» NOZIONI DI BASE SUL MAKE-UP #9: KOHL & KAJAL {PART I: DIFFERENZE, TIPOLOGIE E COLORI}

Bentornate donne!

Nuovo appuntamento mensile sulle Nozioni di base sul make-up. Ormai sappiamo che sempre più frequentemente le varie case cosmetiche immettono nel mercato le nuove collezioni, comprendenti nuove tipologie di prodotto o nuove varianti di quelle già esistenti.

Focalizzandoci sui prodotti per il trucco occhi, quante di voi si sono imbattute nei prodotti kohl e kajal, facendo un po’ di confusione e non capendo bene quale sia la differenza tra di essi?

Ed è proprio su queste differenze che voglio concentrarmi oggi, sulle tipologie esistenti e sulle modalità d’applicazione di entrambi i prodotti. Per evitare dilungamenti, l’articolo verrà suddiviso in 2 parti 🙂

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KOHL E KAJAL: COSA SONO, A COSA SERVONO E QUALI SONO LE DIFFERENZE

Questi due nomi indicano di base la stessa cosa: una matita occhi. Quello che cambia è la consistenza e la funzionalità: per quanto riguarda la prima, il khol è un prodotto in polvere, mentre il kajal no. Date le caratteristiche che essi presentano, entrambi richiedono metodi d’applicazione differenti.

IL KOHL

Le origini del Kohl sono antichissime: già nell’antico Egitto veniva utilizzato per intensificare lo sguardo. Basti pensare a Cleopatra che ne faceva largo uso.

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Come anticipato poc’anzi, il Kohl è una polvere formata da pigmenti scuri naturali mista a talco, che assicura un’ottima coprenza ed una formidabile durata.

IL KAJAL

Il Kajal è un prodotto che deriva dai paesi orientali, specie dall’India, da dove prende il nome con cui è spesso chiamato, ovvero “kajal indiano”.

Non è usato soltanto dalle donne, ma anche dagli uomini e, addirittura, applicato ai bambini; questo perché in origine il prodotto, più che come cosmetico, veniva usato da questi popoli come disinfettante per gli occhi: grazie infatti ai suoi ingredienti naturali aiuta ad allontanare tutti quegli agenti nocivi presenti nell’aria, che possono causare irritazioni e infezioni all’occhio. Addirittura veniva applicato la sera prima di andare a dormire, in modo da purificare gli occhi. Per creare questo cosmetico si usano infatti polveri minerali mescolate a oli vegetali.

Propria per questa caratteristica, il Kajal è un cosmetico che va benissimo se lo si vuole usare all’interno dell’occhio, visto il potere “curativo”. Ovviamente se si percepiscono fastidi agli occhi, è sempre bene toglierlo, perché si potrebbe essere allergiche a qualche componente senza saperlo.

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Parlando ora della consistenza, il Kajal non è polveroso bensì pastoso: è un mix di galena, malachite, zolfo e grasso animale. Esso è sicuramente più pratico del Kohl, in quanto è un prodotto molto più malleabile e sfumabile, anche se molto meno resistente perchè tende facilmente a colare.

Solitamente, all’interno della confezione della versione in pasta, si trova anche una pietra di quarzo che serve a trattenere l’umidità e a fare in modo che il prodotto resti intatto più a lungo. Un barattolino è praticamente interminabile, in quanto basta pochissimo prodotto e non si secca mai. È ottimo da sfumare e per creare effetti smokey eyes, ma va accuratamente fissato per non incombere in brutte sorprese!

Il Kajal ha un tratto molto più lucido rispetto al Kohl e per questo può essere una buona soluzione per la realizzazione di trucchi particolari, mentre il Kohl in polvere è ottimo per fissare e per rendere il tratto di una semplice matita più intenso e più duraturo… Un’alternativa all’ombretto nero.

Entrambi permettono, nel complesso, di avere bellissimi riflessi e dare una profondità intensa allo sguardo.

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LE TIPOLOGIE DI KOHL E KAJAL

• In pasta

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I kajal e khol in pasta sono la tipologia più classica. La pasta è racchiusa e pressata all’interno di un barattolino poco profondo. Si fonde molto bene a contatto con il calore dell’occhio e dà un effetto molto sfumato e profondo allo sguardo. Consigliato, però, a chi è esperta e pratica nell’applicazione.

• A matita

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Come qualunque prodotto, la versione a matita è decisamente la più semplice da usare. La mina non è altro che kajal in pasta, reso un po’ più denso per essere temperato. Rispetto alle matite classiche, queste garantiscono un effetto decisamente più intenso sugli occhi.

• A cono

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Questa tipologia è molto in uso nelle regioni orientali: i prodotti somigliano molto a piccoli coni di incenso che di solito si bruciano per profumare gli ambienti. Quelli classici sono neri, ma ormai le case cosmetiche ne hanno creati di moltissimi colori.

• Madreperlato

Consigliato per un trucco intenso da sera, i prodotti sono arricchiti da piccoli frammenti brillanti che impreziosiscono lo sguardo.

• Duo

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Sono quelli dalla forma a manico con doppia punta, in modo da averne 2in1. Spesso perchè i colori sono abbinati: ad esempio il blu con il verde, il nero con il blu, il blu con il viola, il nero con il bianco, ecc.

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I COLORI DEL KOHL E DEL KAJAL

Nelle popolazioni originarie, i colori più usati sono sicuramente il nero ed il grigio; oggi, invece, in commercio si trovano tanti colori che possono essere usati singolarmente o in combinazione tra di loro, per creare delle belle e particolari sfumature.

• Kajal e Khol Verde

Questo bellissimo colore si può presentare in diverse tonalità. Quelle più scure sono sicuramente adatte a chi ha gli occhi verdi e nocciola o un colore di capelli biondo o castano. Invece i verdi più brillanti si adattano molto bene agli occhi tra il verde e il blu.

Gli abbinamenti consigliati sono con il bronzo, marrone scuro o nero.

• Kajal e Khol Blu

Il blu scuro è l’ideale per mettere in risalto gli occhi di colore nero, blu e castano. Mentre per gli occhi azzurri va bene anche il blu elettrico e l’azzurro mare.

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Questo colore sta benissimo se abbinato al bianco perla, per dare profondità all’occhio, grazie al gioco di chiaro-scuri che si crea. Ma può anche essere accostato al viola, al verde e al nero.

• Kajal e Khol Marrone

E’ il colore più versatile e facile da portare perchè si adatta a qualsiasi colore di occhi e capelli. I toni più scuri sono particolarmente indicati per dare risalto alle carnagioni più chiare, mentre quelli color bronzo, che hanno sfumature metalliche, stanno meglio a chi ha la pelle più scura o abbronzata.

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Si può abbinare al bianco perla o ai colori caldi come l’oro.

• Kajal e Khol Oro

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E’ una tonalità molto intensa e appariscente, e per questo è consigliabile utilizzarlo per le occasioni speciali. Sta molto bene sugli occhi di colore verde, azzurro o nocciola. Il kajal e khol oro è perfetto per le bionde o le castane chiare.

• Kajal e Khol Grigio

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Nei toni dell’argento è adatto a tutti i colori di occhi e gli abbinamenti ideali sono con il viola ed il blu, ma in linea di massima è un passepartout.

• Kajal e Khol Bianco

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I kajal e khol bianco perla si possono usare da soli all’interno dell’occhio, per farlo apparire più grande ed intenso, oppure per realizzare sofisticate sfumature. Stessa cosa vale per quelli bianco ghiaccio, che aiutano soprattutto a creare dei punti luce sugli occhi. Stanno bene a tutte e si abbinano perfettamente a qualsiasi colore per dare profondità all’occhio.

• Kajal e Khol Viola

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Questi colori sono perfetti per chi ha gli occhi verdi e i capelli castani. In genere, il viola, è un colore molto versatile, che sta bene a tutte.

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E voi ragazze, utilizzate questi prodotti? Io si, faccio ampio utilizzo del kajal sotto forma di matita per gli occhi 😀

Il mese prossimo ci sarà la II parte dell’articolo incentrato sulle modalità d’applicazione di entrambi 🙂

Un bacio e buona giornata!

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» Nozioni di base sul Make-up #8: l’EYELINER! {Colori & Guida alla corretta applicazione}

Bentornate fanciulle 💖

Le recensioni torneranno a Settembre 🙂 in queste ultime due settimane di Agosto vorrei dedicarmi alle rubriche mensili (d’altronde come di consuetudine).

Facendo riferimento a quella sulle Nozioni di base sul make-up, il mese scorso abbiamo parlato di eyeliner, soprattutto delle diverse tipologie presenti sul mercato, dei pennelli utilizzabili e dei piccoli consigli sulla stesura, sulla rimozione e sulla correzione di eventuali errori. Trovate il link dell’articolo qui.

Quest’oggi, invece, proseguiamo concentrandoci sui vari colori dell’eyeliner e sugli step da seguire per una buona stesura sull’occhio, soprattutto per chi è alle prime armi.

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Oltre a poter scegliere tra diversi tipi di eyeliner, esistono altrettante alternative per quanto riguarda i colori. Il classico nero ci permette di andare sul sicuro, ma osare con colori più stravaganti ci permette di sottolineare lo sguardo e far risaltare il colore degli occhi.

A quest’ultimo proposito, gli elementi da tenere in considerazione per la scelta del colore dell’eyeliner giusto per noi sono tre: la dimensione, la forma e il colore dell’occhio.

Per quanto riguarda le prime due, se gli occhi sono piccoli, l’eyeliner può ingrandirli purché tracciate una linea sottile che parta da un terzo o da metà dell’occhio. La linea andrà poi a ingrandirsi man mano che ci avviciniamo all’esterno, dove si concluderà con una virgoletta all’insù o allungata.

Se avete gli occhi grandi potete sentirvi più libere: la linea può contornare tutto l’occhio o solo metà di esso, sopra e sotto o solo sopra o solo sotto, il tutto sempre con delle accortezze:

  • Nel caso di occhi a palla, bisogna evitare di contornali totalmente (sia sopra sia sotto) perchè non si farebbe altro che accentuare la rotondità.
  • Nel caso di occhi tondi leggermente all’ingiù, l’eyeliner andrebbe applicato solo nella rima interna inferiore, favorendo l’allungamento dell’occhio attraverso un gioco di chiaro e scuro con l’ombretto.
  • Nel caso di occhi grandi e allungati, potete contornarli totalmente con l’eyeliner evitando, però, virgolette troppo lunghe o inclinate.

Vediamo ora quali sono, invece, le tonalità da scegliere in base al colore dei nostri occhi:

• Eyeliner marrone

marrone

Perfetto per le bionde e per tutte coloro che hanno pelle e capelli abbastanza chiari. Dà valore allo sguardo e allo stesso momento risalta gli occhi chiari. L’eyeliner marrone è anche ottimo per chi è castana con gli occhi color nocciola.

• Eyeliner blu

blu

Ideale per le more dalla carnagione olivastra, che vogliono dare al proprio make up un’aria più chic e sofisticata; così anche per chi ha gli occhi azzurricastani. Ma se siete troppo pallide in viso, invece, statene bene alla larga!

• Eyeliner fucsia

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Il fucsia dona particolarmente a chi ha la pelle chiara e i capelli castani. Si abbina divinamente agli occhi verdi o azzurri perché ne risalta il colore e la forma, ma sta benissimo anche su quelli castani.

• Eyeliner arancio

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Eccentrico e originale allo stesso tempo, questo colore è adatto a tutte, meno che alle more. I prodotti di make-up arancio sono perfetti soprattutto per look estivi, stravaganti e allegri.

• Eyeliner verde

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L’eyeliner verde, insieme a quello fucsia, rientra sicuramente tra le preferenze delle ragazze. Viene utilizzato da tutte ma si rivela perfetto per chi ha gli occhi nocciola o verdi.

• Eyeliner in glitter

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Gli eyeliner glitterati sono eyeliner in gel trasparente che hanno al loro interno frammenti di glitter. Non sono consigliati per tutti i giorni, più che altro si possono riservare per serate speciali, abbinandoli con un trucco ad effetto lucido. Non si applicano da soli, bensì solo dopo aver applicato l’eyeliner nero sotto: potete tracciare una riga di eyeliner glitterato sopra quella dell’eyeliner nero.

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Tabella riassuntiva

In generale, se volete fare risaltare l’eyeliner colorato, invece di tracciarlo da solo potete stendere una linea sopra l’eyeliner nero, accentuandone l’effetto. Gli eyeliner colorati  e glitterati sono belli ma, più che altro, utilizzabili da un pubblico giovanile, per il semplice fatto che la pelle delle palpebre, non essendo più liscia come una volta, non permette di stenderli in maniera lineare, senza errori.

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Come si fa ad applicare correttamente l’eyeliner?

Per prima cosa, tutto parte dalla postura e dalla posizione che assumiamo durante l’applicazione:

1. L’appoggio ⇒ E’ fondamentale trovare un punto di appoggio che ci permette di tenere la mano quanto più ferma possibile mentre ci accingiamo a stendere l’eyeliner. Individuiamo, dunque, un punto in cui poggiare comodamente il gomito. Evitiamo, se possibile, di poggiare la mano sul viso per non rovinare il trucco; viceversa, proseguiamo in questo modo, cercando di mantenere la mano leggera ed evitare inutili pressioni.

2. Specchio ⇒ Dal momento che l’applicazione dell’eyeliner richiede una notevole pazienza e precisione, è necessario che lo specchio sia molto vicino al viso.

3. L’occhio ⇒ Uno degli errori più comuni è quello di tirare l’occhio verso l’esterno: così facendo la riga avrà una forma innaturale, perché tale è la posizione della palpebra al momento della stesura del prodotto. Altrettanto sbagliato è chiudere completamente l’occhio: è impossibile che la palpebra resti immobile e perfettamente liscia.

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I suggerimenti di Kiko sulle diverse modalità d’applicazione dell’eyeliner

APPLICAZIONE DELL’EYELINER STEP BY STEP:

∞ Stendete un velo di cipria o un apposito primer sull’occhio in modo da omogeneizzare la palpebra, renderla opaca e far durare il trucco più a lungo.

∞ Trovate la giusta posizione e il corretto appoggio, avvicinandovi il più possibile allo specchio, mantenendo il mento alto e le palpebre socchiuse.

I metodi per procedere all’applicazione sono due: N.1 IL TRATTEGGIO

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∞ Iniziate tracciando una riga tratteggiata lungo l’attaccatura delle ciglia, in modo che faccia da guida, procedendo ad unire i tratti dall’interno fino alla punta esterna dell’occhio. Un piccolo ma efficace segreto è quello di posizionarsi di tre quarti verso lo specchio, e non completamente dritte, così facendo l’occhio è costretto a guardare da un’altra parte e non ci sarà l’istinto di chiuderlo. Procedete allo stesso modo con l’altro occhio.

N.2 LA SAGOMA DI CONTORNO

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∞ Disegnate l’angolo esterno per decidere a che punta terminerà la virgola. Procedete tracciando la linea dall’esterno verso l’interno, mantenendo sempre la stessa pressione per evitare ondulazioni nella riga. Man mano che ci si avvicina all’angolo interno dell’occhio, la linea deve assottigliarsi. Una volta finito, riempite con piccoli tratti lo spazio vuoto che si viene a creare tra ciglia e linea.

IL PROBLEMA DELLA CODINA FINALE

Stendere l’eyeliner potrebbe non rivelarsi così tanto difficile, il meglio – o il peggio – arriva al momento di tracciare la famosa codina finale. Se non si possiede la manualità di tracciarla a mano libera, potete aiutarvi con:

• SCOTCH

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Applicate un pezzo di scotch sulla pelle sotto l’occhio, in diagonale, così che tenda verso l’alto e l’esterno. Disegnate la virgola, seguendo il tratto, senza paura di sbavare, dal momento che tutto il colore in eccesso si depositerà sullo scotch senza compromettere il risultato finale.

• CUCCHIAIO

In alternativa, potete provare ricorrendo ad un cucchiaino da caffè, utilizzandolo come se fosse un righello.

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Mettete il manico sotto l’occhio, in modo che un’estremità sia diretta verso l’esterno, e usatela come linea da seguire per tracciare il contorno inferiore della virgola. Poi girate il cucchiaio e utilizzate la parte convessa per completare la virgoletta. Non vi resta che riempire la sagoma, lasciandola così o procedendo a tracciare il resto della riga.

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Per oggi è tutto ragazze 😊 spero che questi consigli e questa piccola guida possano tornarvi utili per contrastare l’incubo dell’eyeliner 😀

Se volete, lasciate tranquillamente un commento. Vi saluto e ci rileggiamo al prossimo articolo 💖

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» Nozioni di base sul make-up #7: il BLUSH! { Tipologie, Colori, Consigli vari }

Bentornate ragazze ❤

Per la rubrica delle Nozioni di base sul make-up, questo mese parliamo del blush! Prodotto ormai noto e ampiamente diffuso in ambito cosmetico, è molto amato dalle donne ma altrettanto temuto dalle meno esperte che, soprattutto se alle prime armi col mondo del make-up, hanno paura dell’effetto Heidi in agguato dietro l’angolo.

L’articolo di oggi vi darà le informazioni basilari sulla conoscenza del blush: tipologie, colori e strumenti/metodi migliori per una corretta scelta e conseguente applicazione, senza il rischio di uscire di casa dando l’impressione di esservi buttate un secchio di vernice in faccia 🙂 (si, ho visto cose che voi persone normali non potete neanche immaginare).

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IL BLUSH: DEFINIZIONE E TIPOLOGIE

Il blush – anche conosciuto come fard, è la stessa cosa – è un cosmetico di notevole importanza per chi ama il trucco semplice, o più sofisticato, ottenendo comunque un risultato finale che appaia il più naturale possibile.

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Lo scopo del blush è quello di dare rilievo alla zona delle guance. E’ un prodotto dall’applicazione finale e conclusiva del make-up: infatti, viene steso sopra una base viso (fondotinta, BB cream, ecc.) che serve ad uniformare l’incarnato della pelle per darle un aspetto sano e levigato. Se il fondotinta venisse applicato da solo renderebbe il viso “piatto”, ed è qui che entra in gioco l’importanza del blush, che serve proprio a creare giochi di luci ed ombre e a dare un aspetto tridimensionale al viso. Insomma, il fard può fare la differenza 😉

In commercio esistono diverse tipologie di blush da scegliere in base al proprio tipo di pelle, alle esigenze del viso e al risultato finale che si vuole ottenere. Dal punto di vista della consistenza, il blush può essere:

• Compatto (in polvere)

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Il blush compatto è il classico per definizione, ossia quello dotato di pennello e specchietto. Mette in risalto gli zigomi e, se sfumato con mano leggera, dona un colorito sano. E’ il tipo di fard più comune e facile da portare, anche perchè sta bene a tutte.

• Stick

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Questo è un tipo di blush in crema morbida che non appesantisce mai i tratti. Va sfumato con attenzione per non creare macchie ma non è consigliato a chi ha la pelle grassa poiché la formulazione in crema potrebbe risultare troppo pesante ed enfatizzare ancora di più l’effetto lucido sul viso.

• In gel

Il blush in gel è perfetto per l’estate perché dà un tocco di colore trasparente e molto naturale. Solitamente si applica picchiettandolo con le dita sulle guance. Così come quello stick, va sfumato con attenzione per evitare il formarsi di antiestetiche chiazze sul viso.

• In crema

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Questa formula garantisce una migliore stesura e tenuta. Ideale per pelli secche, non si applica quando mettete la cipria o, quantomeno, non va steso sopra essa, altrimenti entrambi si impasterebbe l’uno con l’altro.

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• Liquido

Come consistenza è simile a quella dello smalto e dona un colorito totalmente naturale con una resistenza maggiore rispetto, ad esempio, al blush in polvere.

• Mousse

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La consistenza è leggera ma capace di donare luminosità al viso, definendone i contorni. Anche questo presenta una durata maggiore.

• Perlato

Il blush perlato è adatto per ricreare giochi di luminosità sul viso. E’ utile, quindi, per mettere in risalto i lineamenti e per avere una pelle radiosa. Da evitare, però, su chi soffre di pori dilatati perché li accentua ulteriormente.

• Opaco

Il blush opaco valorizza qualsiasi carnagione ed è indispensabile per illuminare le guance paffute, senza metterne troppo in risalto la forma. Evitate di applicarlo con le mani perché sarebbe difficile da sfumare in maniera omogenea.

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LE TONALITA’

Per destreggiarsi, invece, tra le numerose tonalità di blush, bisogna considerare tre aspetti: colore della pelle, dei capelli e degli occhi.

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Palette Blushissimi – Neve Cosmetics

Sulla base di questo, si può scegliere tra:

• Blush naturali

Sono colori neutri che riscaldano il viso. Vanno dalle tonalità più chiare – come il cappuccino e biscotto – fino al color cannella intenso. Valorizzano il viso ad ogni età e danno risalto a tutte le carnagioni. Questi colori si usano specialmente su un trucco leggero e semplice: i colori più tenui sono adatti sulle pelli più chiare, con un colore di capelli che va dal biondo al castano chiaro. Mentre i toni più accentuati esaltano le carnagioni scure, con occhi castani o chiari, e capelli scuri.

• Blush rosati
Questi si usano per dare un’aria fresca e sana al viso. Comprendono le tinte più delicate – come il rosa chiaro e rosa confetto – fino a tonalità più decise come il corallo. Anche questi vanno bene per entrambe le carnagioni: le sfumature più tenui per le pelli molto chiare, sia con i capelli biondi che con i capelli scuri, e i colori più vivaci per le carnagioni mediterranee, quindi più ambrate, con capelli castano scuro e neri.

• Blush aranciati

I blush aranciati hanno sfumature molto calde e solari. Ne fanno parte i colori albicocca, terracotta e mattone. Sono perfetti d’estate perchè valorizzano l’abbronzatura e vanno benissimo soprattutto per chi ha i capelli rossi e gli occhi dal castano chiaro all’azzurro. Conferiscono un tocco vivace alle brune.

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LA SCELTA IN BASE AL TIPO DI PELLE

Altro aspetto fondamentale da considerare per la scelta corretta del blush è, come ogni prodotto cosmetico applicabile in viso, la propria tipologia di pelle:

  • Pelle grassa e/o acneica ⇒ Blush in polvere. Assorbe il sebo in eccesso e combatte l’effetto lucido. Da evitare, dunque, i fard in crema o in gel.
  • Pelle secca ⇒ Blush cremoso. In questo modo idrata la pelle, rendendola morbida al tatto e luminosa alla vista.
  • Pelle sensibile ⇒ Blush minerale o biologico.

I fard minerali, infatti, sono prodotti naturali che svolgono un’azione delicata sulla pelle essendo:

  • Privi di allergeni, profumi e sostanze chimiche
  • Costituiti da polveri minerali come il biossido di titanio e la polvere di mica
  • Colorati tramite ossido di ferro

Analoghe caratteristiche sono possedute dai fard biologici, privi di sostanze artificiali ma ricchi di pigmenti minerali – per la colorazione – e ingredienti biologici di origine vegetale come:

  • Olio (di Jojoba o di Girasole) per ottenere la morbidezza
  • Amido di frumento, mais o riso per ottenere la setosità

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COME APPLICARE IL BLUSH: CONSIGLI E STRUMENTI

Semplicemente, sono due i modi coi quali stendere il fard sul viso:

1) Pennello

E’ il metodo più facile, pratico e veloce… Lo strumento fondamentale per l’ottenimento di un bel make-up. E’ necessario un pennello abbastanza grande e con le setole fitte oppure un pennello angolato dalle setole morbide.

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Il pennello è indispensabile se si usa blush in polvere compatti: dopo aver prelevato lievemente il prodotto, questo va steso dalla zona che si trova tra l’occhio e l’orecchio, fino a scendere verso la direzione dello zigomo, con movimenti circolari. Iniziate con una prima passata molto leggera, per non cadere nell’errore di metterne troppo e non sapere come rimediare: se sarà necessario, potrete aggiungere colore ripassando nuovamente il pennello, esercitando una leggera pressione in modo che si apra a ventaglio e distribuisca bene il prodotto.

Badate a dosare la stessa quantità in entrambe le guance, tamponando (se è necessario) con un velo di cipria, possibilmente affidandovi alla luce naturale piuttosto a quella artificiale che potrebbe trarvi in inganno sul risultato finale.

2) Dita

Questo metodo è adatto con i fard in stick, in gel e in crema: prelevate un po’ di prodotto e stendetelo delicatamente sul viso (ricordate: senza avere utilizzato cipria!), picchiettandolo leggermente sulle guance e sfumandolo bene con movimenti circolari. Solo al termine dell’applicazione si può procedere con la cipria trasparente.

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E a voi piace il blush? Qual è la tonalità che preferite? Lo ritenete obbligatorio o facoltativo?

Un bacio e alla prossima! ❤

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» Nozioni di base sul make-up #6: il LUCIDALABBRA! { Tipologie & Colori }

Bentornate dolcezze 💖

Rieccoci al consueto appuntamento con la rubrica sulle Nozioni di base sul make up, riguardante un prodotto che vanta rapporti di amore o di odio – o di entrambi – da parte della popolazione femminile: il lucidalabbra.

Il lucidalabbra (gloss o dall’inglese lip gloss) è un prodotto cosmetico la cui funzione è quella di fare apparire le labbra più lucide, risaltandone la naturalezza o conferendogli un leggero tocco di colore.

I risultati ottenibili sono diversi a seconda della tipologia di prodotto e della modalità d’applicazione dello stesso. Il gloss è ben differente dal rossetto, ma si associa ad esso quanto a funzione (trucco delle labbra) e spesso a modalità d’applicazione. Solitamente, il lucidalabbra è tra i cosmetici preferiti dalle giovani perchè risalta le labbra senza la “pesantezza” che potrebbe dare il rossetto.

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LE TIPOLOGIE DI LUCIDALABBRA

♡ Lucidalabbra in tubetto

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Tra i più comuni e i più pratici, questo tipo di lucidalabbra è stato ideato soprattutto per essere portato in borsetta in modo da ritoccare velocemente, se necessario, il make up delle labbra. E’ sufficiente premere il tubetto facendo fuoriuscire la quantità desiderata di prodotto. Personalmente è la tipologia che più odio perchè ho problemi a dosare la quantità e a dividerla omogeneamente sulle labbra.

♡ Lucidalabbra con l’applicatore ergonomico

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Questa tipologia possiede un applicatore che si adatta perfettamente alla forma delle labbra. Ne esistono molte versioni: quelle dotate di pennellino, quelle con un applicatore a punta leggermente inclinato o a forma di cuore o, ancora, con una punta piatta abbastanza larga da poter applicare il gloss in una sola passata. Tra i più funzionali a mio parere.

♡ Lucidalabbra in crema

Questa è la versione più moderna. I colori sono brillanti e si possono applicare con l’apposito pennellino – per avere un risultato più preciso e professionale – oppure direttamente con le dita.

♡ Lucidalabbra volumizzante

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Di partenza, l’effetto lucido conferito dal gloss ha di per sè un effetto volumizzante. Ma ci sono dei lucidalabbra che potenziano questa azione con sostanze che fanno apparire le labbra ancora più piene e carnose.

♡ Lucidalabbra personalizzato

E’ tra gli ultimissimi nati nonchè assolutamente innovativo nel suo genere: si tratta di un lucidalabbra che nel tubetto appare trasparente, ma acquista colore non appena viene applicato sulle labbra in base al pH della nostra pelle. Secondo chi ha ideato questo prodotto, il nostro pH non può sbagliarsi: quindi il colore che apparirà sulle labbra sarà sicuramente quello che si addice di più alla persona che lo indossa. Questa new entry mi incuriosisce non poco perchè risparmia i dubbi sul « quale colore mi si addice di più e quale dovrei scegliere? » e, dunque, fa praticamente tutto lui. Al momento, questo tipo di lucidalabbra esiste solo nelle tonalità del rosa naturale.

♡ Lucidalabbra a matitone

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Questa tipologia ha l’aspetto di una matita che, appena stesa, regala un bellissimo effetto lucido alle labbra. La mina è molto morbida e scorrevole e consente un’applicazione facile, veloce e molto precisa.

♡ Lucidalabbra perlato

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All’interno del prodotto sono contenuti piccole particelle che riflettono la luce e che rendono questi gloss adatti soprattutto per le occasioni speciali o per la sera. Infatti, quando penso che sia meglio lasciare le labbra di un luminoso color carne, mi affido ad un gloss di questo tipo che fa risaltare dolcemente il viso nel complesso. Solitamente si sconsiglia questo tipo di lucidalabbra di giorno perché altrimenti si rischia di appesantire troppo il trucco.

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I COLORI DEL LUCIDALABBRA

Come per i colori dei rossetti, esiste una gamma di colori dei lucidalabbra molto varia, caratterizzati da luminosità e brillantezza diversa per creare sulle labbra sorprendenti sfumature. Difatti, ci sono colori che si possono usare da soli – per un effetto più naturale – e alcuni da applicare sopra un rossetto dello stesso colore per rafforzarne l’intensità.

♡ I lucidalabbra rossi

I lucidalabbra rossi sono perfetti per dare al sorriso un tocco sensuale ma più soft rispetto al rossetto, regalando un bel volume alle labbra sottili. Questi colori sono consigliati solo se i contorni naturali della labbra sono perfetti, al contrario ne verranno risaltati i difetti.

♡ I lucidalabbra rosa

I rosa rientrano tra i tipi di lucidalabbra che regalano riflessi molto morbidi e femminili. Danno particolare luce al viso delle bionde o delle castane dalla pelle molto chiara, chiara e di media luminosità.

♡ I lucidalabbra naturali

Questi sono un pò i jolly, in quanto sono adatti a tutte e sono tra le tonalità più facili da portare, valorizzano qualsiasi forma di labbra con un semplice tocco di luce e addolciscono i tratti del viso.

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♡ I lucidalabbra arancio

Al contrario dei precedenti, gli arancio sono ottimi per “osare un pò di più” con look vivaci e sbarazzini. Sono tonalità molto alla moda nonchè perfette da indossare per esaltare l’abbronzatura. Questo colore di gloss evidenzia il disegno delle labbra, è perfetto anche su una pelle chiara e conferisce un tocco speciale a quasi ogni look.

♡ I lucidalabbra viola

Forse non sembrerà, ma sulle pelli chiare i lucidalabbra viola sono una scelta ottima perché ne risaltano i lineamenti. Sulle more, invece, si ottiene un effetto più grintoso e aggressivo. Quest’effetto si realizza quando si mantengono gli occhi truccati in modo molto naturale.

♡ I lucidalabbra trasparenti

I lucidalabbra trasparenti sono i più gettonati tra le giovanissime, che iniziano ad avere familiarità con il trucco. Possono essere applicati da soli, per dare un velo di lucidità alle labbra, oppure sopra un qualsiasi rossetto per aumentarne la brillantezza. Ad esempio, il gloss trasparente conferisce un effetto particolare ad un rossetto bordeaux, regalandogli dei riflessi quasi metallici.

E voi, ragazze, siete amiche o nemiche dei lucidalabbra? Quale/i sono i vostri preferiti? 🙂

 

Buona giornata e al prossimo articolo! 💋

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*Fonti dalle quali è stato tratto l’articolo*

www.ilmiomakeup.it 1

www.ilmiomakeup.it 2

» M’illumino d’immenso: Illuminante viso { Tipi, colori, strumenti e consigli generali }

M’illumino d’immenso recita una nota poesia (e forse la più corta della storia) di Giuseppe Ungaretti. Ed è quello che facciamo anche noi donne: magari non d’immenso ma d’illuminante si.

Ecco di cosa tratterà l’articolo mensile sulle Nozioni di base sul make up di Aprile: di questo prodotto cosmetico, sicuramente adattissimo per le belle e calde giornate che verranno, ma per il quale occorre sapere tutto il necessario su come sceglierlo ed applicarlo al meglio.


COS’E’ L’ILLUMINANTE E QUAL E’ LA SUA FUNZIONE

L’illuminante (o highlighter) è un prodotto cosmetico unico di grande aiuto per dare un tocco di luce e brillantezza al viso. Esso contiene delle micro particelle che riflettono la luce: è pura polvere lucente concentrata che mette in evidenza le zone chiave del viso e dona un effetto pelle sana all’incarnato.

In tanti altri prodotti possiamo trovare inseriti questi frammenti di luce: ciprie, ombretti, terre e fondotinta. Tutti puntano a regalare scintillii alla pelle, rendendola radiosa, ma questi cosmetici contengono una piccola parte di illuminante che è appunto mischiato agli altri ingredienti.

Ovviamente l’illuminante è ben diverso dai glitter, che sono invece delle piccole pagliuzze colorate che riflettono la luce, quindi attente a non fare confusione.

La sua funzione è quella di dare risalto alle zone in cui è applicato. Infatti si usa tantissimo per la tecnica del contouring, dove le zone che devono essere più chiare e luminose vengono accentuate e ingrandite proprio con questo tipo di prodotto.


1♡ I TIPI DI ILLUMINANTE E CONSIGLI SU COME SCEGLIERE QUELLO ADATTO A SE’

Ci sono diversi aspetti da tenere in considerazione per la scelta dell’illuminante perfetto per il proprio tipo di pelle ed uno di questi è, in primis, la tipologia. Difatti troviamo in commercio:

» Illuminante compatto

Lo si trova nell’astuccio simile a quello del blush o della terra. Lo si può prelevare con un pennello grande a setole larghe per distribuirlo su tutto il viso dopo avere applicato la base e il blush, oppure con un pennellino a setole morbide (ad esempio lo stesso che si usa per sfumare l’ombretto) per applicarlo su specifiche zone del viso.

ill. polvere compatto

» Illuminante in crema

ill. crema

Questa tipologia ha una consistenza tra il liquido e il colato. Si applica solo su precise zone del viso altrimenti il risultato sarebbe assolutamente eccessivo. E’ necessario scaldare i pigmenti di luce applicandoli successivamente con le dita e facendo attenzione che si mescolino bene al resto del trucco. In generale, chi osserva deve solo percepire l’effetto luminoso senza vedere il prodotto applicato. Un’alternativa sarebbe mescolare l’illuminante alla propria crema viso abituale (ne basta veramente una goccia). È inutile però usare questo metodo se dopo si ci applica un fondotinta molto coprente: in questo caso sono consigliati fondotinta leggeri come quello in polvere minerale, compatti o comunque poco coprenti.

» Illuminante in polvere

Tra le tipologie preferite, quando lo si applica in viso dona un’aspetto veramente più sano e luminoso. E’ sconsigliato per chi soffre di pelle secca perchè tenderebbe ad inaridirla ancora di più e, viceversa, è adatto per le pelli miste e grasse. Come per la cipria, anche nel caso dell’illuminante la grandezza dei granelli di polvere ha una sua importanza perchè questa ne determina la qualità. E poi, la polvere finissima riesce a mescolarsi molto meglio con il resto del trucco e della pelle.

» Illuminante in stick

L’illuminante in stick non è adatto per essere steso su tutto il viso ma solo in certe zone. Per applicarlo si passa lo stick direttamente sulla pelle oppure si preleva una piccola quantità con le dita o con un pennello. In ogni caso, il prodotto va sempre sfumato.

ill stick

» Illuminante in microsfere

Queste piccole palline di luce sono formate da polveri che vengono poi compattate in sfere per rendere la stesura migliore. Il modo migliore per applicarle è con un pennello grande: lo si passa prima sulle sfere e in seguito sul viso. La particolarità di questo tipo di illuminante sta nel fatto che le sfere hanno colori differenti, così le sfumature sul viso saranno molteplici.

Per scegliere l’illuminante ideale per la propria pelle bisogna tenere sempre presente il sottotono [ve ne ho parlato qui] della cute ed il proprio fototipo. Ad ogni modo, per capire se il prodotto è adatto a noi, si può fare la prova applicandone una piccola quantità sul palmo della mano o sul polso interno, spalmando per bene: l’effetto finale dev’essere una leggera e impalpabile lucentezza.


2♡ I COLORI DELL’ILLUMINANTE

Altro aspetto da prendere necessariamente in considerazione è il colore dell’illuminante. Un pò come succede per i correttori, anche in questo caso si possono distinguere illuminanti naturali e illuminanti colorati, che svolgono una funzione correttiva del tono della pelle.

Tra i primi rientrano:

  • Illuminante bianco ∼ Rappresenta la colorazione pura. Risultato finissimo per un effetto luce a tutto tondo. Da evitare per la pelle olivastra perché può conferire, al contrario, un effetto grigiastro al viso.
  • Illuminante bronzo ∼ E’ la colorazione adatta per l’estate, quando non vogliamo che un’illuminante troppo chiaro stoni con l’abbronzatura.
  • Illuminante dorato ∼ Solitamente questo è un illuminante perfetto per le occasioni particolari, da usare sia in viso che sugli occhi.
  • Illuminante argentato ∼ Questo conferisce un effetto quasi metallizzato. Anche lui può essere utilizzato sul viso e sugli occhi.

I secondi, invece, sono più particolari perchè oltre ad esaltare la lucentezza del viso svolgono anche una funzione correttiva; ciascun colore serve a mimetizzare uno specifico difetto di tono della pelle:

  • Illuminante rosa o lilla ∼ Questi vanno utilizzati da chi ha solitamente un colorito abbastanza spento, tendente al grigio. Con questo illuminante la differenza è notevole.
  • Illuminante verde ∼ Come il correttore dello stesso colore, questo illuminante riesce molto bene a coprire i rossori della pelle (consigliatissimo per chi soffre di acne rosacea, couperose o rossori diffusi).
  • Illuminante pesca ∼ Questo colore conferisce alla pelle un’aspetto molto sano, donando un’aria veramente sensuale specialmente se la carnagione è chiara o molto chiara. Riscalda la pelle con toni delicati e non eccessivi.

In generale, ecco quali sono gli accoppiamenti vincenti: gli illuminanti dalle tonalità fredde (cioè tutti quei colori che vanno dal bianco perlato al rosa confetto) sono perfetti per le pelli chiare con sottotono rosato.

Gli illuminanti caldi (che vanno dal bianco dorato al color champagne) sono adatti per le pelli chiare dal sottotono giallo.

E gli illuminanti molto caldi (che vanno dall’oro al color caramello) si adattano meglio alle pelli più ambrate.


COME APPLICARLO: I PENNELLI ADATTI

Sappiamo tutte che esistono pennelli di forme, misure e materiali diversi pensati, ognuno, per una funzione specifica. In realtà, il pennello è uno strumento versatile e la scelta della modalità d’impiego dello stesso è puramente soggettiva, ossia siamo libere di scegliere come utilizzarlo in base alle nostre preferenze e comodità.

Forse vi sorprenderete con quali pennelli possiamo ricorrere all’applicazione dell’illuminante su tutto il viso o su zone specifiche:

  • Pennello grande (ad esempio quello che si usa per stendere la cipria) è utile per permettere al prodotto che stendiamo di non concentrarsi in un unico punto ma di dare un risultato omogeneo su tutto il viso (possiamo usare anche il piumino per ottenere lo stesso effetto).
  • Pennello angolato (come quello utilizzato per il contouring o per il blush) è perfetto per risaltare i contorni del viso o gli zigomi.
  • Pennello piccolo a lingua di gatto per ombretto per trattare la zona sotto le sopracciglia, sfumandola con l’ombretto sottostante.
  • Pennello piccolo per eyeliner per creare una linea d’illuminante sopra il labbro superiore, facendolo apparire più grande.
  • Pennello per labbra da utilizzare non solo per applicare gloss e rossetti ma anche una piccola quantità d’illuminante (in crema o stick) al centro delle labbra.
  • Sfumino per ombretto come per questo, è utile per applicare un pò d’illuminante nella piega interna dell’occhio per creare un punto luce che risalti lo sguardo.

Oppure, se lo trovate più comodo o più pratico, si può sempre ricorrere all’applicazione direttamente con le dita.

IN QUALI PUNTI DEL VISO APPLICARE L’ILLUMINANTE

L’idea alla base dell’illuminante è di esaltare zone su cui già naturalmente si posa la luce. I punti migliori sui quali applicare il prodotto sono: appena sopra le guance per esaltare gli zigomi, sotto le sopracciglia, all’angolo interno dell’occhio per aprire lo sguardo, sull’arco di cupido esaltando e facendo apparire più voluminose le labbra ed, eventualmente, anche lungo il dorso del naso, sul mento e sulla fronte.

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Fonte: ClioMakeUp Blog

BEAUTY TIP: ILLUMINANTE FAI DA TE

Non possedete ancora un’illuminante (come la sottoscritta.. eh ehm) ma quest’articolo vi ha fatto venire voglia di aggiungerlo alla vostra makeup routine? Don’t worry, sperimentarlo in casa è semplicissimo: è necessario unire una piccola dose di un ombretto in polvere sui toni del bianco, dell’argento o del dorato ad una piccola quantità della vostra crema idratante preferita e le jeux son fait.


E voi cosa pensate di questo prodotto? Lo usate, vi piace, lo preferite a qualche altro? 🙂

Un bacio e buona giornata 💋

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*Fonti dalle quali è stato tratto l’articolo*

www.unadonna.it

www.estetista.it

www.makeupidee.it

http://www.ilmiomakeup.it 1 2 3