi, è consigliato lavarsi con prodotti oleosi e non schiumosi. Va bene il bagnoschiuma usuale, purché venga diluito in acqua tiepida prima di applicarlo sulla pelle.

L’avreste detto mai che l’aria condizionata, salvatrice dalle giornate di forte caldo quanto responsabile di dolori vari, sia invece grande nemica della tintarella? Il problema è che toglie umidità all’ambiente, dunque secca la pelle e non la lascia idratarsi a dovere.

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Spero che il messaggio sia stato chiaro: non trascurate il vostro corpo, soprattutto la vostra pelle, che necessita di maggiore cura ed idratazione in questo periodo dell’anno 🙂 abbronzatevi in tutta sicurezza e prendetevi cura di voi stesse.

Io vi saluto e vi mando un bacio 💚 alla prossima!

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☀ Autoabbronzanti ☀ Cosa sono, come funzionano, precauzioni e varie formulazioni {PART 1}

Salve donzelle 🌸

Siamo giunte al tanto atteso fine settimana e suppongo che ciascuna di voi abbia già dei programmi, più o meno piacevoli. Siamo quasi nel pieno dell’estate, Luglio dovrebbe garantirci un tempo più stabile fatto di sole e di caldo.

Do per scontato che molte di voi approfittino delle vacanze o dei fine settimana per recarsi al mare, rilassandosi in acqua o sotto al sole. Purtroppo, c’è chi ha già avuto modo di godersi tutto ciò, anche se per poco, a scapito di coloro che, per motivi lavorativi, di studio o per altro, il mare o un po’ di relax in generale lo stanno solo immaginando.

Alzi la mano chi vorrebbe tornare ai tempi delle superiori per entrare in modalità vacanza e godersi pienamente i tre mesi estivi.

Il problema principale, secondo me, non è solo l’invidia di non potere fare questo o quell’altro, quanto il pallore dei 9 mesi dell’anno che ci si porta appresso nella bella stagione. Essendo una ragazza del Sud ed avendo il mare sotto casa, per me estate significa solo una cosa : abbronzatura!

abbronzatura

Ma non a tutte piace: ci sono coloro che preferiscono mantenere la pelle chiara anche d’estate e chi considera volgare una pelle troppo nera. Questo lo penso anch’io.

collage

H&M è stata fortemente criticata per avere esposto una modella troppo nera 

Se solo riflettessimo sui danni che un’abbronzatura di questo tipo provoca a lungo andare… Perchè prendere il sole fa bene e questo è scientificamente provato – anche solo 10 minuti al giorno favoriscono la produzione di vitamina D, utile nella prevenzione di malattie come il cancro, l’osteoporosi, le patologie autoimmuni e non solo- ma a questi livelli diventa semplicemente fissazione estetica. Esiste una vera e propria patologia definita Tanoressia (dall’unione delle parole anoressia e tanning, ossia “abbronzatura” in inglese) per i soggetti che non si reputano mai abbastanza abbronzati e che sviluppano una dipendenza dalla pelle nera, il che li porta a trascorrere ore sotto il sole o nei centri estetici.

Ma tornando alla normalità, inutile negarlo: un po’ di abbronzatura piace a tutte! Rende la pelle luminosa, aumenta l’autostima, ci permette di sfoggiare capi dai colori vivaci e, secondo me, esalta i propri colori e le forme del corpo e del viso. E quindi (evitando di diventarne dipendenti) la soluzione per coloro che non hanno la possibilità di abbronzarsi naturalmente, esponendosi sotto il sole, è fornita dagli autoabbronzanti.

COSA SONO E COME FUNZIONANO?

Come si suol dire: la cosmesi moderna arriva laddove la natura si ferma. L’uso degli autoabbronzanti è sempre più diffuso, tant’è che vengono utilizzati indistintamente sia da uomini che da donne in ogni stagione dell’anno.

Il meccanismo su cui si basa questa tipologia di prodotto cosmetico prende spunto direttamente dal nostro organismo. Difatti le proprietà coloranti degli autoabbronzanti sono dovute all’azione di una sostanza presente in natura, nota come diidrossiacetone (Dha): si tratta di uno zucchero naturale derivato dalla buccia della castagna che reagisce con le cellule della cheratina della pelle, legandosi ad esse, la cui reazione provoca la formazione di pigmenti scuri, favorendo, quindi, un cambiamento di colore dell’epidermide facendole assumere il noto colorito dorato.

L’intensità del colore varia in funzione della concentrazione del prodotto in DHA: in commercio si può scegliere tra i prodotti con una concentrazione dal 2,5 al 3 % per le pelli chiare o del 5% per quelle olivastre. E’ sempre meglio provare in anticipo il prodotto prima di acquistarlo e di applicarlo su tutto il corpo.

Ecco perché il processo (ma non il risultato) di causa-effetto alla base di questi prodotti cosmetici appare differente da quello dovuto all’esposizione ai raggi solari. Se esporsi ai raggi solari, infatti, attiva la melanina – la sostanza che determina il colore dell’epidermide -, gli autoabbronzanti non agiscono affatto al livello di questo pigmento, ma agiscono sullo strato superficiale della pelle andando ad innescare una reazione colorimetrica tra le proteine dello strato corneo della pelle e le molecole contenute all’interno del prodotto cosmetico.

Molti si interrogano sulla dannosità o meno di questo tipo di prodotto. Quello che è certo è che non contiene alcuna sostanza chimica, ma che provoca soltanto delle reazioni di tipo chimico. Si tratta di reazioni che non avverrebbero in modo naturale ma che, in questo caso, non penetrano minimamente in profondità e quindi non danneggiano la pelle. Ognuno è comunque libero di decidere se sottoporre la propria pelle a questo tipo di trattamento.

Ciò significa che l’autoabbronzante fa sicuramente meno male di una lampada fatta presso un centro estetico: a differenza dei lettini abbronzanti, questa sorta di abbronzatura fittizia sembra essere più sicura in termini di salute per il nostro organismo. Il Dha è stato infatti sottoposto a differenti ricerche che non ne hanno evidenziato alcun effetto tossico per la pelle. Come per ogni prodotto cosmetico, tuttavia, si raccomanda cautela.

Le creme autoabbronzanti si dividono in due categorie: quelle riservate al viso e quelle applicabili su tutto il corpo. La differenza fondamentale riguarda esclusivamente la densità, in quanto esse contengono gli stessi elementi e le medesime sostanze. Ma non bisogna pensare che questi prodotti siano sostituti delle creme protettive: se decidete di esporvi al sole, non dimenticate mai di applicare i fattori di protezione contro i raggi UV.

LA PAURA DI DIVENTARE COLOR CAROTA

Rimuovete dalla testa il luogo comune di diventar color arancio-carota dopo l’applicazione dell’autoabbronzante: quelli che provocavano questo risultato finale avevano delle formule “primitive” che con gli anni sono state rese più sofisticate, proprio per non lasciare strisce color ruggine durante l’applicazione né aloni gialli al suo termine.

Ad oggi, i prodotti più all’avanguardia, non solo donano un bel colorito alla propria pelle ma agiscono come veri e propri trattamenti: sono arricchiti di vitamina E, acido ialuronico, aloe vera, agenti snellenti per il corpo come la caffeina o super nutrienti come l’olio di argan e di jojoba. Questo ci permette di ottenere una pelle abbronzata, sana e luminosa.

Inoltre, scegliete autoabbronzanti contenenti Citrus per limitare l’odore, senza alcool per il viso, ipoallergenici o senza profumo per limitare i rischi di allergia.

QUALCHE PRECAUZIONE SULL’UTILIZZO

In linea di massima, le creme autoabbronzanti possono essere usate in qualsiasi situazione e da qualsiasi persona. Ma ci sono alcune circostanze nelle quali l’applicazione è sconsigliata, non perché si rivelerebbe dannosa o pericolosa, ma perché non garantirebbe l’effetto desiderato.

Ad esempio quando la pelle comincia a spellarsi: dato che la crema agisce a livello epidermico superficiale, in questo caso è ovvio che non potrà agire in modo uniforme.

Altro caso, quando sappiamo o decidiamo di dover fare subito dopo la doccia: l’utilizzo dell’asciugamano e lo strofinio della spugna contribuiscono alla rimozione delle cellule superficiali, per cui l’effetto della crema autoabbronzante sarà minore.

LE VARIE FORMULE DELL’AUTOABBRONZANTE

Le tipologie esistenti sono davvero tantissime ed è difficile riuscire ad orientarsi in questo mare di prodotti. Scopriamoli insieme e cerchiamo di capire quella adatta a noi:

LATTE/CREMA IDRATANTE

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Sono prodotti specifici per chi ha una pelle abbastanza secca o che, oltre al cambiamento del colore, ricercano anche un trattamento. Infatti queste formule sono solitamente arricchite di acido ialuronico o vitamine che apportano benefici alla nostra pelle.

GEL

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É una formula piacevole al tatto nonchè rinfrescante, ma non è ideale per tutti. Infatti è molto meno idratante della formula in crema e, su pelli troppo secche, potrebbe causare macchie. E’ la tipologia adatta, invece, per chi suda molto o tende ad avere la pelle grassa.

OLIO

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Questa tipologia rende la pelle molto luminosa ed è facile da stendere. Solitamente è quella preferita, soprattutto per il viso.

MOUSSE E SPRAY

La formula spray viene considerata la più pratica ma bisogna rispettare le modalità d’utilizzo riportate sulla confezione.

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SALVIETTE

Non le ho mai viste ma ritengo che, per una questione di praticità, siano comode per dei ritocchi al viso, in quanto per il corpo si rivelerebbero insufficienti e bisognerebbe comprarne a tonnellate, tanto vale… 🙂

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Ok ragazze, la prima parte sull’articolo dedicato agli autoabbronzanti finisce qui 🙂 cosa ne pensate? Li utilizzate già o ci farete un pensierino? Io penso che siano delle buone soluzioni “palliative”, anche se vi raccomando di fare attenzione a quelli che scegliete: cercate di prediligere quelli con degli ingredienti funzionali e privi di sostanze chimiche inutili.

Vi aspetto nella seconda parte dell’articolo per entrare nel vivo della discussione: come prepararsi e come applicare correttamente l’autoabbronzante.

Quindi alla prossima, ciao! 🌸

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» Nozioni di base sul Make-up #1: il CORRETTORE!

Buon dì bellezze 💙

Buon primo sabato d’Ottobre direttamente da Roma 😀

E’ un pò che non pubblico un articoletto dei miei, su consigli o delucidazioni riguardo un determinato tema, e siccome gli ultimi, ovvero quelli sulla Detersione mattutina e sulla Detersione serale di viso ed occhi (cliccate sopra per leggerli), hanno riscosso piacevole successo e interesse, ho pensato di realizzarne un altro incentrato sul tema Make-up.

Ormai tutte coloro che si truccano da anni, e soprattutto noi blogger che leggiamo post qua e là, conoscono la differenza tra i diversi prodotti che si possono utilizzare per coprire le imperfezioni del viso e per migliorare il proprio aspetto e, come e quando, utilizzarne alcuni rispetto ad altri.

Per evitare che il post diventi lungo e noioso da leggere, lo dividerò in singole parti: la considero una sorta di rubrica per conoscere in modo approfondito i prodotti principali del make-up 🙂

Tengo a precisare una cosa: Noemi del blog Jump into the beauty giusto ieri ha pubblicato un’articolo simile a questo dando vita ad un’idea come la mia. La pubblicazione di questo articolo (e forse di quelli che verranno) è totalmente casuale e una pura coincidenza rispetto a quello di Noemi, quindi non voglio che pensiate che l’una copi l’altra (mi è sembrato corretto parlarne immediatamente con lei). Potreste trarre spunto da entrambe 😉

In questo articolo il protagonista sarà un valido alleato per coprire le imperfezioni del viso:

Il Correttore 

Partiamo dal principio: il correttore è utile per correggere, appunto, qualche difetto o imperfezione. Quindi non copriamo tutto il viso per coprire un singolo difetto, ma miriamo a cancellare la singola imperfezione. Se correggiamo nel particolare la zona che vogliamo coprire, basterà poi una leggera passata di fondotinta ed il risultato sarà molto più naturale. Non è sufficiente scegliere un buon fondotinta per ottenere un colore della pelle omogeneo e senza imperfezioni: se si sceglie il fondotinta sbagliato, la faccia potrebbe sembrare impastata di trucco e non ci farà ottenere il tanto desiderato effetto naturale.

Esistono tanti tipi di correttore, che vanno scelti in base al proprio tipo di pelle e al risultato che si vuole ottenere. Eccoli:

• Correttore compatto

Il correttore compatto è un tipo di correttore in polvere compatta e  si trova di un unico colore o di tinte diverse nelle gradazioni del beige, tutte nello stesso astuccio. Naturalmente si possono utilizzare da sole se si ha una lieve imperfezione, oppure si possono usare tutti i toni disposizione mixandoli con un pennello per trucco più grande per correggere aree del viso più estese.

 Correttore in crema

Questa formulazione è quella di sicuro più adatta per chi ha la pelle secca e/o per le pelli mature, che appunto tendono ad essere più “asciutte”. La particolarità del correttore in crema sta nel fatto che dà una buona coprenza, senza evidenziare eccessivamente rughe e segni d’espressione. Questo proprio grazie alla consistenza di questo tipo di correttore, che permette al prodotto di essere steso come fosse una crema.

Correttore in stick

La consistenza del correttore in stick è molto morbida, paragonabile più o meno a quella di un rossetto, data anche la forma che lo ricorda un po’. Garantisce una coprenza delle imperfezioni molto buona. Ideale per cancellare segni di stanchezza, quali occhiaie, ma anche foruncoletti e cicatrici.

• Correttore fluido

Il correttore fluido è adatto a tutti i tipi di pelle, perché molto leggero e versatile. Si stende con facilità, ma ha una coprenza solitamente abbastanza leggera e naturale e, per questo, perfetto per le giovanissime che non hanno ancora molta dimestichezza con i trucchi e presentano una pelle senza particolari problemi.

• Correttore a penna

Il massimo della praticità è racchiusa in questo piccolo oggetto davvero molto comodo per il trucco super veloce del mattino, o dell’ultimo minuto della sera, prima di uscire. Alla fine della penna c’è una parte mobile, che se girata fa uscire automaticamente prodotto dalla punta, formata da setole. Questi tipi di correttore offrono una buona coprenza.

• Correttore a matita

Sembra quasi una matita, ma in effetti è un correttore vero e proprio. Ha la particolarità di essere molto preciso, specialmente su piccoli brufoli, capillari spezzati, ecc. E’ molto pratico perché lo si tempera facilmente e lo si può tenere in borsetta per i ritocchi.

• Correttore minerale

E’ uno degli ultimi nati e segue la scia del trucco minerale, tanto in voga in questo ultimo periodo. La coprenza può essere diversa in base alla tipologia che si sceglie. Il classico è quello in polvere che si utilizza con un pennello piatto o direttamente con le dita.

Inoltre, avrete sicuramente visto, se non già utilizzato, i correttori e primer viso colorati, perfetti per coprire le discromie del viso: al contrario dei normali correttori, questi non sono dei semplici beige o marroncini, ma viola, verdi, gialli, azzurri, rosa e arancioni.

Il metodo migliore è usarli sotto forma di primer per coprire zone estese o di correttore più pastoso se l’imperfezione è molto evidente o limitata a un’area inferiore. In entrambi i casi va messo sotto il fondotinta e ben sfumato. Un’altra cosa importante da ricordare è che l’intensità va regolata in base al colorito: pelli scure avranno bisogno di una maggiore pigmentazione e intensità, mentre su quelle chiare potrebbero essere sufficienti dei colori pastello. Ovviamente ogni tonalità ha uno scopo preciso e, quindi, la scelta del colore non è casuale. Capiamolo insieme con l’uso della ruota:

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Per capirla non bisogna fare altro che guardare “il colore opposto a quello che si sta considerando”:

• Viola/lilla: contrasta il giallo, per cui è perfetto per le carnagioni asiatiche o per quelle persone che semplicemente si svegliano la mattina con un incarnato spento e giallognolo, soprattutto in inverno. Un primer sul lilla può essere applicato sulle zone in cui ci abbronziamo solitamente, cioè guance, naso e mento per risvegliare il colorito. Con questi prodotti si possono coprire anche i lividi gialli!

• Giallo: contrasta il viola, quindi anche questo va bene per le occhiaie più livide, tendenti a questo colore.

• Verde: contrasta il rosso. Un problema abbastanza diffuso tra le ragazze caucasiche è la couperose, che consiste in arrossamenti localizzati dovuti a capillari dilatati sottopelle; nei casi più estremi, si presenta associata all’acne rosacea, un disturbo cronico in cui il rossore è accompagnato da brufoli e pustole. Se soffrite della forma più lieve potrebbe essere sufficiente un primer verde, mentre in caso di arrossamenti più evidenti sarebbe meglio comprare un correttore molto pigmentato, da picchiettare prima del fondotinta. I correttori verdi possono essere anche utilizzati sui brufoli rossi e infiammati.

• Rosa: illumina! Se avete una pelle chiara potete utilizzare un primer rosa per dare una rinfrescata generale al viso o un correttore di questa tonalità per coprire occhiaie leggere.

• Salmone/arancione/pesca: contrastano il blu. Se sotto gli occhi avete dei solchi molto profondi, cercate un prodotto più pigmentato, magari proprio arancione, che andrete poi a coprire con un correttore simile al vostro tono di pelle.

• Blu/azzurro: contrasta l’arancione, quindi può essere utile per coprire un’abbronzatura mal riuscita.

Questi correttori colorati li trovo geniali! Fino a qualche tempo fa non capivo il motivo dell’esistenza di un correttore colorato e pensavo che, una volta applicato, restasse tale e rendesse difficile procedere al trucco successivo (ah, che ignoranza!). Io non ho grandi imperfezioni in viso, a parte qualche occhiaia a seconda dei periodi che copro col classico correttore beige, ma mi spuntano spesso dei brufoletti che potrei iniziare a coprire con uno di questi correttori…

Uno dei tanti dubbi, riguardo al rapporto correttore/fondotinta, potrebbe essere quello su cosa và applicato prima tra i due: per quanto riguarda i correttori colorati non c’è dubbio… vanno applicati prima! Per evitare di uscire a mò di pagliaccetti 😛

  • E’ preferibile applicare il correttore prima del fondotinta quandosi lavora, ad esempio, con le polveri. Il motivo di questa scelta sta nel fatto che se si applicasse prima il fondotinta si rischierebbe di appesantire troppo il trucco. Avendo, invece, già coperto le imperfezioni, il make up sarà sicuramente più naturale e meno pesante sul viso.
  • E’ preferibile applicare il correttore dopo il fondotinta quando: si parla di prodotti liquidi o cremosi; se decidiamo di utilizzare un fondotinta liquido o cremoso e sotto abbiamo messo il correttore, è probabile che durante l’applicazione, strisciando il prodotto sul viso per stenderlo in modo uniforme, il correttore messo sotto si sposti lasciando riemergere le imperfezioni che avevamo precedentemente coperto. In questo caso, quindi, è meglio applicare il fondotinta e poi intervenire solo sui punti da coprire, come occhiaie, macchie o brufoli.

Logicamente, bisogna anche considerare l’abbinamento delle giuste formulazioni. Ad esempio, utilizzare un correttore in polvere prima e sopra stendere un fondotinta liquido o in crema non va bene: per prima cosa perché applicando il fondotinta si rischia di tirare la polvere e rendere inutile la correzione. Secondariamente, il fondotinta tenderà a sciogliere la polvere, che quindi si impasterà sul viso. Quindi, se si utilizza correttore e fondotinta bisogna cercare sempre di abbinare formulazioni simili tra di loro, ovvero prodotti in polvere con prodotti in polvere o in polvere compatta oppure prodotti in crema con prodotti in crema o liquidi. Comunque ognuna sviluppa il proprio metodo e se quello non dà problemi don’t worry 🙂

Ragazze mie, avrei voluto includere un altro prodotto (il primer) ma vedo che l’articolo è già lunghetto e con quello diventerebbe chilometrico, quindi restate aggiornate e non perdetevi il seguito di queste breve rubrica 😉

Alla prossima bellezze 💋

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*Le fonti dalle quali ho costruito quest’articolo sono i seguenti siti:*

http://blog.cliomakeup.com/2013/10/back-to-basics-primer-e-color-corrector-ovvero-come-mascherare-le-discromie-del-viso/

http://www.ilmiomakeup.it/correttore-e-fondotinta/

http://www.ilmiomakeup.it/il-correttore-i-tipi/

» Il mango. Protezione e nutrimento per pelle e capelli

Ciao bellezze ❤

Ho ricordato più di una volta come frutta e verdura siano alleati indispensabili per il nostro benessere, sia fisico che psichico 🙂 e visto che siamo ancora nel pieno della stagione estiva il nostro obiettivo è quello di intervenire per ridurre l’azione invecchiante dei raggi UV su cute e capelli.

Se da un lato la stagione calda aumenta l’energia e la vitalità, dall’altro può essere fonte di stress per i tessuti più esposti ai raggi solari. Per questo è importante prendersene cura dall’interno e dall’esterno per evitare scoccianti e spiacevoli conseguenze in futuro. E dunque, oltre a usare filtri adeguati su pelle e capelli, occorre fornire alle nostre cellule l’adeguato nutrimento che le conservi integre e protette.

Tutto questo sapete da dove possiamo ricavarlo? Dal tropicalissimo mango! 😀

Mango

L’ormai diffuso frutto ha natura, appunto, tropicale ed è originario dell’India e di altre zone calde dell’Oriente. La polpa è ricchissima di vitamine, tra cui la A, la C e il betacarotene, che contrastano la secchezza dei fusti dei capelli e aiutano a combattere l’invecchiamento cutaneo, nonchè stimolano la circolazione dei follicoli piliferi, migliorando l’irrorazione della cute e favorendo la crescita delle chiome. Il mango contiene anche folati, che prevengono la caduta.

》 E’ un acceleratore e prolungatore dell’abbronzatura 《

Dal nocciolo del frutto si estrae un olio ricco di nutrienti, tra i quali: acido isostearico, molto efficace per prevenire l’increspamento dei capelli, acido oleico e acido palmitico, eccellenti scudi contro i raggi UV. L’insieme di queste sostanze, unito ad elevate dosi di vitamine, rafforza le barriere protettive dei tessuti e li ammorbidisce.

– COME UTILIZZARLO –

Polpa di mango: applicatela direttamente sulla chioma o sulla pelle la sera, per evitare l’effetto crespo dovuto alle lunghe esposizioni al sole e, nel caso della cute, per combattere arrossamenti, eritemi e scottature.

Olio di mango: come protezione per i capelli, spalmare l’olio in piccole quantità sulle lunghezze per avere un’effetto barriera dal sole e dal vento.

Oppure, se lo uniamo a 5 gocce di olio di rosa (lenitivo) otteniamo un’eccellente doposole!

Impacco sui capelli pre-esposizione: il giorno prima della prevista esposizione al sole, frullate la polpa di un mango con 2 cucchiai di miele e un cucchiaino di olio di semi di lino. Spalmate il composto sulle ciocche singole, avvolgete i capelli nella pellicola trasparente e lasciate la maschera in posa per circa 1 ora. Al termine, fate lo shampoo.

Impacco sulla pelle pre-esposizione: applicate lo stesso composto su viso, collo e décolleté. Aspettate 10 minuti, risciacquate e applicate un velo d’olio di mango.

Sono interessantissimi gli usi, a me finora sconosciuti, per i quali questo frutto può essere impiegato 🙂 io sono molto curiosa di provare questi rimedi cosmetici naturali, provando ad agire quindi dall’esterno, visto che il sapore del mango non lo apprezzo tantissimo :/

Voi metterete in pratica questi consigli? 😀 l’importante è proteggerci dal sole, in un modo o nell’altro!

Se volete altri suggerimenti relativi ai modi di proteggere pelle e capelli, cliccate sui link qui sotto:

Curarsi al naturale: l’uso delle erbe per pelle e capelli

Amiche dei capelli con l’aiuto delle erbe

Alcuni consigli per una pelle sana e capelli forti

Un bacio e alla prossima 💋

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