LOVE IS IN THE HAIR ❤ LA CURA DEI CAPELLI GRASSI

Bentrovate care!

Nuovo articolo dedicato ai capelli 😀

Gli ultimi due articoli di questa serie sono stati dedicati alla cura del capello a seconda della forma, ossia chioma liscia e mossa qui e chioma riccia ed afroamericana qui.

Oggi porrò l’attenzione sui capelli in base alle caratteristiche del cuoio capelluto, ovvero a seconda della quantità di sebo che esso presenta: parliamo di capelli grassi!

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I capelli grassi sono causati da uno squilibrio, relativamente frequente, delle ghiandole che producono il sebo sulla cute.

Probabilmente questa tipologia di capello dipende tanto da fattori genetici quanto da fattori esterni come lo stress, l’ansia, un’alimentazione poco equilibrata e troppo ricca di grassi, la stanchezza, l’uso di prodotti sbagliati e l’abuso di tinture chimiche che concorrono all’aumento della produzione di sebo.

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Il sebo è una sostanza grassa naturale che garantisce la lubrificazione del capello e lo protegge dall’inquinamento. Quando è in eccesso, il sebo potrebbe diventare un problema o un fastidio non indifferente: i capelli appaiono lucidi, pesanti e privi di volume già il giorno successivo allo shampoo, con possibili problemi di caduta.

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Per cercare di contrastare il problema è, comunque, possibile agire in diversi modi: intanto agendo dall’interno, rivedendo la propria dieta, arricchendola di frutta e verdura – ricche di vitamine – e riducendo il consumo di cibo grasso.

Dal punto di vista estetico e cosmetico, invece, bisogna prediligere sempre dei trattamenti che mirano alla regolazione della produzione del sebo: il principio di base consiste nello scegliere uno shampoo adatto a questo tipo di capelli o un detergente delicato a pH neutro. Dato che chi soffre di capello grasso lo lava ogni giorno, in questo modo è possibile farlo tranquillamente senza che vi sia il rischio di aggredire ulteriormente la cute.

Da evitare i prodotti idratanti che andrebbero ad appesantire ulteriormente la chioma. Sono da prediligere, invece, prodotti purificanti ed astringenti. E’ consigliato utilizzare piccole quantità di shampoo diluendolo bene, senza lasciarlo in posa: più il lavaggio è rapido, più sarà efficace.

Da evitare, se si può:

  • Il balsamo – al limite scegliendone uno adatto alla tipologia di capello e molto leggero su di esso – e il getto d’aria calda del phon ad una distanza troppo ravvicinata: il calore potrebbe fluidificare ulteriormente il sebo.
  • Gli shampoo per bambini che hanno un effetto nutriente che non si addice né agli adolescenti né agli adulti.

  • Strofinare vigorosamente la testa con l’asciugamano, prima dell’asciugatura.

  • L’acqua ad una temperatura troppo elevata. E’ da preferire un getto tiepido.

  • Non usare mai pettini di metallo su capelli bagnati: utilizzate piuttosto un pettine d’osso o di plastica, a denti rotondi e lisci per non danneggiare le squame dei capelli. I pettini e le spazzole a denti sottili e stretti, al contrario, attiverebbero la produzione del sebo.
  • Evitare i gel o i prodotti per lo styling troppo ricchi: rendono il capello spento e grasso. Analogo discorso per gli oli (quantomeno quelli ricchi o corposi) che rendono i capelli lucidi ed appesantiti.

Altra abitudine che andrebbe evitata categoricamente è il pettinare troppo frequentemente i capelli o passare troppo spesso le mani su di essi: così facendo, il sebo “scivola” dalla radice alla lunghezza, sporcando precocemente la chioma.

Le buone abitudini da adottare, invece, sono:

  • Effettuare un massaggio leggero e rapido sul cuoio capelluto prima dello shampoo, per attivare la microcircolazione.
  • Effettuare l’ultimo risciacquo con l’acqua fredda, per tonificare cute e capelli.
  • Effettuare la pre-asciugatura dei capelli con un asciugamano (non troppo a lungo però!) per eliminare l’eccesso d’acqua.
  • Usare il phon ad una temperatura media, tenendolo a 15 cm dalla capigliatura e senza soffermarsi sulla stessa zona per più di 15 secondi.

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Nonostante si soffra di cuoio capelluto grasso, ciò non toglie la possibilità di coccolare e curare i propri capelli con determinati trattamenti, soprattutto naturali.

1. Maschera all’argilla

Com’è ben noto, l’argilla è adattissima per chi soffre di pelle e capelli grassi, grazie alla sue proprietà astringenti, purificanti e seboregolatrici.

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∞ Versate in una ciotola una manciata d’argilla verde in polvere (reperibile in erboristeria), mischiata con dell’aceto diluito al 50% con acqua, in modo da ottenere un composto denso. Applica questa maschera sui capelli, lascia agire per 10 minuti, risciacquate con acqua tiepida e procedete col normale shampoo.

In caso di radici grasse e punte secche?

In questo caso applicate la maschera all’argilla soltanto sulle radici e non sulle punte. Lavate i capelli con uno shampoo purificante, nutrendo le punte usando oli e maschere idratanti, evitando di massaggiare a lungo il cuoio capelluto perché più si attiva la circolazione sanguigna, più il sebo risale sulla superficie del cuoio capelluto.

2. Oli essenziali

I giusti oli essenziali possono essere aggiunti allo shampoo abituale per potenziarne l’effetto e per ottenere risultati più soddisfacenti nella lotta contro il sebo.

∞ Aggiungete allo shampoo 3-4 gocce d’olio essenziale d’arancia, di geranio rosa, di lavanda, di limone, di tea tree, di mirra, di menta, di cedro o di salvia. Questi sono i migliori per i capelli grassi, grazie alle loro proprietà toniche e antisettiche.

3. Risciacquo

Anche il famoso risciacquo finale ha la sua importanza sulla resa dello shampoo e sulla durata della pulizia.

∞ Mescolate 2 gocce d’olio di timo o di rosmarino (piante astringenti) a 1 cucchiaio d’aceto o di limone, per chiudere le squame dei capelli. Diluite questo composto in un litro d’acqua minerale con la quale si sciacqueranno i capelli.

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Spero che questi piccoli consigli vi tornino utili 😁 combattiamolo insieme il grasso! 😃

Buona giornata ragazze!

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» Arrivederci estate: i trattamenti di bellezza al rientro dalle vacanze

Bentornate bellissime ❤

Chi vorrebbe essere sempre in vacanza? Penso tutte 😀 cosa c’è di meglio del potersi dedicare a tutto quello che più piace senza stress e impegni vari?

Una vita che molti, con nostra grande invidia, riescono a condurre gran parte dell’anno – ovviamente mi riferisco a persone “irraggiungibili” quali VIP, calciatori, grandi imprenditori ecc. – alla faccia di noi comuni mortali che abbiamo uno stile di vita leggermente differente e gli unici periodi nei quali riusciamo a fare questo sono le tanto desiderate ferie.

E cosa cerchiamo di fare quando siamo in ferie? Una vacanza. In estate la maggior parte della gente predilige mete di mare, all’insegna del sole, del relax e del buon cibo. Non si pensa al dopo o ai chili di troppo e, personalmente, penso che sia giusto così 😉 però si trascura anche la cura della pelle  e dei capelli, volete per pigrizia o per mancanza di voglia a causa del caldo.

Bene, dopo esservi divertite e rilassate, giunto Settembre, quel “dopo” tanto rimandato ci presenta il conto: bisogna rimboccarsi le maniche e tornare al corretto regime 😁 (mi sento tanto uno spot motivazionale).

Vi parlerò di quei trattamenti di bellezza da effettuare al rientro dalle vacanze e al termine dell’estate, in modo da prepararsi mentalmente e fisicamente all’imminente avvento dell’autunno.

I TRATTAMENTI PER CORPO & VISO

1. Pulizia del viso: detersione e peeling.

Rientrate dalle vacanze è molto importante iniziare – o ri-iniziare, qualora l’aveste sospeso – a dedicarsi ad una corretta pulizia della pelle. E’ sufficiente ricominciare con uno scrub delicato, per il viso quanto per il corpo. Come sappiamo (ve ne ho parlato qui) la pelle abbronzata tende ad “ingrigirsi” col passare dei giorni: un buon gommage o uno scrub la aiuta a ritrovare il suo splendore, facendola apparire fresca e rinata. Coloro che soffrono di acne ne troveranno sicuramente giovamento.

Ma non solo: questi trattamenti servono anche per eliminare gradualmente le macchie sul viso o i leggeri arrossamenti provocati da un’eccessiva o inadeguata esposizione al sole. Per ovviare a questo problema, è possibile utilizzare sieri o creme volte allo schiarimento e all’alleviamento dei rossori, puntando sull’idratazione della pelle e sul rilassamento di essa. L’argilla bianca, applicata sul viso o sulle parti arrossate, è ottima per attenuare l’irritazione.

Potete optare per dei trattamenti casalinghi o per quelli più professionali dall’estetista: quest’ultima di sicuro vi effettuerà una pulizia del viso più profonda, con tanto di spremitura dei punti neri ed eliminazione delle impurità superficiali.

2. Idratazione della pelle del corpo.

Dopo lo scrub, bisognerà porre attenzione a mantenere idratata la pelle del corpo, partendo dalla detersione: sono da prediligere i detergenti neutri, meglio se oleosi.

3. Massaggio.

Dedicate qualche minuto ad un massaggio rilassante su viso, collo, decolleté, seno, braccia, mani e zona cervicale, con un’apposita crema o olio corpo.

4. Idratazione della pelle del viso: la maschera dermopurificante.

Una volta che la pelle è accuratamente pulita, applicate una maschera idratante o altamente purificante. Applicatela anche sulle zone delicate quali collo, decolleté, mani e piedi e lasciatela agire per circa 10-15 minuti.

5. Crema idratante.

Dopo aver rimosso la maschera, terminate il tutto con l’applicazione di una buona crema idratante adatta alla vostra pelle: di giorno, l’ideale sarebbero prodotti specifici che contengono molecole in grado di attirare l’acqua, come l’acido ialuronico, l’acido lattico, l’urea, l’allantoina e l’aloe. Nel caso di epidermide molto secca, precedete il prodotto viso con un buon siero ultra-idratante e nutriente.

Di notte, invece, prediligete prodotti altamente nutrienti dalle proprietà elasticizzanti e ricompattanti come il burro di karitè, la Vitamina E e i vari oli vegetali.

6. Mani e piedi.

Ovviamente non vanno sottovalutate le nostre estremità. Dedicatevi ad una buona manicure e pedicure rigenerante – anche tramite trattamenti fai da te – terminando il tutto con una buona crema idratante.

7. Controllo dei nei.

E’ importante tenere sotto controllo i nei che, con la luce del sole, possono diventare piccoli nemici della pelle e di tutto il sistema immunitario. Per questo motivo vi consiglio una visita completa dal dermatologo almeno una volta l’anno.

I TRATTAMENTI PER I CAPELLI

Sostanzialmente i trattamenti migliori che potete dedicare alle chiome sfibrate e rovinate sono gli impacchi e maschere altamente idratanti, nutrienti e ristrutturanti: sole, cloro, acqua salata o gli sbalzi di temperatura possono rovinare la fibra dei capelli e, di conseguenza, farli diventare più secchi e fragili del normale.

Per ridonare vigore alle ciocche, ricorrete anche a prodotti per la detersione – shampoo e balsamo – privi di siliconi ed alcool, in modo da aiutare cuoio capelluto e capelli a ritrovare la propria forza. Nel caso di capelli tinti, utilizzate prodotti specifici per illuminare e riaccendere il proprio colore di capelli.

Se ritenete di avere le punte troppo secche e rovinate, allora ZAC! Una seduta di taglio e piega dal parrucchiere è la soluzione migliore.

CONSIGLI GENERALI

PRESTO A LETTO ∼ Per quanto difficile possa sembrare, se siete dei vampiri un po’ come me, bisogna cercare di andare a letto presto: come ben sappiamo, la pelle si rigenera soprattutto la notte. Dunque, applicate una buona crema prima di addormentarvi e recuperate il sonno perso durante le vacanze.

MANGIARE SANO ∼ E’ il momento di riprendere le redini anche dal punto di vista della corretta alimentazione: sì a frutta, verdura fresca e prodotti integrali. Limitate il più possibile i grassi e preparate delle salutari insalate a pranzo e optate per pesce o carne magra con un contorno di verdure a cena. Questo permetterà di eliminare le tossine in eccesso, depurare l’organismo e buttare via i chili in più accumulati durante le vacanze.

NO A FUMO E ALCOOL ∼ Cercate di limitare entrambi questi elementi che disidratano la pelle, rendendola opaca, e ne provocano l’invecchiamento precoce.

PROTEZIONE ANCHE IN CITTA’ ∼ Almeno per tutto il mese di Settembre, se riconoscete che il sole in città è forte, continuate ad applicare la protezione solare anche in città.

Questo è tutto. Spero che questi consigli possano tornarvi utili per riprendere il prima possibile la vostra forma e il vostro aspetto migliore. Buon rientro a tutte/i!

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* FONTI *

www.diredonna.it

www.nonsprecare.it

www.staibene.it

www.margherita.net

» Nozioni di base sul Make-up #8: l’EYELINER! {Colori & Guida alla corretta applicazione}

Bentornate fanciulle 💖

Le recensioni torneranno a Settembre 🙂 in queste ultime due settimane di Agosto vorrei dedicarmi alle rubriche mensili (d’altronde come di consuetudine).

Facendo riferimento a quella sulle Nozioni di base sul make-up, il mese scorso abbiamo parlato di eyeliner, soprattutto delle diverse tipologie presenti sul mercato, dei pennelli utilizzabili e dei piccoli consigli sulla stesura, sulla rimozione e sulla correzione di eventuali errori. Trovate il link dell’articolo qui.

Quest’oggi, invece, proseguiamo concentrandoci sui vari colori dell’eyeliner e sugli step da seguire per una buona stesura sull’occhio, soprattutto per chi è alle prime armi.

💖

Oltre a poter scegliere tra diversi tipi di eyeliner, esistono altrettante alternative per quanto riguarda i colori. Il classico nero ci permette di andare sul sicuro, ma osare con colori più stravaganti ci permette di sottolineare lo sguardo e far risaltare il colore degli occhi.

A quest’ultimo proposito, gli elementi da tenere in considerazione per la scelta del colore dell’eyeliner giusto per noi sono tre: la dimensione, la forma e il colore dell’occhio.

Per quanto riguarda le prime due, se gli occhi sono piccoli, l’eyeliner può ingrandirli purché tracciate una linea sottile che parta da un terzo o da metà dell’occhio. La linea andrà poi a ingrandirsi man mano che ci avviciniamo all’esterno, dove si concluderà con una virgoletta all’insù o allungata.

Se avete gli occhi grandi potete sentirvi più libere: la linea può contornare tutto l’occhio o solo metà di esso, sopra e sotto o solo sopra o solo sotto, il tutto sempre con delle accortezze:

  • Nel caso di occhi a palla, bisogna evitare di contornali totalmente (sia sopra sia sotto) perchè non si farebbe altro che accentuare la rotondità.
  • Nel caso di occhi tondi leggermente all’ingiù, l’eyeliner andrebbe applicato solo nella rima interna inferiore, favorendo l’allungamento dell’occhio attraverso un gioco di chiaro e scuro con l’ombretto.
  • Nel caso di occhi grandi e allungati, potete contornarli totalmente con l’eyeliner evitando, però, virgolette troppo lunghe o inclinate.

Vediamo ora quali sono, invece, le tonalità da scegliere in base al colore dei nostri occhi:

• Eyeliner marrone

marrone

Perfetto per le bionde e per tutte coloro che hanno pelle e capelli abbastanza chiari. Dà valore allo sguardo e allo stesso momento risalta gli occhi chiari. L’eyeliner marrone è anche ottimo per chi è castana con gli occhi color nocciola.

• Eyeliner blu

blu

Ideale per le more dalla carnagione olivastra, che vogliono dare al proprio make up un’aria più chic e sofisticata; così anche per chi ha gli occhi azzurricastani. Ma se siete troppo pallide in viso, invece, statene bene alla larga!

• Eyeliner fucsia

fucsia

Il fucsia dona particolarmente a chi ha la pelle chiara e i capelli castani. Si abbina divinamente agli occhi verdi o azzurri perché ne risalta il colore e la forma, ma sta benissimo anche su quelli castani.

• Eyeliner arancio

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Eccentrico e originale allo stesso tempo, questo colore è adatto a tutte, meno che alle more. I prodotti di make-up arancio sono perfetti soprattutto per look estivi, stravaganti e allegri.

• Eyeliner verde

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L’eyeliner verde, insieme a quello fucsia, rientra sicuramente tra le preferenze delle ragazze. Viene utilizzato da tutte ma si rivela perfetto per chi ha gli occhi nocciola o verdi.

• Eyeliner in glitter

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Gli eyeliner glitterati sono eyeliner in gel trasparente che hanno al loro interno frammenti di glitter. Non sono consigliati per tutti i giorni, più che altro si possono riservare per serate speciali, abbinandoli con un trucco ad effetto lucido. Non si applicano da soli, bensì solo dopo aver applicato l’eyeliner nero sotto: potete tracciare una riga di eyeliner glitterato sopra quella dell’eyeliner nero.

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Tabella riassuntiva

In generale, se volete fare risaltare l’eyeliner colorato, invece di tracciarlo da solo potete stendere una linea sopra l’eyeliner nero, accentuandone l’effetto. Gli eyeliner colorati  e glitterati sono belli ma, più che altro, utilizzabili da un pubblico giovanile, per il semplice fatto che la pelle delle palpebre, non essendo più liscia come una volta, non permette di stenderli in maniera lineare, senza errori.

💖

Come si fa ad applicare correttamente l’eyeliner?

Per prima cosa, tutto parte dalla postura e dalla posizione che assumiamo durante l’applicazione:

1. L’appoggio ⇒ E’ fondamentale trovare un punto di appoggio che ci permette di tenere la mano quanto più ferma possibile mentre ci accingiamo a stendere l’eyeliner. Individuiamo, dunque, un punto in cui poggiare comodamente il gomito. Evitiamo, se possibile, di poggiare la mano sul viso per non rovinare il trucco; viceversa, proseguiamo in questo modo, cercando di mantenere la mano leggera ed evitare inutili pressioni.

2. Specchio ⇒ Dal momento che l’applicazione dell’eyeliner richiede una notevole pazienza e precisione, è necessario che lo specchio sia molto vicino al viso.

3. L’occhio ⇒ Uno degli errori più comuni è quello di tirare l’occhio verso l’esterno: così facendo la riga avrà una forma innaturale, perché tale è la posizione della palpebra al momento della stesura del prodotto. Altrettanto sbagliato è chiudere completamente l’occhio: è impossibile che la palpebra resti immobile e perfettamente liscia.

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I suggerimenti di Kiko sulle diverse modalità d’applicazione dell’eyeliner

APPLICAZIONE DELL’EYELINER STEP BY STEP:

∞ Stendete un velo di cipria o un apposito primer sull’occhio in modo da omogeneizzare la palpebra, renderla opaca e far durare il trucco più a lungo.

∞ Trovate la giusta posizione e il corretto appoggio, avvicinandovi il più possibile allo specchio, mantenendo il mento alto e le palpebre socchiuse.

I metodi per procedere all’applicazione sono due: N.1 IL TRATTEGGIO

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∞ Iniziate tracciando una riga tratteggiata lungo l’attaccatura delle ciglia, in modo che faccia da guida, procedendo ad unire i tratti dall’interno fino alla punta esterna dell’occhio. Un piccolo ma efficace segreto è quello di posizionarsi di tre quarti verso lo specchio, e non completamente dritte, così facendo l’occhio è costretto a guardare da un’altra parte e non ci sarà l’istinto di chiuderlo. Procedete allo stesso modo con l’altro occhio.

N.2 LA SAGOMA DI CONTORNO

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∞ Disegnate l’angolo esterno per decidere a che punta terminerà la virgola. Procedete tracciando la linea dall’esterno verso l’interno, mantenendo sempre la stessa pressione per evitare ondulazioni nella riga. Man mano che ci si avvicina all’angolo interno dell’occhio, la linea deve assottigliarsi. Una volta finito, riempite con piccoli tratti lo spazio vuoto che si viene a creare tra ciglia e linea.

IL PROBLEMA DELLA CODINA FINALE

Stendere l’eyeliner potrebbe non rivelarsi così tanto difficile, il meglio – o il peggio – arriva al momento di tracciare la famosa codina finale. Se non si possiede la manualità di tracciarla a mano libera, potete aiutarvi con:

• SCOTCH

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Applicate un pezzo di scotch sulla pelle sotto l’occhio, in diagonale, così che tenda verso l’alto e l’esterno. Disegnate la virgola, seguendo il tratto, senza paura di sbavare, dal momento che tutto il colore in eccesso si depositerà sullo scotch senza compromettere il risultato finale.

• CUCCHIAIO

In alternativa, potete provare ricorrendo ad un cucchiaino da caffè, utilizzandolo come se fosse un righello.

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Mettete il manico sotto l’occhio, in modo che un’estremità sia diretta verso l’esterno, e usatela come linea da seguire per tracciare il contorno inferiore della virgola. Poi girate il cucchiaio e utilizzate la parte convessa per completare la virgoletta. Non vi resta che riempire la sagoma, lasciandola così o procedendo a tracciare il resto della riga.

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Per oggi è tutto ragazze 😊 spero che questi consigli e questa piccola guida possano tornarvi utili per contrastare l’incubo dell’eyeliner 😀

Se volete, lasciate tranquillamente un commento. Vi saluto e ci rileggiamo al prossimo articolo 💖

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* FONTI *

www.bellezza.robadadonne.it

www.ilmiomakeup.it 1

www.ilmiomakeup.it 2

» La fine delle vacanze: i segreti per il mantenimento prolungato dell’abbronzatura

Buongiorno donzelle 🌺

Ma Agosto ha ingranato la quinta o è impressione mia? L’estate giunge lentamente al termine e Settembre è alle porte. Questo arco di tempo, compreso dal 16 Agosto fino all’inizio del nuovo mese, mi rende malinconica… Chissà perchè.

Depressione a parte, finirà il periodo di andare a mare ma non necessariamente, con le stesse tempistiche, quello della tintarella, prolungabile ancora un po’ grazie ai giusti accorgimenti.

Scopriamo insieme quali sono i trucchi per mantenere una pelle sana ed abbronzata il più a lungo possibile!

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☀ CORRETTA ALIMENTAZIONE E ADEGUATA IDRATAZIONE

Il primo accorgimento importante è quello di curare la propria alimentazione. Così come è importante, prima dell’esposizione, mangiare tanta frutta e verdura, va adoperato lo stesso criterio anche per il dopo, per prolungarla ed evitare inestetiche chiazze e secchezza della pelle. Quindi, insieme al cibo, anche bere molta acqua (2 litri al giorno) ha un ruolo fondamentale per mantenere la pelle elastica e idratata.

Sono da prediligere frutta e verdura di colore giallo-arancio, frutti rossi (antiossidanti e curativi), frutta secca ed olio d’oliva (riserve fondamentali di vitamina B ed E); in generale, scegliete frutti e ortaggi che contengano preziose vitamine, flavonoidi, betacarotene o licopene, come pomodori, peperoni, zucche estive, carote, meloni, albicocche e pesche.

DOCCIA TIEPIDA

E’ sconsigliato il bagno, soprattutto a temperature troppo calde, perchè il contatto prolungato con l’acqua favorisce la desquamazione. Meglio una doccia, possibilmente con acqua tiepida, che aiuta la pelle a rimanere compatta ed elastica, preferendo un olio o gel idratante specifico, rispetto al classico bagnoschiuma, che risulta più aggressivo e tende a favorire il distacco della pelle abbronzata.

☀ TAMPONARE LA PELLE

Uscite dalla doccia, o in generale quando ci si asciuga, cerchiamo di tamponare la pelle piuttosto che sfregarla, per evitare di stressarla troppo ed agevolare la perdita del colorito.

☀ EFFETTUARE SCRUB O GOMMAGE SETTIMANALI

Come ho precisato in questo articolo, contrariamente a quanto si pensi, effettuare uno scrub delicato sul corpo, almeno 1 volta a settimana, è essenziale per il mantenimento dell’abbronzatura. Se notiamo chiazze o principi di disdratazione e desquamazione, effettuiamo un gommage per uniformare il colorito ed evitare l’accentuazione di secchezza e segni delle rughe.

 UTILIZZARE PRODOTTI NUTRIENTI PER IL CORPO

A parte l’idratazione interna tramite l’assunzione d’acqua, è importante applicare quotidianamente una buona crema idratante e, durante il periodo di esposizione, un doposole specifico: l’abbronzatura tende a scolorire perchè gli strati più superficiali dell’epidermide tendono a rinnovarsi eliminando le cellule morte; mantenendo la pelle idratata, si può rallentare questo processo.

☀ EVITARE PRODOTTI A BASE DI ALCOOL

I profumi, d’estate, a causa dell’elevata presenza di alcool al loro interno, rischiano di inaridire la pelle. Ecco perchè è l’ideale dare via libera a prodotti più leggeri come le acque profumatecreme agli oli essenziali, che mantengono inalterata l’idratazione dell’epidermide, e ai freschi idrolati, come quelli ai fiori d’arancio, di lavanda o di rosa.

MEGLIO UTILIZZARE PRODOTTI NATURALI IDRATANTI

Evitando i prodotti acidi, come l’acido glicolico, che rimuovono i pigmenti dalla pelle. Ecco alcuni suggerimenti:

  • OLI come quello di GERME DI GRANO – per la pulizia e l’idratazione del viso, respingendo i possibili segni d’invecchiamento -, di AVOCADO, di JOJOBA, di OLIVA e di CAROTA – favorisce l’idratazione della pelle e stimola/mantiene l’abbronzatura più a lungo -.
  • BURRO DI KARITE’ ∼ Svolgendo un’azione idratante e lenitiva sul corpo e sul viso, prepara la pelle a ricevere nuova abbronzatura e a mantenere quella già ottenuta, donandole immediatamente un aspetto molto più luminoso.
  • ALOE VERA ∼ Un must dell’estate (e non solo), viene soprattutto impiegata come efficace doposole.
  • TE’ NERO e MALLO DI NOCE ∼ Come coloranti naturali in grado di fare apparire l’abbronzatura più luminosa e intensa. Il primo non va assunto, bensì va unito all’acqua del bagno in modo che prepari la pelle a ricevere la tintarella “dall’esterno”, mentre il secondo lo si può utilizzare sotto forma di detergente, per esempio.

☀ AUTOABBRONZANTI

Chi l’ha detto che i cosmetici autoabbronzanti {anche di questo ne ho parlato qui} vanno usati solo quando si desidera un po’ di colorito partendo da zero? Possono essere dei validi alleati se si desidera prolungare la tintarella ancora per un po’, in maniera del tutto sicura, leggera e molto naturale.

☀ PRENDERE UN PO’ DI SOLE 20 MINUTI AL GIORNO

L’Istituto Europeo per la Salute delle Donne assicura che bastano 20 minuti al giorno di esposizione solare per mantenere in azione la melanina, prolungando, quindi, l’abbronzatura. Non bisogna andare necessariamente a mare: basta sfruttare i momenti di vita quotidiana o di tempo libero come un giro in città, una pausa pranzo, una passeggiata al parco, ecc.

☀ EVITARE L’ARIA CONDIZIONATA

Dal momento che l’aria condizionata secca l’ambiente nel quale è presente, di conseguenza tale secchezza agisce anche sulla pelle che, non idratandosi a dovere, tende a perdere anticipatamente il tanto amato colorito.

🌺

Con questi piccoli accorgimenti riuscirete a mantenervi abbronzate ancora un po’ 🙂 ma quante di voi, realmente, preferiscono così e quante, invece, non vedono l’ora di tornare del proprio colore naturale?

Un bacio e alla prossima 🌺

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Love is in the Hair ❤ La cura dei capelli Lisci & Mossi

Buongiorno ragazzuole 💚

Parliamo di capelli: alcune di voi mi hanno richiesto un articolo che parlasse della cura di essi, tenendo conto delle differenti tipologie di capello.

Premesso che non sono un’esperta e che non possiedo conoscenze specifiche, dal momento che i miei articoli sono frutto di un’apprendimento autodidatta presso qualunque fonte informativa, accolgo con piacere le richieste e spero di riuscire a soddisfarle come meglio posso.

💚

Dal momento che si possono analizzare i capelli in base alla forma, alla quantità di sebo, al taglio e al colore, dividerò l’articolo in più parti in modo da renderlo ad hoc per ciascuna di voi.

Ma prima di concentrarci sul lato estetico è bene sapere che, oltre al fattore genetico che ne determina la tipologia, la base di partenza per una buona cura dei capelli è una corretta alimentazione e uno stile di vita sano e regolare.

Il capello, infatti, è composto da:

  • Cheratina ∼ Sostanza composta da due aminoacidi (cistina e lisina) che determinano la forza e la robustezza del capello ⇒ E’ assumibile tramite carne e pesce.
  • Vitamine A, E, B ∼ Assicurano il ricambio cellulare, la produzione sebacea e l’attività del follicolo ⇒ Sono assumibili tramite uova, latticini, verdura e frutta secca.
  • Sali minerali, ferro, zinco, zolfo e rame ∼ Sostanze che prevengono la caduta e rendono i capelli morbidi e luminosi ⇒ Sono assumibili tramite carne, pesce, verdura, legumi, frutta secca e crostacei.

Una dieta che rispetta questi principi consente di avere una normale crescita dei capelli e di mantenerli in buona salute.

💚

LA CURA: CAPELLI LISCI E CAPELLI MOSSI

Oggi voglio dare precedenza alle amiche lisce e a quelle mosse 😀

CAPELLI LISCI

Per chi li ha così di natura, i capelli lisci sono comodi da pettinare e da gestire, ma vanno curati attentamente per apparire ordinate voi e per mantenere sani loro.

Per quanto riguarda il lavaggio, i capelli lisci vanno lavati spesso per garantire loro luminosità e lucentezza. Se si effettuano lavaggi frequenti, però, badate ad utilizzare uno shampoo delicato, cremoso e nutriente – dosando piccole quantità di prodotto -, tenendo alla larga quelli troppo aggressivi che, invece, potrebbero non solo danneggiare i capelli ma anche la cute. Usate, se possibile, l’acqua tiepida con getti d’acqua fredda per il risciacquo finale: in questo modo li renderete più forti contro le alte temperature (dell’acqua, del phon o delle piastre).

Oltre allo shampoo giusto, per garantire morbidezza e luminosità ai capelli lisci, è necessario affiancare un buon balsamo dall’azione fortificante o districante: questo va applicato a partire dalle punte e, risalendo, lungo la lunghezza della chioma. Anche in questo caso, usate piccole quantità di prodotto per evitare di appesantire troppo i capelli che, da bagnati e con addosso il balsamo, vanno pettinati molto delicatamente.

Capelli-Lisci

Almeno una volta alla settimana, concedetevi una maschera nutriente adatta al vostro tipo di capello (in caso di capelli grassi, prolungate ad una volta ogni due settimane). Gli ingredienti consigliati sono l’olio di olivanutre, lucida, rende morbidi e setosi i capelli – e l’olio di semi di lino – dona lucentezza e setosità immediate –. Effettuate l’impacco, applicando la maschera sui capelli umidi (stendendo solo l’olio o unendolo ad altri ingredienti), lasciandola in posa per minimo mezz’ora.

Per quanto riguarda la fase dell’asciugatura, procedete tamponandoli delicatamente con un asciugamano, senza sfregare, per togliere l’umidità in eccesso. Applicate una piccola quantità di prodotto anti-crespo e di uno protettivo dal calore – l’olio ai semi di lino è perfetto, soprattutto se utilizzate piastre o ferri arriccianti – e procedete col phon a temperatura fredda (o al massimo tiepida), tenendolo circa a 20 cm di distanza dai capelli, per non bruciarli, indebolirli o spezzarli. Applicate i prodotti da metà lunghezza fino alle punte, evitando le radici per non appesantire o sporcare precocemente la cute, e asciugate a testa in giù se desiderate ottenere un po’ di volume.

CAPELLI MOSSI

I capelli mossi riguardano diverse tipologie intermedie di capelli che sono comprese tra il liscio e il riccio definito.

La fase del lavaggio non richiede attenzioni particolari: utilizzate uno shampoo e un balsamo funzionale al vostro tipo di capello. Utilizzate possibilmente l’acqua fredda per rendere la chioma più brillante e idratata, intrappolando l’umidità all’interno del capello e riducendo l’effetto crespo.

Anche per questa tipologia, è consigliato fare una maschera nutriente o fortificante per migliorare lo stato del capello in caso di fragilità.

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Il momento dell’asciugatura è quello più particolare: grazie alla natura del capello, potete sbizzarrirvi sull’effetto finale, acconciature comprese. Innanzitutto non asciugateli troppo velocemente, dal momento che il capello mosso necessita di essere pazientemente modellato durante questa fase.

Per ottenere un mosso ben definito, asciugateli, come sempre, a testa in giù per ottenere più volume; incrementate l’effetto con l’aiuto del diffusore. Per ottenere una capigliatura leggermente mossa, applichiamo una noce di schiuma per definirli, asciugandoli sempre a testa in giù con un diffusore. Terminata quest’operazione, attorcigliateli e arrotolateli su se stessi, fissandoli con un elastico. Teneteli così per un paio di ore, dopodichè scioglieteli e ravvivateli con le mani. Per un’acconciatura liscia, invece, potete ricorrere ad una spuma lisciante e procedere, poi, ad asciugare i capelli con una spazzola grossa a setole morbide.

La soluzione migliore, comunque, è asciugare i capelli naturalmente, ridefinendo col phon soltanto le ciocche ribelli. E’ sempre da preferire una temperatura fredda/tiepida.

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E voi come curate le vostre chiome lisce e mosse? 🙂 vi aspetto nel prossimo articolo 💋

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